La conferenza stampa a margine di Triestina-Samb
Il pareggio di Trieste è una gioia a metà, per i sambenedettesi, che tengono alle spalle la Reggiana (fermata dal Teramo) evitando il temuto quarto posto. La mancata vittoria non pesa eccessivamente, almeno in classifica; con la vittoria del Sudtirol – 1 a 0 sul Mestre – sarebbe stato comunque terzo posto. Prosegue il silenzio stampa, per la Sambenedettese, parlerà solo la Triestina (che col pareggio di oggi ha detto addio alla chance per i playoff).
Nicola Princivalli
“Quale è il rammarico? Padova, Pordenone, Sambenedettese, Renate, Albinoleffe, Bassano… tutte squadre che sono finite sopra di noi in classifica, contro cui abbiamo dimostrato di poter giocare al loro livello (se non meglio). Quest’anno i nostri problemi sono stati con le “piccole”, è stato questo il nostro limite. Oggi abbiamo giocato dando il massimo, e i tifosi l’hanno capito. Ci sono stati applausi – anche duri, pesanti da fare -, meritati. Noi abbiamo dato oggi quello che ci è mancato tante altre volte, ed è un peccato perché oggi ci mangiamo le mani.
L’errore di Boccanera sul pareggio? Da giocatore queste cose mi facevano molto arrabbiare, ma col tempo ho capito che tutte le cose si bilanciano. Non è stato quell’errore a condannarci, come non è stato il rigore di Bracaletti nel finale. Non è il singolo errore che fa perdere l’annata. Il problema è che in campionato abbiamo sbagliato diverse volte, in tante partite, ed è questo che ha pesato in classifica. La partita di oggi è stata esplicativa per la nostra stagione, fatta di rimpianti e sfortuna. Oggi ce la siamo giocata e abbiamo creato tanto, purtroppo abbiamo chiuso con l’ennesimo pareggio (il 16esimo).
L’obiettivo playoff era alla nostra portata, ma ricordiamo che siamo una neopromossa ripescata a fine agosto. All’inizio pensavamo a salvarci, ovviamente, ma poi – dopo certi risultati – c’era la voglia di fare di più. Nei playoff, in gara secca, potevamo essere la mina vagante. Non so se la Sambenedettese sarebbe stata felice di ritrovarci, dopo oggi.
Gli errori davanti? Siamo in Lega Pro, non si parla di Barcellona, City o Liverpool. Oggi c’è stata imprecisione da tutte e due le parti, succede. Entrambe avevamo un obiettivo importante e hanno giocato apertamente; purtroppo l’ha avuta vinta la Samb, che sarebbe arrivata terza in ogni caso.
Il terzo posto della Samb è giusto? Alla fine ha avuto delle difficoltà e il Sudtirol ha fatto una grande cavalcata, secondo me meritando. Chi è davanti si mangia le mani, ovviamente, parlo di Samb e anche di Reggiana, però bisogna considerare anche chi sta dietro e mette in fila tante partite positive. I tirolesi hanno fatto due mesi di grande livello e sono usciti bene, poco da dire.
Il mio futuro qui non mi interessa, io sono triestino e il mio unico pensiero è la squadra. So che il progetto Triestina proseguirà, a me farebbe piacere continuare a farne parte, in ogni veste, ma bisogna vedere i dati di fatto: abbiamo mancato i playoff. Questa esperienza mi è servita tanto, posso solo ringraziare la società e Mauro Milanese per questa opportunità.
Per me l’importante è che il presidente e Milanese proseguano il loro progetto per la squadra; questa è la mia prima esperienza in prima squadra, io devo cercare di migliorare per crescere e diventare l’allenatore che spero di diventare”.
Filippo Porcari
“Secondo me non è oggi che abbiamo perso i playoff, semmai nelle due partite precedenti. oggi gli episodi hanno fatto la differenza, oggi ci sono andati a sfavore. Quest’anno ci è successo spesso, mentre noi non abbiamo mai rubato nulla a nessuno. Per me questa squadra valeva i playoff.
Abbiamo giocato tante buone partite, la differenza è stata contro le piccole, squadre che non abbiamo affrontato con la giusta cattiveria. Queste cose sono fondamentali, a questi livelli. L’obiettivo, lo ripeto, era alla portata di questa squadra, è una delusione a livello personale, societario e per la tifoseria tutta.
Questa è una società forte con un passato fantastico, che merita altri palcoscenici. Sono certo che l’anno prossimo verrà costruita una grande squadra. A me piacerebbe tantissimo restare, ma non dipende solo da me.
Noi non avevamo niente da perdere, sapevamo che era l’ultima spiaggia e bisognava dimostrare che non eravamo quelli delle ultime due partite. Di fronte avevamo la seconda in classifica, non era facile, ma gli episodi ci sono girati contro. Tutte e due volevano vincere, secondo me, alla fine gode solo la Sambenedettese”.
Lucas Finazzi
“Ogni giocatore spera sempre di giocare, sono felice di essere diventato titolare in questo finale ma l’importante era il risultato di squadra, che purtroppo non è arrivato. Secondo me non è oggi che abbiamo perso la qualificazione, ci sono tante partite in cui potevamo e dovevamo fare meglio.
Cosa ci è mancato? Noi dovevamo capire meglio il modo in cui hanno giocato le piccole, capire come affrontarle. Ci è mancato quel qualcosa in più, la capacità di affrontare bene le squadre chiuse e non lasciare loro la possibilità di mettere la partita nel loro contesto”.