Il Cosenza vince i playoff e vola in B

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Il Cosenza ha avuto la meglio sul Siena nella finalissima giocata all’Adriatico di Pescara


Al termine di un percorso straordinario, il Cosenza può festeggiare l’agognato ritorno in Serie B. I calabresi si erano qualificati ai playoff grazie alla quinta posizione in campionato, ma nella fase ad eliminazione si sono dimostrati di un’altra pasta buttando fuori Sicula Leonzio, Casertana, Trapani, Sambenedettese e Sudtirol. Nella finalissima disputata allo stadio Adriatico di Pescara, i rossoblu si sono sbarazzati per 3-1 del Siena dimostrandosi superiori per tutta la gara.

La partita

Due modi di vedere il calcio opposti si sfidano nella finalissima che vale la Serie B. Il Cosenza di mister Piero Braglia non rinuncia al 3-5-2 che gli ha permesso di compiere la straordinaria cavalcata nei playoff. In attacco la solita coppia Tutino-Okereke, con Baclet pronto ad entrare per spaccare la gara. In casa Siena, dilaniato dalle assenze a causa dell’infuocata post gara contro il Catania, mister Mignani conferma il 4-3-1-2 con Sam Neglia libero di svariare dietro Emmausso e il numero 10 Marotta.

I bianconeri sono arrivati a Pescara puntando sulla forza del possesso palla e sulla fantasia del reparto avanzato, ma in finale crollano di fronte all’intensità e alla forza fisica degli avversari. Il 3-5-2 del Cosenza è – come al solito – organizzato al limite della perfezione e non lascia spazio ai talenti toscani; in attacco Tutino e Okereke svariano su tutto il fronte d’attacco, supportati dagli esterni D’Orazio e Corsi in grande spolvero e dai consueti inserimenti di Mungo, Palmiero e soprattutto Bruccini. L’ex Lucchese  dopo 36 minuti dà il via alle danze: Tutino scappa via sulla sinistra e mette in mezzo, Bruccini di piatto destro trafigge Pane e fa esplodere i 10 mila calabresi giunti all’Adriatico. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Mungo ha sul destro la palla del raddoppio, ma il suo tiro a giro termina a largo di pochissimo; il raddoppio è solo rinviato, perchè nella ripresa super Tutino spacca la porta con un esterno destro da cineteca: il talento del Napoli, miglior giovane della C, mette la firma anche sulla finale.

Il Cosenza ha in mano il pallino del gioco, ma il Siena alla prima occasione riesce ad accorciare le distanze: l’attaccante Marotta sfrutta una disattenzione difensiva per guadagnarsi e realizzare il calcio di rigore che riapre i giochi. A spegnere le speranze dei toscani, però, ci pensa il solito Baclet. L’attaccante francese entra nella ripresa e, come nelle precedenti gare, pone il proprio sigillo sulla partita con un gol di rapina. Parte la festa per i calabresi, che dopo 15 anni possono festeggiare il meritatissimo ritorno in Serie B.

Le reazioni

Sono piene di amarezza le parole della presidentessa del Siena Anna Durio al termine del match: “Volevo ringraziare tutti, soprattutto i ragazzi che ci hanno creduto, come del resto noi, fino alla fine. Probabilmente abbiamo pagato qualche assenza di troppo: è andata così, mancavano un po’ di titolari anche se comunque i non titolari sono bravi lo stesso, abbiamo fatto del nostro meglio lottando fino alla fine”. Palpabile anche la tensione di Michele Mignani, mister bianconero autore di una stagione sopra le aspettative: “C’è tanta amarezza perché arrivati a questo punto ci credevamo tanto, secondo noi era una gara alla nostra portata contro una squadra forte. Pensavamo di potercela fare e mi dispiace per tutti: giocatori, società, tifosi e città”.

Di un altro tenore, ovviamente, le dichiarazioni post gara della fazione opposta. Pierre Baclet è uno dei più euforici: “Vedere questi tifosi, questa piazza, è stato incredibile, ci hanno dato in semifinale quella spinta che ci serviva. Poi in quei due giorni prima della finale in città è stato straordinario, la gente mi fermava per strada, mi chiedeva di dare il massimo. Ci hanno fatto capire il loro calore e stasera non potevamo che dare il massimo. Non vedo l’ora di tornare in città”. Mai banale il trainer calabrese, Piero Braglia, autentico trascinatore della squadra verso la B che si è ripreso con gli interessi quella promozione persa all’ultima partita sulla panchina dell’Alessandria. “Quello che abbiamo fatto noi è stato il crederci, i ragazzi si sono uniti, hanno lavorato duramente e sono diventati una squadra forte che ha meritato di salire in B facendo 9 gare di play off. I ragazzi sono stati fantastici. Tutino si merita di fare il ritiro con noi, non con il Napoli. Deve crescere anche se è un giocatore forte e prima o poi arriverà a fare la Serie A”.

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