Dopo 18 anni, Piero Zazzetta lascia la Samb

Piero Zazzetta

Lascia la società una delle colonne storiche della Sambenedettese calcio


Gli ultimi 20 anni sono stati molto complicati, per la Sambenedettese; due decadi che hanno portato momenti di esaltazione ma anche di sconforto, tra promozioni, fallimenti e retrocessioni. In questi ultimi 18 anni c’è stato un solo punto fermo, una persona su cui fare sempre affidamento: Piero Zazzetta. Spesso dietro le quinte, sempre presente, solo per una squadra. Un professionista come pochi, capace di unire lavoro e passione con intelligenza, senza mai travisare.

Il suo arrivo in società è stato nel 2001, con l’obiettivo di realizzare il primo sito internet del club rossoblu. Quel lavoro si è prolungato per ben 18 anni, andando a toccare – praticamente – ogni tipo di mansione: dall’ufficio stampa al marketing alla comunicazione, e – nei momenti di crisi – un vero e proprio tuttofare.

La scorsa domenica ha coinciso con la fine del rapporto lavorativo, ufficializzata con un suo post as Facebook. Si chiude così una storia importantissima, ma siamo certi che l’amore per questi colori non si affievolirà mai.

La redazione di Noisamb.it vuole ringraziare di cuore Piero per la passione, la disponibilità e l’impegno con cui ha lavorato per questa città e questa squadra. Un esempio impareggiabile di amore e abnegazione.

Il saluto di Piero Zazzetta alla Samb

Era il 13 Giugno 1982 quando mio padre mi porto’ a vedere la mia prima partita della Sambenedettese in curva sud dello stadio F.lli Ballarin; 38a giornata del campionato di Serie B 1981/82, derby contro il Pescara vinto per 4-0, Samb salva e retrocessione in Serie C dei biancoazurri.

Meglio di cosi?

Arrivato da qualche mese in Italia dal Canada, avevo quasi 10 anni e mio padre nato e vissuto a San Benedetto, dopo 30 anni passati da emigrante a Toronto, mia citta’ natale, volle tornare in patria per la “nostalgia del sole, del mare, delle palme e dei fichi…”.

Il calcio vissuto dal vivo per me era una novita’ assoluta, io ero e sono appassionatissimo di hockey sul ghiaccio e ci giocavo da bambino come portiere. Gli spalti gremiti, la gente vestita con gli abiti buoni della domenica arrampicata sulla rete, il tifo incessante della curva, l’odore acre dei fumogeni, le bandiere al vento, il ritmo ipnotizzante dei tamburi, i cori di scherno verso gli avversari di cui io capivo solo le parolacce…. tutte cose che mi esplosero negli occhi e nella mente e che mi fecero subito innamorare di quella fantastica maglia rossoblu dal momento in cui entrai al Ballarin.

Della partita di per sé mi ricordo poco o nulla, perché ero troppo affascinato dal calore e dalla passione della curva sud, ma allo scadere del 90°, sul 3-0 della Samb sul Pescara ormai retrocesso matematicamente ci viene assegnato un calcio di rigore ed accadde una cosa che mi folgoro’ definitivamente: un giovanissimo Walter Zenga in porta fece cenno di voler andare lui a battere il calcio di rigore, ma fu subito ricacciato in porta dai compagni veterani di squadra e segno’ Caccia dal dischetto per il definitivo 4-0.

Prima lezione imparata: l’avversario, il rivale, il contendente, si puo’ battere anche duramente, ma non bisogna mai umiliarlo.

Da allora, ogni anno mio padre stipulava 3 abbonamenti stagionali, per se, per me, per mio fratello e la domenica esisteva solo la Samb, spesso, molto spesso anche in trasferta. Gli spalti, parimenti alla scuola, mi hanno aiutato ad integrarmi ed a creare infinite amicizie, oltre che insegnarmi i valori di rispetto e lealta’ in cui ancora credo. Ho vissuto come tifoso prima e dipendente poi la Sambenedettese dalla Serie B all’Eccellenza Marche.

Nell’estate del 2001 ad un mio caro amico Matteo Finocchi venne chiesto da alcuni conoscenti in comune con i dirigenti di allora, se potevamo realizzare e gestire il primo sito internet della Sambenedettese calcio per la stagione calcistica 2001-2002; la Serie C aveva reso obbligatorio che ogni societa’ ne avesse uno ed avevano saputo che noi eravamo appasionati di internet e tifosissimi sfegatati. A dir la verità noi stavamo già da un anno ideando e realizzando un sito dedicato alla nostra squadra del cuore, una sorta di magazine per i tifosi e quindi accettammo immediatamente e festeggiamo come se avessimo vinto la Coppa dei Campioni. Notti intere passate nell’ufficio di Matteo a creare il sito in tempo per l’inizio del campionato, ispirandoci ai primi siti dei club italiani ed europei piu’ gloriosi.

Nacque così www.sambenedettesecalcio.it.
Posso dire che per 18 anni ho fatto il lavoro più bello al mondo, e cioè far parte della mia squadra del cuore.

Per 18 anni, fino a domenica scorsa, ho dedicato la mia vita alla Sambenedettese calcio ed ai suoi tifosi 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Lo spirito iniziale con cui nacque il primo sito ufficiale fu principalmente quello di urlare al mondo intero quanto fossero fantastici i tifosi rossoblu’, numerosi e calorosi, colorati e rumorosi. Le foto, i video-tifo il SambChannel erano (e sono sempre stati) il nostro manifesto con cui celebravamo quanto fosse un motivo di vanto per noi tutti sambenedettesi (anche quelli d’adozione come me) essere tifosi della Samb.

Non era raro che ci fossero più servizi ed articoli dedicati ai tifosi che non alla squadra di calcio, la Sambenedettese è sempre stata e sempre sara’ della gente. Negli anni quello spirito e’ sempre rimasto vivo ed ardente anche sotto la brace, la cenere, le macerie di fallimenti e sconfitte.

In questi lunghi anni ho girato l’Italia in lungo e largo, ho visto succedersi tante societa’ “buone, brutte e cattive”, ho gioito, ho goduto, ho pianto, ho sofferto, ho litigato, mi sono incazzato ed ho ricominicato tutto da capo non mi ricordo piu’ quante volte. Ho subito sconfitte e fallimenti umilianti sia sportive che personali ed ho partecipato e documentato marce trionfanti. La mia costanza, a volte cocciutaggine e spirito di sacrificio innato, trasmesse da mia madre, mi hanno portato qualche volta a litigare in famiglia, con i miei cari, con degli amici, a trascurare altre priorita’ ed affetti perche “veniva prima la Samb” e mi scuso veramente di cuore con tutti coloro che mi hanno sopportato e supportato.

“….Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…” da poterci scrivere un libro. Come quel periodo di diversi anni fa in cui mi tocco’, tra le altre cose, tagliare il campo del Riviera delle Palme per tre mesi perche’ la soceta’ era allo sbando e povero Ringo non arrivava a fare tutto da solo.

Un GRAZIE DI CUORE a tutti i tifosi ed amici che in questi 18 anni mi hanno supportato, incoraggiato, incentivato, ispirato e spesso sopportato ed anche insultato. Nessuno piu’ di voi sa quali principi mi hanno guidato in questi 18 anni e quanto impegno, cuore e sacrificio abbia messo in ogni cosa che ho fatto nella Sambenedettese calcio. Senza di VOI, SENZA DI NOI TIFOSI, non avrebbe ragione d’esistere la Samb.

Fra tutti, sopra a tutti, come lui nessuno mai GIGI Coccia, un grazie UNICO va a te. Mi manchi da matti amico mio.

Un GRAZIE DI CUORE alla mia famiglia ed alla mia compagna, che NONOSTANTE TUTTO, mi hanno sempre appoggiato.

Voglio collettivamente dire GRAZIE DI CUORE a tutti i colleghi ed amici con cui ho condiviso questi 18 anni ed ho avuto il piacere e l’onore di collaborare, anche coloro con cui poi ci siamo lasciati non in ottimi rapporti; senza il vostro aiuto nulla di quello che e’ stato fatto dal 2001 ad oggi sarebbe stato possibile.

Ovviamente non posso non spendere due parole in piu’ per quelle persone che che negli anni sono poi diventate molto piu’ che semplici colleghi, ma parte integrante della mia vita come il segretario Nazzareno Marchionni, i magazzinieri/giardinieri Enrico Ringo Gabrielli, Franco Spinelli, Franco Pignotti, Thomas Santori e Lanfranco Leon Palma, lu bomber Francesco Chimenti, i mitici Ottavio Palladini e Luigi Voltattorni, i miei fratelli Stefano Bruni, William Clementi, Giuseppe Troiani, Paolo Schapen Chiappini, Gianluca Capecci e Luigi Tommolini. Ancora Daniele Diomede, Michel Maccarone ed Ilenia Di Felice, fino ad arrivare ai giorni nostri con Maurizio Di Ubaldo (un ragazzo con un futuro brillante davanti a se) e Severino Allegrucci.

Un GRAZIE DI CUORE infine va speso per quelle persone ed aziende che hanno creduto in me in questi 18 anni, anche in questo caso senza il vostro aiuto e contributo nulla di quello che e’ stato fatto dal 2001 ad oggi sarebbe stato possibile. Luigi Pignati Copyright, Maurizio Spazzafumo di Linea Ufficio, Nando Gabrielli della Fastedit, Giorgio Mangone di HSCrew, Gabriele Sciarra di Sciarra Spa, Nazzareno Ciriaci di Reale Mutua – Agenzia di San Benedetto del Tronto, Sergio Ventura e Massimiliano Annunzi della Stand Up Srl, i frateli Palanca di Radio Azzurra ( San Benedetto del Tronto ) e tanti, tantissimi altri che con il proprio lavoro, impegno e spesso contributo economico hanno permesso che si realizzassero dei progetti d’eccellenza.

Un abbraccio lo mando a tutti i giornalisti e professionisti che ho avuto modo di conoscere e con cui lavorare.

Ma è fondamentale PER ME ORA concentrarmi maggiormente su altri progetti, sulla mia famiglia e recuperare un po’ di serenita’, quindi ho ritenuto fosse piu’ giusto lasciare spazio ad altri che vorranno raccontare, in ogni maniera, nuove pagine indelebili della storia della NOSTRA Sambenedettese calcio.

Mi rimane il rammarico di non aver accompagnato dall’interno la Sambenedettese verso il countdown al suo centenario, processo iniziato l’anno scorso, ma lo farò e lo festeggerò da tifoso. Come dice la mia fantastica amica Daniela Carboni, sono solito non stare ad elencare le cose che sono riuscito a fare (anche grazie all’aiuto di tutti voi), piuttosto cito un esempio di quello che non sono riuscito a realizzare.

Grazie Samb, mi hai regalato emozioni indelebili!

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