La svolta blucerchiata della Vis Pesaro

Vis Pesaro

Grazie alla collaborazione con la Sampdoria, la Vis Pesaro è riuscita a mettere le mani su tanti giovani di valore


Questa è gente che ha core. Senza di loro questa società non esisterebbe. Io sono lusingato di essere qui per aiutarli a mantenere questa categoria, che hanno faticosamente riconquistato dopo 13 anni, e provare a dare un valore aggiunto. Per mantenere la Serie C, e perché no… per provare a raggiungere la bellezza“.

Con la (ormai celebre) esuberanza che lo contraddistingue, il presidente Massimo Ferrero ha presentato così il nuovo progetto di collaborazione tra la Samp e la Vis Pesaro, ufficializzato davanti una piazza gremita da 700 tifosi vissini.

Dopo aver vinto con merito il girone F della Serie D, la società marchigiana ha dovuto fare i conti con la ricerca di nuovi soci per affrontare con serenità le sabbie mobili del professionismo. Dopo una lunga ricerca, la Vis ha deciso di rivolgersi ad una società di Serie A che fosse in grado di esportare nel nord delle Marche competenze dirigenziali e un buon numero di giovani talenti. La collaborazione con la Sampdoria ha risolto i problemi dei marchigiani, che così hanno potuto impostare al meglio la stagione.

Il calciomercato della Vis Pesaro si è mosso in una duplice direzione: assicurarsi il meglio della gioventù blucerchiata e, allo stesso tempo, puntare su over “di categoria” per innalzare il tasso d’esperienza della squadra. Il tutto con poche (ma importanti) conferme.

La retroguardia

Per il delicato ruolo di portiere, la Vis Pesaro ha deciso di puntare sull’usato sicuro: dal Siracusa ecco Matteo Tomei, reduce da tre stagioni in C con le maglie di Real Vicenza e Pordenone. Gli innesti dal vivaio della Sampdoria per il reparto difensivo sono i terzini Carlo RomeiCristian Hadžiosmanović e il centrale Alex Pastor.

A garantire solidità ed esperienza ecco Simone Rizzato dall’Avellino, Marco Briganti dal Santarcangelo, Giorgio Gianola dalla Sicula Leonzio e Mattia Gennari dalla Fermana. Gli ultimi due hanno convinto mister Colucci guadagnandosi una maglia da titolare nel 4-3-3 di inizio stagione.

Il centrocampo

Da Genova ecco Alessandro Gabbani, Andrea Tessiore e (soprattutto) lo slovacco David Ivan, che può vantare anche 21 presenze in A con la Samp e 8 in B con il Bari. Il perno del centrocampo resta il capitano Lorenzo Paoli, uno dei pochissimi riconfermati, insieme al fantasista napoletano Ivan Buonocunto, protagonista nella promozione con 4 gol e 9 assist.

In mezzo al campo, però, la Vis ha voluto puntare fortemente sull’esperienza con gli arrivi di Stefano Botta e Alessandro Marchi. Il primo è un veterano della Serie B cresciuto nelle giovanili del Genoa; Marchi, invece, in estate si è ritrovato clamorosamente senza squadra dopo un’ottima seconda parte di stagione alla Sambenedettese.

L’attacco

Il 4-3-3 di mister Colucci necessita di esterni d’attacco veloci e abili nel dribbling, due caratteristiche che fanno parte del corredo di Andrea Petrucci. L’ala ascolana ha lasciato in estate la Fermana per tentare il grande salto al Carpi: nemmeno il tempo di disfare le valigie, però, che il club emiliano ha deciso di cederlo alla Vis Pesaro. Finora Petrucci non sembra aver subito il contraccolpo del deludente ritorno in C, diventando immediatamente una risorsa fondamentale per i biancorossi.

Sulle fasce, Colucci può contare anche sull’ex Ascoli Flavio Lazzari e su Radoslav Kirilov. Il bulgaro, classe 1992, era esploso nelle giovanili del Chievo e aveva esordito giovanissimo in C con la maglia del Lumezzane. Dopo tre stagioni tra alti e bassi con Carpi, Venezia, Cremonese e Sudtirol, Kirilov aveva optato per il ritorno nel campionato bulgaro senza tuttavia lasciare il segno. A 26 anni la Vis Pesaro gli offre un’importante occasione per rimettersi in carreggiata e provare a mettere in mostra tutto il suo talento.

Per il ruolo di centravanti la Vis può contare su tanti giovani di prospettiva come Antonio Di Nardo, Ibourima Baldé, Domenico Cuomo. Al momento, la lotta per una maglia da titolare resta una corsa a due tra Emiliano Olcese e Abou Diop. Diop è reduce da 8 gol e 4 assist con il Bassano – allenato nella prima parte di stagione da mister Magi – mentre Olcese ha trascinato la Vis in C con 20 gol in 33 partite.

L’allenatore

Inutile girarci attorno: Pesaro è una tappa fondamentale per la carriera di Leonardo Colucci. L’allenatore nativo di Cerignola ha fallito a Reggio Emilia e Pordenone alternando grandi prestazioni a troppi black-out. I ritmi forsennati imposti alle sue squadre non hanno garantito continuità di risultati a due piazze ambiziose e “obbligate” a vincere; a Pesaro non ci sarà questa pressione, ma la corsa per la salvezza dovrà essere costruita sulla serenità e fiducia nel progetto tecnico.

Nelle prime due gare di campionato, la Vis Pesaro ha ottenuto una sconfitta onorevole in casa della Triestina e una bella vittoria in rimonta contro il Gubbio. Il 4-3-3 sembra dare i suoi frutti con una fase offensiva già pericolosa, mentre bisogna trovare la quadratura in difesa. A centrocampo, poi, si attende l’inserimento di due pedine importanti come Stefano Botta e Alessandro Marchi: c’è fiducia attorno alla Vis Pesaro, e non può essere altrimenti quando, a osservare dall’alto, c’è un certo Massimo Ferrero.

La formazione tipo della Vis

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