Fusco si presenta: “Spero di trasmettervi il mio entusiasmo”

Pietro Fusco

La conferenza stampa del nuovo direttore sportivo rossoblu Pietro Fusco: “Per me un’avventura fantastica”


Dopo il terremoto che ha portato alle dimissioni del dg  Andrea Gianni e all’esonero del direttore sportivo Francesco Lamazza, la Sambenedettese cerca di voltare pagina e presenta alla stampa il nuovo diesse Pietro Fusco.

Il dirigente nativo di Napoli, dopo essersi presentato personalmente con i giornalisti presenti in sala stampa, è stato introdotto da Gianfranco Palma, il quale “sulla carta” resta segretario, ma sembra aver assimilato il ruolo che apparteneva all’avvocato Gianni. Il contrasto tra l’approsimatezza delle mansioni e la professionalità dei dirigenti continua a risultare stridente.

Grazie per essere qui – sono le prime parole di Palma – Da quello che visto sulle vostre testate conoscete già il nuovo arrivato. Oltre che un grande calciatore, è stato dirigente in un’importante società di categoria superiore.  È il segno del Presidente e della società che siamo ancora vivi e vegeti, nonostante le tante polemiche“.

Pietro Fusco

Sono arrivato sabato mattina, ho visto la rifinitura e poi ho seguito la squadra in trasferta. La mia impressione è di una squadra ben allenata e in evidente ripresa. I ragazzi hanno avuto la forza di riprendere una partita che ci vedeva sotto immeritatamente.

Obiettivo personale

È un momento un po’ particolare, altrimenti non avrebbero cambiato i dirigenti. Il mio obiettivo è quello di tutti: tirare fuori la Sambenedettese da questa situazione precaria. Viviamo il quotidiano nel miglior modo possibile.

Sarei presuntuoso nel dire che conosco già la squadra dopo due giorni di lavoro. È evidente che conosco già i giocatori più datati, voglio fare una conoscenza dei giocatori meno utilizzati. È una rosa che va analizzata bene, ma per la qualità degli 11-12-13 titolari sulla carta questa squadra può fare bene.

La carriera

Ho iniziato a fare l’allenatore delle giovanili. Lo Spezia mi ha chiesto di portare il “modello-Empoli” in Liguria e abbiamo lavorato, credo, in maniera positiva visto che sono usciti tanti giocatori importanti, su tutti Sadiq e Nura che ci hanno permesso di ottenere importanti plusvalenze. Guido Angelozzi è il mio padre putativo. Spero di fare bene come ha fatto lui qui, a suo tempo.

Il passato, il presente, il futuro

Io ho chiamato il signor Lamazza, che non conoscevo, e gli ho detto che mi dispiaceva per il suo esonero. Non siamo andati sull’aspetto tecnico, la mia etica mi impone di essere solidale con il suo collega.

Il mio lavoro è prevalentemente di osservazione. Se si riterrà opportuno, a gennaio provvederemo con dei correttivi. Settore giovanile? La mia priorità è senza dubbio la prima squadra. Ciò non toglie che osserverò i ragazzi del nostro settore giovanile, ma lascerò lavorare gli attuali dirigenti che si occupano del vivaio.

Per me è un’avventura fantastica: ho un entusiasmo che spero di riuscirvi a trasmettere. Io nasco nel “culto” della Sambenedettese perchè sono nato calcisticamente nel Lanciano che veniva a giocare qui. Dopo vent’anni sono venuto a vedere Samb-Parma perchè osservavo Mancuso e mi sono trovato di fronte un ambiente bellissimo.

Sono abituato a seguire tutti gli allenamenti tranne venerdì e sabato perchè sarò fuori a osservare altre partite. I direttori sportivi hanno vita corta? (Ride e risponde prontamente ndr) Io infatti non ho disfatto la valigia e dormo in macchina.

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