Circa 30 operazioni tra novembre e gennaio: il Monza ha cannibalizzato il mercato invernale della Serie C
Da quando la Sambenedettese è tornata nel calcio professionistico, i tifosi rossoblu hanno potuto “ammirare” tutte le stranezze del campionato di Serie C: fallimenti tragicomici, penalizzazioni a pioggia, calendari assurdi e decisioni discutibili (per usare un eufemismo) da parte della politica del pallone.
Ciò che non si era ancora visto, però, è una società capace di incendiare il mercato invernale con ben 30 operazioni da novembre a gennaio. Il Monza, prossimo avversario della Sambenedettese, si è scatenato in un moto perpetuo di acquisti, cessioni e trattative frenetiche. Ne esce fuori una squadra completamente rivoluzionata, che ha ora il compito di risalire in fretta la classifica e dimostrare che gli investimenti di Silvio Berlusconi non sono da considerarsi soldi sprecati.
Le cessioni
La lista dei giocatori ceduti da Adriano Galliani – fedelissimo di Berlusconi nel calcio e nella politica – è un manifesto del passaggio societario dalla famiglia Colombo al leader di Forza Italia. Il Monza ha ceduto quasi tutti i giocatori legati al tecnico Zaffaroni, esonerato per far spazio al pupillo Cristian Brocchi.
Il capitano Luca Guidetti è andato a rinforzare la mediana della Feralpisalò, il difensore Denis Caverzasi ha firmato per il Renate mentre Ruggiero Riva e Sasha Cori hanno deciso di trasferirsi all’Albinoleffe per cercare di strappare una faticosa salvezza. Hanno concluso il prestito, senza lasciare traccia, i giovani Matteo Brero, Tommaso Brignoli e Lorenzo Adorni.
Un partner privilegiato del Monza si è rivelata la Giana Erminio. La squadra di Gorgonzola ha messo le mani su ben 5 giocatori del Monza: Luca Palesi, Luca Giudici, Gianluca Barba, Maicol Origlio e il centravanti Jefferson. Incredibile, ma vero, la squadra biancorossa ha deciso di cedere anche il fantasista Simone Iocolano, che si è trasferito alla Virtus Entella pochi mesi dopo aver firmato per i biancorossi.
I nuovi acquisti
“Pensiamo a una squadra molto giovane. Pensiamo a una squadra tutta di italiani. Pensiamo a una squadra di ragazzi che avranno i capelli molto in ordine e c’è già il primo parucchiere di Monza che ha detto che taglierà i capelli gratis. Non dovranno avere la barba – non si confà ai giocatori di calcio – e assolutamente non dovranno avere nessun tatuaggio. E non dovranno portare orgogliosamente orecchini vari“.
Silvio Berlusconi non ha pienamente mantenuto fede alle sue parole (anche perché diventa una mission impossibile reperire giocatori senza tatuaggi) ma sul suo impegno per la crescita del club brianzoli non possono esserci dubbi. Diciassette innesti nel mercato invernale, di cui ben tredici provengono da categorie superiori: il Monza si è abbattuto sul mercato della Serie C come un uragano capace di spazzare via qualsiasi ostacolo, compresa la ritrosia delle società di liberarsi dei pezzi pregiati.
In porta è arrivato lo svincolato Enrico Guarna, che ha preso il posto da titolare di Luca Liverani. Guarna ha deciso di tornare in C due anni dopo aver ottenuto la promozione con il Foggia di mister Stroppa, ma non può considerarsi un portiere da terza divisione avendo alle spalle annate da titolare in B con Foggia, Ascoli, Spezia e Bari. Al centro della difesa ecco Filippo Scaglia dal Cittadella. Il difensore classe ’92 è cresciuto nelle giovanili del Torino, esordendo in serie C con le maglie di Bassano e Cuneo, prima di diventare una colonna del Cittadella dove ha giocato 5 stagioni e mezzo mettendo insieme 100 presenze in cadetteria. A far coppia con lui ci pensa il classe 1989 Ivan Marconi, che veste il biancorosso dopo 3 ottime stagioni alla Cremonese culminate con la promozione in B agli ordini di mister Tesser.
Sulle fasce, il Monza ha deciso di affidarsi ad un mix di gioventù ed esperienza. Dopo un lungo corteggiamento, dal Lecce è arrivato Franco Lepore, che ha firmato un contratto fino al 2020. Nativo del capoluogo salentino, Lepore è stato protagonista del ritorno dei giallorossi in Serie B: tatticamente ha giocato la maggior parte della carriera come esterno offensivo ma, nelle ultime stagioni, è stato trasformato in un terzino di spinta. Dal Cosenza, invece, arriva l’under Armando Anastasio, cresciuto nelle giovanili del Napoli che ne detiene il cartellino. Anastasio è un classe ’96 ma ha già convinto Brocchi a concedergli spazio da titolare sulla fascia sinistra della difesa a 4.
In mezzo al campo, il ruolo di regista è affidato a Marco Fossati. Il centrocampista classe ’92 è nativo di Monza e scuola Milan, dove ha mosso i primi passi proprio nel crepuscolo dell’era Berlusconi. Successivamente il centrocampista ha giocato in piazze importanti: dal Latina, in serie C, è passato in cadetteria dove ha giocato con Ascoli, Bari, Perugia e Cagliari, esordendo anche in Serie A con l’Hellas Verona. A 26 anni il giocatore conta quasi 250 presenze nei professionisti, e potrà contare su un allenatore che lo conosce molto bene. Ha firmato un contratto fino al 2020.
Giovane, ma molto promettente è Manuel Di Paola, che arriva dall’Entella con la formula del prestito con diritto di riscatto. Il centrocampista classe ’97 è cresciuto nel settore giovanile della squadra ligure, dove ha percorso tutte le categorie del vivaio fino al debutto in prima squadra, nella stagione 2015-16 in Serie B.
Il legame tra Silvio Berlusconi e il Milan è talmente forte da non poter essere spezzato. Così, mentre il club rossonero si coccola le prime magie del nuovo talento brasiliano, il Monza ha tesserato il fratello maggiore. Matheus Paquetà è di due anni più grande rispetto al centrocampista rossonero e arriva a titolo definitivo dal Tombense Fc. Ovviamente su di lui non ci sono informazioni, eccetto il solito video che esalta le gesta dei talenti sudamericani con finte barocche e musica trash.
Al contrario, è ben noto il talento di Marco Armellino, centrocampista che si trasferisce a titolo definitivo dal Lecce con un contratto fino al 30 giugno 2021. Armellino è un centrocampista d’esperienza, con alle spalle tante stagioni da titolare tra B e C con Sorrento, Reggina, Cremonese, Matera e Lecce. Alle dipendenze di Auteri si è trasformato in un tuttocampista capace di unire quantità e qualità (da mediano, con il Matera dell’allenatore campano, ha segnato ben 9 gol in 31 gare) e nella scorsa stagione ha trascinato il Lecce al fatidico ritorno in cadetteria.
L’ennesimo acquisto nel ruolo di centrocampista centrale è quello di Andrea Palazzi, cresciuto nelle giovanili dell’Inter con alle spalle un’importante stagione da titolare in B con la Pro Vercelli. Con la maglia del Pescara non è riuscito a mettere in mostra il suo talento, motivo per cui l’Inter ha deciso di riprendere il controllo del suo cartellino e girarlo 6 mesi in prestito al Monza. Palazzi competerà per una maglia da titolare insieme ad altri tre elementi in cerca di continuità e minutaggio: Enrico Bearzotti – in prestito dall’Hellas Verona – l’ex Cittadella Filippo Lora e Federico Marchesi, che ha lasciato il Pro Piacenza per le note difficoltà societarie.
Finita qui? Nemmeno per sogno. In attacco il Monza ha deciso di esplodere altri fuochi d’artificio. Il primo è la firma di Cosimo Chiricò. Dopo 6 mesi di caos a Lecce, l’attaccante torna in Serie C, accettando la corte serrata dei brianzoli. In estate il diesse salentino Meluso lo aveva voluto fortemente in giallorosso, ma il suo arrivo ha scatenato l’ira del tifo organizzato, che non ha dimenticato il comportamento del giocatore a seguito dei playoff persi dal Lecce contro il Carpi nel 2013. La società ha deciso di metterlo fuori rosa e sul mercato. L’esterno sembrava ad un passo dal Catania, ma l’ottima offerta economica del Monza ha fatto saltare il banco.
Non ha resistito al corteggiamento nemmeno Ettore Marchi, che lascia il Gubbio per legarsi ai colori biancorossi fino al 2020. L’attaccante classe 1985 è reduce da 18 mesi fantastici con la squadra dove è nato calcisticamente e dove si pensava avrebbe concluso la carriera. L’offerta del Monza, però, era una di quelle da non poter rifiutare: Marchi si regala un’ultima danza da protagonista (con l’obiettivo di tornare in B dove ha ben figurato con Pro Vercelli e Sassuolo) e il Monza si regala una punta capace di segnare 18 reti e mettere a segno 5 assist in un campionato e mezzo.
L’ultimo acquisto è quello di Andrea Brighenti. Il centravanti classe 1987 è reduce da 6 stagioni con la maglia della Cremonese. Con i lombardi, in Serie C, ha sempre raggiunto la doppia cifra dei gol realizzati, ma nelle ultime due annate in B ha faticato a trovare continuità da titolare. Il suo arrivo rappresenta un rinforzo importantissimo: numeri alla mano (344 presenze tra B e C, 129 gol), Brocchi trova uno dei migliori marcatori di tutta la terza divisione.
Come giocherà?
Il numero impressionante di nuovi acquisti rende impossibile prevedere come scenderà in campo il Monza nei prossimi mesi. Di sicuro, Brocchi vuole puntare sulla fantasia di Chiricò e sulla duttilità del capitano D’Errico, in grado di destreggiarsi sia come ala che come centrocampista offensivo. Le soluzioni sono tantissime; per ora i capisaldi sono la difesa a quattro e i due o più giocatori offensivi.