Vincono Piacenza e Pisa, show a Catania, pareggio fra Triestina e Feralpisalò: il resoconto dell’andata delle semifinali di Serie C
Sono rimaste 8 squadre in lotta per due posti che valgono la promozione in Serie B: il sorteggio dei quarti di finale ha regalato sfide tra squadre geograficamente vicine. Trasferte “comode”, derby accesi, tanti gol ed emozioni: l’andata dei quarti dei playoff di Serie C è una pubblicità positiva per un movimento, quello del calcio italiano, sempre più danneggiato da scandali tragicomici.
Arezzo – Pisa 2-3
Lo stadio comunale di Arezzo è tutto esaurito per la prima parte del derby toscano con il Pisa. Gli amaranto, in casa, sono una macchina da guerra e sanno di dover partire forte per giocarsela da una posizione di vantaggio nel catino bollente dell’Arechi. I padroni di casa partono forte, ma dopo 12 minuti è il Pisa a passare in vantaggio con un gol di Marconi sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Arezzo si getta in avanti alla ricerca del gol, che arriva grazie al veterano Aniello Cutolo, abile a sfruttare una respinta corta del portiere Gori.
Nella ripresa, un altro intervento non irreprensibile del portiere pisano permette a Brunori di portare in vantaggio l’Arezzo. La gioia dei padroni di casa è effimera, perché un’ingenuità difensiva regala un rigore al Pisa trasformato ancora da Marconi. La partita è spettacolare, con emozioni da entrambe le parti: l’Arezzo sfiora il vantaggio con due occasioni clamorose, ma alla fine è il Pisa a siglare il 3-2 con una giocata del fantasista Di Quinzio. A 20 minuti dal termine l’Arezzo avrebbe la chance per pareggiare con un calcio di rigore, ma Gori si riscatta parando il tiro di Cutolo.
Catania – Trapani 2-2
Il “Massimino” di Catania ha abbattuto i record di presenze ai playoff con oltre 20 mila spettatori: il pubblico etneo ci crede, anche se l’avversario è di quelli temibilissimi. Il Trapani non soffre l’ambiente avverso e passa in vantaggio dopo appena 2 minuti con una magia di Tulli. Il Catania prova a pareggiare immediatamente con uno scatenato Di Piazza, ma un’ingenuità difensiva regala il clamoroso raddoppio all’ex Gubbio Ferretti. Cala il silenzio sul “Massimino”, ma nel momento di difficoltà esce fuori il talento dei campioni: Francesco Lodi indovina un’incredibile parabola da metà campo e accorcia le distanza nel modo più spettacolare possibile.
La magia di Lodi riaccende le speranze di rimonta: il Catania si getta in avanti e trova un calcio di rigore a 5 minuti dal termine. Dal dischetto, ovviamente, si presenta Ciccio Lodi che sigla il 2-2 definitivo. Tutto rimandato al ritorno, con il Catania obbligato a vincere per sognare la B.
Feralpisalò – Triestina 1-1
Feralpisalò e Triestina si conoscono molto bene: da due anni sono tra le squadre più ambiziose del Girone B, ma solo una potrà continuare il cammino verso la promozione. In riva al Garda si gioca una gara arcigna, tatticamente ben studiata da entrambe le compagini e, di conseguenza, molto equilibrata. Alla mezz’ora la Triestina sblocca il risultato: errore in impostazione della difesa di casa, Granoche si invola verso la porta avversaria e con un tocco sotto mette fuori gioco il portiere. Un altro, clamoroso errore della retroguardia di casa porta a un calcio di rigore per la Triestina, ma dal dischetto Granoche calcia altissimo e fallisce la chance del raddoppio.
Nella ripresa la Feralpi scende in campo con una marcia in più, alla ricerca del pareggio. L’1-1 porta la firma d’autore del giocatore più talentuoso, Pasquale Maiorino, abile a superare due uomini e gonfiare la rete con una sassata di destro. La squadra del neo tecnico Zenoni continua ad attaccare, ma il risultato non cambia: a Trieste i padroni di casa avranno due risultati su tre per continuare a sognare.
Imolese – Piacenza 0-2
Da una parte la matricola terribile del Girone B; dall’altra la grande delusa del Girone A, reduce dal trauma della promozione diretta sfumata all’ultima giornata. Imolese e Piacenza si avvicinano con umori diversi al quarto di finale playoff, ma con la stessa voglia di vincere. I padroni di casa iniziano con personalità, ma una clamorosa dormita difensiva regala a Bertoncini la palla del vantaggio dopo appena 13 minuti. Lo svantaggio non cambia il piano di gara: l’Imolese detiene il controllo del pallone, il Piacenza colpisce di rimessa.
Lanini e De Marchi sfiorano a più riprese il pareggio, ma al minuto 70 il Piacenza raddoppia con un contropiede perfetto, finalizzato da Ferrari. Il 2 a 0 finale taglia le gambe all’Imolese, ora chiamata al miracolo sportivo in terra emiliana.