La conferenza stampa di mister Magi alla vigilia del primo turno playoff contro il Sudtirol
Sale l’attesa per l’inizio dei playoff, con la Samb impegnata a Bolzano contro il Sudtirol con un solo risultato a disposizione: la vittoria. Dopo l’allenamento a porte chiuse, mister Magi si è presentato in conferenza stampa con la carica di chi vuole sovvertire i pronostici.
«Io credo che il fattore mentale abbia la sua importanza. Il campo dà sempre risposte: bisogna saperle leggerle e interpretarle. Il Sudtirol non ha concluso il campionato in maniera brillante, questo potrebbe essere un segnale per dare loro la sveglia oppure un fattore che ci favorisce. Noi, al contrario, abbiamo finito la stagione regolare in maniera importante e abbiamo voglia di fare bene».
I padroni di casa avranno due risultati su tre, mentre la Samb può passare il turno solo vincendo: come cambia l’impostazione della partita? «Il regolamento è fatto per dare vantaggi a chi ha fatto più punti: il Sudtirol si è guadagnato in campionato il vantaggio di avere due risultati su tre a disposizione. Noi crediamo nel passaggio del turno, bisogna lavorare bene durante la partita e avere la consapevolezza di tenere i giochi aperti fino alla fine. Possiamo fare risultato pieno attraverso una grande prestazione. Certo, c’è il rischio da parte nostra di avere troppa frenesia: il nostro obiettivo dovrà essere quello di tenere la partita aperta fino all’ultimo e conservarci la possibilità di fare il gol decisivo».
Che avversario bisogna aspettarsi? «Il Sudtirol è una squadra capace di metterci sotto pressione con il possesso palla. Penso che loro faranno una partita per riscattare le ultime sconfitte in casa: io devo essere bravo a trasmettere ai giocatori quel coraggio e quella forza di andare a disputare una grande partita contro un avversario forte.Abbiamo faticato per concludere il campionato in crescendo e vogliamo mettere in campo questa crescita per dimostrare che la Samb è forte».
Quanti convocati per Bolzano? «Queste partite vanno affrontate con la forza del gruppo, come abbiamo visto anche nelle coppe europee in questa settimana. Partiranno per Bolzano quei giocatori che avranno bene in testa la consapevolezza di far parte del gruppo, sia partendo da titolare che entrando a gara in corso. C’è gente che è molto disposta a scendere in campo, ma devo valutare chi mi può dare garanzie mentali e fisiche.
Ho la fortuna di allenare grandi professionisti come Zaffagnini e Di Pasquale, ma non li porterò con noi a Bolzano: abbiamo bisogno di isolarci da tutto e costituire un gruppo di 20-22 giocatori che so di poter utilizzare per la partita. Gli altri ci seguiranno da fuori e faranno il tifo per noi».