Vernecchie rossoblu: 30^ puntata (Fermana-Samb)

Vernecchie: Fermana-Samb

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Puntata post Fermana-Samb


L’ultima trasferta a Fermo era all’inizio della scorsa stagione, e risaliva quasi a due anni fa. A dir la verità furono praticamente due partite: i trenta minuti prima del generatore, e i sessanta di recupero giocati un mese dopo. Quella partita – anzi, quelle partite – che tanto fece per le Vernecchie, in campo fu un’autentica sofferenza. Nel mezzo ci sono state due vittorie in casa (3-0 e 2-0), ma la vittoria di domenica chiude il cerchio, riportando una santissima fiducia in vista dei playoff. 

Angelo A. Pisani: Caro Michele, devo farti una confessione. Nell’introduzione ho scritto “dei playoff”, al plurale, ma non sono poi così sicuro che andremo oltre alla prima. Per carità, ci spero, ma dopo una stagione del genere – pesantissima, sia a livello fisico che psicologico – non sarà affatto semplice.

Michele Palmiero: Mentre noi ci apprestiamo a svernecchiare allegramente, a Viterbo manca pochissimo per il ritorno della finale di Coppa. Ormai lo sanno tutti i tifosi, ma è sempre bene ricapitolare: se vince il Monza, giocheremo a Vicenza; se la Coppa va alla Viterbese, affronteremo il Sudtirol a Bolzano). Tu quale preferiresti?

Angelo A: Entrambe le partite sono complicate, per motivi diversi: il Sudtirol non è molto in forma, ma resta una delle squadre più solide e meglio allenate del campionato; il Vicenza sta anche peggio, ma in casa ha una spinta non indifferente dal suo pubblico (non a caso, il Menti è tra i pochi stadi in cui non abbiamo fatto nemmeno un punto, negli ultimi due anni). Te la butto là: come squadra preferisco il Vicenza, come stadio preferisco il Sudtirol.

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Michele: Io preferirei affrontare il Sudtirol, perché mi sembra la squadra arrivata agli spareggi con meno benzina nelle gambe; andare a Bolzano vorrebbe anche dire che il Monza ha perso la Coppa, e ciò mi farebbe molto piacere. Edoardo, visto che ci sei, tu chi preferisci?

Edoardo: Per fascino e blasone direi il Vicenza, purché facciano andare tutti i tifosi in trasferta, e sottolineo il “tutti”, senza metterci in mezzo quella cosa ridicola e ormai superata chiamata tessera del tifoso. Ma se dovessi fare u discorso utilitaristico non posso che dire Sudtirol, perché mi sembra la squadra più in difficoltà. Ora scusatemi, devo gufare il Monza.

Michele: Comunque, posto che le abbiamo affrontate in momenti diversi della stagione, quast’anno abbiamo mostrato i nostri pregi e i nostri difetti contro entrambe. All’andata col Vicenza abbiamo disputato una partita coraggiosa, ma siamo stati puniti da una grande giocata di Giacomelli; al ritorno non c’è stata partita, complice l’espulsione nel primo tempo. Contro il Sudtirol abbiamo giocato due partite “strane”, nervose, dove si sono viste cose buone (soprattutto all’andata) ma anche tanti errori.

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Angelo A: Nel calcio le cose vanno molto veloci, i confronti col campionato (considerando che l’unica partita “recente” è col Sudtirol, un mese fa) lasciano il tempo che trovano. Per molti versi è già troppo fare confronti tra andata e ritorno: al ritorno col Sudtirol era già tornato Magi, ma tutte le altre partite le abbiamo giocate con Roselli. Durante il campionato, poi, loro hanno cambiato sia alcuni titolari chiave che il modulo. In ogni caso salgo volentieri sul carro degli anti-Monza… Se vinceranno la coppa spero che saremo noi a buttarli fuori.

Michele: In ogni caso io sono ottimista, al di là dell’avversario che andremo ad affrontare. La sconfitta di Rimini mi aveva fatto pensare ad una squadra scarica, mentalmente e fisicamente, ma le ultime due prestazioni dei giocatori mi hanno smentito. A Fermo, in particolare, siamo stati compatti, solidi in difesa e cinici davanti: tre qualità fondamentali in vista degli spareggi. Che sia merito del ritorno di Magi?

Angelo A: Come ho scritto nell’analisi, Magi ha sicuramente molti meriti. Ha accettato una situazione non facile, sia per il momento della squadra che per l’ambiente, e poco a poco ha dimostrato che le frasi con cui si è (ri)presentato non erano di circostanza. È stato intelligente, perché è riuscito a rivitalizzare la squadra senza stravolgerla, facendo una “sua” Samb senza buttare via l’impalcatura di gioco costruita con Roselli.

Seinfeld | vernecchie rossoblu

Michele: Non è mai facile tornare ad allenare dopo un esonero, e secondo me Magi merita i complimenti per come è riuscito a riprendere in mano lo spogliatoio. In allenamento noto uno spirito diverso, rispetto alle ultime settimane di Roselli, e in campo si percepisce più “leggerezza”: il pallone sembra pesare meno e c’è più voglia di attaccare, anche a costo di rischiare qualcosa dietro. Insomma, sono felice della seconda esperienza di Magi, e non escluderei a priori una sua conferma. Questo senza nulla togliere al fondamentale apporto di Roselli, che ci ha fatto risalire dall’ultimo posto alla metà della classifica.

Angelo A: Probabilmente non avremmo mai avuto questo Magi, se prima non ci fosse stato Roselli. Al suo arrivo la squadra era in grandissima difficoltà, e per molti la stagione era già finita: l’ex Cosenza ha rimesso a posto le cose, ha dato un’identità alla squadra e ha rivitalizzato diversi giocatori. Magi è tornato una situazione non facile, è vero, ma ha trovato una squadra praticamente salva e una buona base su cui costruire.

Edoardo: Oh, a forza di gufare ce l’avete fatta! Ha segnato la Viterbese all’ultimo…

Angelo A: Incredibile, penso sia la prima coppa della storia vinta da due allenatori che si sono alternati tra andata e ritorno.

Michele: Erprogetto di Camilli, genio e innovatore. Ufficiale, allora, ci tocca il Sudtirol…

Angelo A: Bene dai, Magi ha il rematch con il suo amico Zanetti. Comunque, due buoni presagi in vista del Sudtirol: al ritorno ha segnato Stanco, all’andata Di Massimo. I due più in forma delle ultime settimane.

Michele: A proposito di Stanco, non riesco ancora a credere che un giocatore così forte – e un professionista così esemplare – abbia dovuto sopportare tutte quelle critiche. Debbo ammettere che sta facendo bene anche Di Massimo, che se gioca così può essere un jolly per la gara secca. Io però metterei sempre Russotto: quando è in forma, quando è sereno, quando sente la fiducia dell’ambiente non ce n’è per nessuno. Il problema è sempre quello: ci sono troppi “quando”…


La copertina di Madou è ispirata alla locandina di Triple Frontier, film diretto da J. C. Chandor. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. E se vi va potete iscrivervi anche al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!

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