Ritorni, scommesse, fenomeni e meteore: dieci svincolati a basso costo che potrebbero fare comodo alla Sambenedettese
Finora la stagione della Sambenedettese è stata un po’ come la scena della fuga in un film horror. Mentre i rossoblu schivavano i primi ostacoli del campionato e si portavano ai primi posti c’era una parte di noi che faceva il tifo, e l’altra che tra sé e sé diceva “Adesso arrivano, adesso arrivano, adesso arrivano”. Alla fine sono arrivati: infortuni, episodi sfortunati e squalifiche. Problemi del genere erano messi in conto, ma purtroppo sono arrivati tutti insieme, azzoppando una squadra che fino a un paio di settimane fa era in formissima.
Gli uomini di Montero hanno dato sempre e comunque battaglia, ma le sfide delle ultime settimane hanno dimostrato quanto sia importante una buona panchina. Tuttavia, il presidente Fedeli ha ripetuto più volte che non ha intenzione di riaprire il mercato, e il diesse Fusco ha ribadito ancora una volta l’importanza di restare dentro il budget, a prescindere dalle ambizioni di classifica.
Ma le vie del calciomercato sono infinite, specie per chi ha poco da perdere, qualche soldo da parte e tanta fantasia. Qui di seguito vi citiamo dieci opzioni a basso costo per la Sambenedettese, quasi tutte ridicole o irrealizzabili, scritte tanto per far passare il tempo mentre aspettiamo la definitiva maturazione di Panaioli, Malandruccolo e Raccichini.
1. Simone Cortinovis
- Pro: È un classe ’96, ma ha già fatto esperienza nella categoria.
- Contro: È abituato all’Albinoleffe, dove il presidente non parla mai e ci sono circa 100 tifosi in curva.
- Fattibilità dell’affare: Ci vorrebbe giusto il tempo del viaggio fino a qui.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “Quel lungagnone non ne piglia una”.
- Romanticismo della scelta: 3/10. Un secondo già oggi affidabile, che potrebbe diventare titolare in prospettiva. Insomma, un Pegorin ma più noioso.
Questa estate Cortinovis si è separato dall’Albinoleffe, la squadra dove era cresciuto e aveva mosso i primi passi nella categoria. Dopo quattro anni da secondo il classe ’96 ha deciso di cambiare strada, un po’ come ha fatto questa estate Pegorin. A differenza di Pego Cortinovis è rimasto senza squadra, e sulla carta ha tutto per occupare il (grandissimo) vuoto lasciato dall’ex portiere rossoblu: ha la stessa età, è alto più meno uguale e viene dal nord anche lui. Non sarà lo stesso, ma è un inizio.
2. Giampietro Perrulli
- Pro: Nonostante l’età può ancora dire la sua, come mezzala di possesso o esterno offensivo.
- Contro: Non chiedetegli di correre.
- Fattibilità dell’affare: In estate tante squadre si sono interessate a lui, non è da escludere una folta concorrenza.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “È venuto qua a rubar lo stipendio”
- Romanticismo della scelta: 8/10. Dopo la Samb ha giocato con Ascoli e Pescara, sarebbe il perfetto figliol prodigo.
La pagina di Wikipedia di Perrulli è ferma all’estate del 2016, quando firma con la Cremonese. I poteri forti di Google non ci vogliono dire che è stato un pilastro della promozione dei lombardi in B, né che la sua tecnica si è rivelata utile perfino in cadetteria. Dopo l’esperienza negativa al Novara, l’esperto centrocampista è rimasto senza squadra: cosa aspettiamo a farlo tornare al Riviera?
3. Filippo De Col
- Pro: Ha solo 26 anni, sa giocare su entrambe le fasce e ha tanta esperienza in Serie B.
- Contro: Bisognerebbe convincerlo a fare la riserva a Gemignani.
- Fattibilità dell’affare: Costa sicuramente troppo.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “Quello, il terzino, come se chiama… Filippo de che?”
- Romanticismo della scelta: 6/10. In passato la Samb l’ha snobbato, ma ora è pronta a innamorarsi di lui.
Nel 2011 Filippo De Col aveva solo 18 anni e si affacciava per la prima volta al calcio dei grandi, dopo aver passato tutta l’adolescenza nelle giovanili del Milan. La prima squadra a mettere gli occhi su di lui è la Sambenedettese, che quell’estate lo chiama insieme ad altri giocatori per un provino. Il resto storia nota: i rossoblu non si fidano a pieno e lasciano partire il ragazzo, che successivamente va al Legnago e in un paio di anni arriva in Serie B. Nel frattempo la Sambenedettese ha cambiato tre volte proprietà, è fallita e poi risalita in Serie C, una categoria dove un giocatore del genere farebbe molto comodo. De Col è ancora senza contratto, magari scocca la scintilla.
4. Giorgio Di Vicino
- Pro: “Miscter, metti Di Vicino ché batte bene i calci d’angolo”
- Contro: Più lento del semaforo di Via Risorgimento.
- Fattibilità dell’affare: Non gioca da tre anni, ma per noi tornerebbe a mettersi gli scarpini.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “Coso si deve mettere a dieta, sennò dobbiamo comprà na maglia più larga”
- Romanticismo della scelta: 10/10. Il primo amore non si scorda mai.
Giocatori del talento di Giorgio Di Vicino sono uno dei tre motivi per cui un bambino può appassionarsi al calcio (insieme al tifo della curva e ai semi di zucca da sgranocchiare). Re Giorgio è quel trequartista per cui tutti perderebbero la testa: lento, pigro e poco adatto al pressing, ma dotato di un sinistro che incanta. Non gioca più a calcio dal 2016…. ma se il Modena ha Sodinha, perché noi non possiamo avere il nostro jolly XXL?
5. Aiman Napoli
- Pro: Può fare sia la prima punta che l’esterno, sia a destra che a sinistra.
- Contro: Il procuratore è Tateo, che se ha buon cuore non gli farà passare le stesse pene che ha passato Stanco
- Fattibilità dell’affare: Non è mai passato dalla Salernitana, quindi è tutto da vedere
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “Bravo, bravo ma nun c’ha le palle”
- Romanticismo della scelta: 6/10. Una ex promessa dell’Inter che diventa grande con ex Juve? Sì grazie.
Aiman Napoli ha compiuto 30 anni lo scorso luglio, più o meno negli stessi giorni in cui ha chiuso il suo ultimo contratto con il Lecco, in Serie D. Negli anni l’ex Reggiana è passato dall’essere un giovane prodigio a un giocatore inespresso, facendo vedere solo lampi di quello che aveva promesso una decina di anni fa. Il tempo passa ma il talento non scade, e un giocatore con quei colpi vale una scommessina.
6. Albano Bizzarri
- Pro: Ha personalità da vendere e tra i pali è una sicurezza.
- Contro: Voi cosa preferireste, godervi la vostra ricca pensione o fare da chioccia a Raccichini?
- Fattibilità dell’affare: Facile. Lo prende la Salernitana e ce lo gira in prestito
- Romanticismo della scelta: 7/10. Per una Samb sempre più sudamericana.
Dopo gli esordi europei al Real Madrid il portiere argentino ha girato praticamente tutta l’Italia, dal Catania argentino del Cholo fino all’Udinese mitteleuropeo della famiglia Pozzo. Le ultime esperienze non sono state brillanti e l’età avanza, ma parliamo di un giocatore che sembra fatto per stare qui con noi: ha un cognome importante per questa città, è nato lo stesso anno dell’Onda D’Urto e ha un tris di soprannomi bellissimi (El Joven arquero, El pichón, El flaco). Di cos’altro abbiamo bisogno per convincerci?
7. Rodney Strasser
- Pro: A inizio carriera veniva considerato come uno dei calciatori più promettenti del vivaio del Milan (Wikipedia)
- Contro: Il 19 dicembre 2018 viene tesserato per la squadra scaligera Villafranca Veronese, in Serie D (Wikipedia).
- Fattibilità dell’affare: Bisognerà almeno pareggiare il contratto del Villafranca.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “Sto Strass non è bono manco per fa la riserva”
- Romanticismo della scelta: 8/10. Rodney troverebbe il presidente più simile a Berlusconi di tutta la Serie C (presidente del Monza a parte)
Strasser è uno di quei giocatori passati dall’etichetta di “futuro fenomeno” a quella di “scarto” senza mai sfiorare un minimo di continuità. Dopo l’esordio nel Milan il centrocampista è passato per Genoa, Livorno, Parma e Lecce, gravitando intorno alla massima serie senza mai esserci completamente detto. Negli ultimi anni le sue prospettive si sono via via più ridimensionate, e in questo momento sta giocando in Serie D. Eppure Strasser non ha ancora compiuto 30 anni, possibile che non abbia più nulla da offrire? Forse sì, ma visto che in panchina sono rimasti in quattro tanto vale fare un tentativo.
8. Giordano Fioretti
- Pro: Finalmente avremo un centravanti di riserva, e Cernigoi potrebbe stare tranquillo
- Contro: Uno con quell’amor proprio non accetta volentieri la panchina
- Fattibilità dell’affare: Il Giulianova non è disposto a cederlo, ma si può sempre inserire Di Massimo nella trattativa.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “Quel paracarro”
- Romanticismo della scelta: 6/10. Ci siamo lasciati male, ma nella vita c’è sempre una seconda chance.
Le Vernecchie Rossoblu sono nate nel mito di questo giocatore: lento, impacciato, indolente… doveva essere il nostro bomber di categoria e si è fatto rubare il posto da Lorenzo Sorrentino. Mentre ci affanniamo alla ricerca di svincolati di livello, Giordano Fioretti sta predicando calcio a suon di gol con la maglia del Giulianova: chi siamo noi per non dargli una seconda possibilità?
9. Vittorio Fabris
- Pro: Potrebbe essere titolare nel 70% delle squadre attualmente in Serie C.
- Contro: Se un giocatore così non ha ancora un contratto significa che nasconde un terribile segreto. Soffre di alitosi? Ruba nello spogliatoio? Non ascolta la musica trap? Preferisce Twitter a Instagram?
- Fattibilità dell’affare: Sarebbe l’acquisto giusto per dare qualità nelle rotazioni a centrocampo, ma potrebbe costare tantissimo.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: “Coso corre, corre, corre e non si sa mai dove cazzo va”
- Romanticismo della scelta: 4/10. Sarebbe una scelta abbastanza logica, anche se parliamo di un ragazzo zellosissimo.
Siamo di fronte alla sòra Camilla della Serie C: tutti lo voglio, nessuno se lo piglia. Nonostante la giovane età (ha soli 26 anni) e un buon curriculum alle spalle, Fabris è senza contratto. Le dinamiche del calciomercato sono misteriose, se può trovare squadra Vincenzo Garofalo (con tutto il rispetto) non si vede perché Fabris debba stare a spasso per le vie di Valdobbiadene. Abbiamo disperato bisogno di un centrocampista: Presidente, facci questo sforzo.
10. Keisuke Honda
- Pro: È uno dei giocatori più forti della storia del Giappone.
- Contro: Dovrebbe fare la spola tra San Benedetto e la Cambogia, dove è CT della nazionale.
- Fattibilità dell’affare: Un po’ complicato, lo spieghiamo sotto.
- Il primo insulto che gli dedicherà Fedeli: Forse nessuno.
- Romanticismo della scelta: Ξ/10. Sarebbe il primo giocatore asiatico della storia della Samb, e rappresenterebbe la vittoria finale del globalismo mondiale.
Nelle ultime settimane Keisuke Honda è finito agli onori della cronaca per essersi offerto prima al Milan e poi al Manchester United via Twitter, dimostrando un livello di disperazione sopra al livello di allerta. Le due squadre non si sono degnate di rispondere, e Honda – dopo le esperienze in Messico e Australia – si è dovuto accontentare di fare il CT della Cambogia, dove ha un contratto fino al 2020. In questo momento di disperazione i rossoblu dovrebbero fare la loro mossa per portare il giapponese in Riviera.
A 33 anni Honda si sente ancora un giocatore, ma sa bene che è venuto il tempo di costruirsi in ruolo per il futuro. La Sambenedettese gli potrebbe proporre un contratto da giocatore/presidente, con un ingresso graduale che permetta a Fedeli di disimpegnarsi senza temere per il futuro della società. Ovviamente servirà anche il supporto delle istituzioni locali, che dovrebbero fare da mediatori e spingere Honda a investire sulla squadra e sul territorio. Keisuke ha viaggiato il mondo, ha giocato in grandi squadre e porterebbe qui il suo respiro internazionale, aiutando la crescita della società. In questo modo, inoltre, San Benedetto potrebbe entrare nei radar del turismo asiatico, con buona pace di Gaspari e dei turisti russi (tra l’altro Honda ha giocato anche in Russia, quindi ci sono agganci anche lì).