Il calciomercato estivo del Fano

Analisi del mercato estivo del Fano, il cui nuovo presidente è l’imprenditore di origini sambenedettesi Enrico Fattò Offidani


«Ho scelto l’Alma Juventus Fano, pur essendo residente a San Benedetto del Tronto e di origini sambenedettesi, perché sono un imprenditore, per il blasone e per come la società è stata gestita dal mio predecessore Claudio Gabellini. Noi continueremo sulla falsa riga della gestione oculata dell’ex patron, con un progetto triennale». Con queste parole si è presentato a Fano il neo presidente granata Enrico Fattò Offidani. L’addio di Gabellini, annunciato da tempo ma mai realizzatosi, ha segnato una svolta storica per il calcio fanese che ora è priva della guida che ha saputo riportare stabilmente tra i professionisti la squadra granata.

L’obiettivo annunciato dalla nuova proprietà è in linea con le ultime stagioni: bilancio sano, salvezza sul campo. Il Fano ha puntato su una rosa molto giovane – l’età media è di 22 anni – affidata a un tecnico esperto e pragmatico come Marco Alessandrini.

Il mercato

La società granata ha optato per la continuità, nonostante le ultime soffertissime stagioni. In uscita non ci sono stati addii pesanti: l’unica cessione è quella del difensore Ismaila Diop, scambiato con la Fermana in cambio del centrocampista Simone Isacco e della punta Alessio Nepi.

Per la porta sono arrivati in prestito il titolare Gabriel Meli dall’Empoli e la riserva Aniello Viscovo dal Crotone. Il ritorno di Riccardo Cargnellutti dal Modena completa la linea a 4 insieme ai confermati Valerio Zigrossi, Pasquale Di Sabatino e al terzino mancino Andrea De Vito. Dal Parma ecco i giovani esterni difensivi Niccolò Monti e Alessandro Martella, mentre da Benevento e Siena sono arrivati gli under Francesco Rillo e Francesco Busini.

Confermato in blocco il centrocampo a rombo, in attesa del rientro dall’infortunio dell’ex rossoblu Gianluca Carpani, con la sola aggiunta del ritorno dal Pescara di Luca Scimia, mentre in attacco si registrano gli innesti di Sebastiano Longo dal Parma e Vincenzo Ferrara dall’Arzignano. Fiducia al centravanti Riccardo Barbuti, che è rimasto in granata nonostante l’interessamento di diverse società di Serie C e categoria superiore.

L’allenatore

Le speranze di salvezza del Fano passeranno dalla capacità di mister Alessandrini di tirare fuori il meglio da una squadra giovanissima e inesperta. Al di là dell’11 titolare, che l’allenatore conosce  dalla scorsa stagione, la rosa è costituita da tante scommesse e ben pochi giocatori che conoscono la categoria. Alessandrini ha deciso di ripartire dal 4-3-1-2 della scorsa stagione e finora i risultati gli stanno dando ragione, con 3 punti ottenuti in 3 gare da imbattuti nonostante “sulla carta” il suo Fano farà molta fatica a togliersi dai bassifondi della classifica.

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