Vernecchie rossoblu: S05E18 (Gubbio-Samb)

Gubbio-Samb

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero, in collaborazione con l’Antico Caffè Soriano. Puntata post Gubbio-Samb


Lu nustr’jè ‘nu mestire tradetòre;
‘natre ppiù ‘nfame ‘n ze ne po’ trevà !
Ma chi ce ha nate ‘sogne che cce mòre.
Stènte, patisce e nne lu po’ lassà’!


Come ha ben riassunto Zironelli, è stata una tempesta. A Gubbio la Samb soffre, va sotto e resta in dieci, ma nell’ultima mezz’ora ha il coraggio, la lucidità e la fortuna di riprendere la partita per i capelli, pareggiando e poi vincendo una partita che sembrava quasi impossibile. È stato in extremis anche il calciomercato diretto dalla società, che dopo aver interrotto i prestiti di Masini e Nocciolini ha portato in squadra Rossi, Padovan e Lombardo. In attesa di capire la loro importanza per questa squadra possiamo tenere duro e pensare al vecchio adagio: “Chi tifa Samb non si annoia mai (ma deve avere un cuore forte)”.

Michele Palmiero: Caro Angelo, per me la partita contro il Gubbio è la perfetta manifestazione della Serie C: un campo ai limiti della praticabilità, servizio streaming ai limiti della decenza (sembrava la telecronaca di una partita di golf) e la solita marea di errori da parte dell’arbitro e (soprattutto) dei giocatori. Tutto ciò era sopportabile allo stadio, davanti allo schermo diventa una via crucis…

Angelo A. Pisani: Vabbè, fortunatamente la Serie C non è tutta così. La cosa più fastidiosa di tutte non è stata il pessimo terreno di gioco, la telecronaca monotono o gli errori in campo, ma l’assistere ad un allenatore che con un uomo e un gol di vantaggio toglie un attaccante per un difensore e passa alla difesa a cinque. Quello è davvero la quintessenza della Serie C. La giustizia divina li ha puniti con una rimonta che in quel momento sembrava lontana anni luce, e senza l’autogol di Formiconi sarebbe forse rimasta lontanissima. Del resto loro erano andati in vantaggio su uno dei rarissimi errori di Nobile, quindi è stato giusto così.

Michele: La papera è stata evidente, ma ai miei occhi non ha modificato di una virgola l’importanza che ha Nobile per i rossoblu. In questa stagione ha commesso due grossi errori, a Gubbio e ad Arezzo, ma le sue parate e la sua capacità di leggere le azioni avversarie in uscita hanno portato almeno 6 punti in più. Il bilancio è ancora ampiamente in positivo.

Manuel Nocciolini
è tempo di bilanci anche per il barbabomber 🙁

Angelo A: Su Nobile diciamo sempre le stesse cose, ma fortunatamente a dirlo ora siamo molti di più. Io accetto di buon grado questi errori – uno su un campo impantanato, uno dopo che la barriera si era abbassata all’ultimo – e i rischi che prende in campo, perché il rendimento resta da top della categoria. I giocatori che non sbagliano mai non sono neanche in Serie A, figuriamoci in C. Gli errori fanno parte del calcio (soprattutto quando vai a giocare su certi campi…), il fatto che li notiamo così tanto per giocatori come Nobile è perché ne fanno pochissimi.

Michele: Un altro che fa pochissimi errori è Rubén Botta. Mi ripeto, la distanza tra lui e tutti gli altri giocatori è incredibile. Dopo il gol del vantaggio il Gubbio ha avuto almeno quattro contropiedi per chiudere la gara, e li ha sbagliati tutti. Invece Rubén ha dato l’impressione di poter piegare la partita al suo volere: nel primo tempo è stata l’unica luce in mezzo alla confusione dei rossoblu, nella ripresa semplicemente ha giocato un altro sport rispetto a compagni e avversari. Te lo dico sinceramente: la mia paura è che quando noi tifosi torneremo allo stadio non potremo ammirarlo. Considerando il rapporto che abbiamo con la fortuna, direi che siamo condannati.

Angelo A: Di sabato salvo soprattutto l’atteggiamento, la prestazione tecnica della squadra – al netto di qualche spunto di Botta, uno che saprebbe difendere la palla con la suola anche bendato e in bilico sopra uno spillo – non è stata eccezionale. Che ci siano partite meno brillanti è nell’ordine delle cose, la cosa eccezionale è prendere una partita come quella e riuscire a ribaltarla in mezz’ora nonostante gli avversari partissero con un uomo e un gol in più. Abbiamo avuto un po’ di fortuna, ma è la seconda volta che andiamo a vincerla con l’uomo in meno, non è da tutti.

Zironelli e Torrente

Michele: Questo è vero, ma non vorrei che questi porti ad illuderci. Ho letto diversi commenti d’entusiasmo per aver accorciato la distanza in classifica dalle prime. Mi dispiace dirlo, ma nel complesso del campionato cambia poco: in questa stagione il problema della Samb è la mancanza di punti contro le grandi, bisogna invertire la rotta in quel senso se si vuole sognare qualcosa di più dei playoff. Stiamo affrontando squadre che lottano per la salvezza o poco più, non riesco ad accettare i discorsi di chi ripete la filastrocca “tutte le partite sono uguali” perché i numeri, semplicemente, dicono il contrario.

Angelo A: Il problema non è negli scontri diretti, secondo me, semmai il contrario: tra le prime otto abbiamo perso solo con Padova, Modena e Cesena (quest’ultima sappiamo tutti come). Nella partita singola ce la possiamo anche giocare, il problema è quando il confronto si amplia a più gare, perché lì si vedono le carenze della nostra rosa rispetto alle altre. Per pensare di lottare con le prime non devi avere solo un buon undici, ma anche riserve valide. In questo momento noi abbiamo qualche punto interrogativo persino nei titolari, e per tutt l’anno abbiamo avuto alternative tecniche (oltre che tattiche) molto carenti.

Michele: Mentre noi svernecchiamo, giunge finalmente al termine quella piaga che è il mercato di riparazione. Dopo un mese in sordina, tutto è accaduto nel giro di poche ore: Masini se n’è andato (e non si sa ancora il perché) ed è stato sostituito da Fazzi, l’argentino Ivan Rossi ha preso il posto dell’infortunato Shaka, Mattia Lombardo è il classico jolly utilizzabile al centro o sulla fascia, mentre in attacco ci ha salutato Nocciolini per far posto a Padovan. Voglio il tuo parere a caldo.

Patrizio Masini

Angelo A: Fazzi ha iniziato bene e secondo me può diventare un punto fermo della squadra, ma come hai già accennato tu non si riesce a spiegare la partenza di Masini. A maggior ragione ora che l’altro esterno è Lombardo, uno che solitamente ha giocato a destra. Ivan Rossi è un’incognita, perché nel 2020 le uniche partite le ha giocate con la seconda squadra del River. Padovan è un buon attaccante, sono curioso di vedere come lo utilizzerà il mister. Nelle ultime ore era uscito il nome di Martignago, che aveva già giocato con Zironelli e sarebbe stato perfetto nei due dietro la punta. Padovan è più attaccante, ma ha già giocato lì con l’Imolese e ci si può adattare benissimo. In ogni caso ora come ora ci sono tanti punti interrogativi, bisognerà aspettare qualche partita, magari vinta.


Antico caffè Soriano
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La copertina del genio Madou è ispirata alla copertina di Attente ai marinai!, diretto da Hal Walker. Meme di @apakakov. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. Intanto iscrivetevi al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!

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