La nota ufficiale dell’amministrazione comunale in merito alla crisi societaria della Sambenedettese Calcio
Dopo essersi attivata, nelle ultime settimane, per dare respiro all’attività quotidiana della Sambenedettese Calcio (soprattutto riguardo l’alloggio di alcuni giocatori e la riapertura dei campi per l’allenamento delle giovanili) l’amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto ha pubblicato un comunicato ufficiale.
In attesa che venga chiarita la trattativa tra i due privati proprietario della SudAires, il Comune auspica uno sforzo per portare a termine serenamente la stagione e ringrazia tutte le entità che si sono messe a disposizione per dare un aiuto concreto in questo momento delicato.
Nel frattempo si fa sempre più imminente la messa in mora dei giocatori, che non percepiscono da novembre gli stipendi. Con il deposito della messa in mora, sarà chiamato a riunirsi il Collegio Arbitrale e, una volta partito il Lodo, la Sambenedettese avrà 20 giorni di tempo per pagare quanto dovuto ai tesserati.
La nota ufficiale
L’Amministrazione comunale segue da vicino e con grande attenzione quanto sta accadendo alla Sambenedettese calcio. Lo fa nella consapevolezza che è in corso una delicata trattativa tra privati ma anche nella convinzione che la Samb è da sempre un patrimonio di tutta la città.
Questo concetto è stato ripetutamente ribadito sia al legale della parte che intende subentrare sia direttamente al presidente Serafino: ad entrambi è stato chiesto di definire la questione in brevissimo tempo affinché vengano sanate le pendenze che rischiano di pregiudicare il futuro della Samb e la squadra possa portare a termine serenamente la stagione agonistica.
Il Comune si è già attivato per supportare i giocatori in questo delicato momento contattando gestori di attività di ristorazione, dell’attività ricettiva che ospita gli atleti, degli impianti sportivi dove si allenano e ricevendo positivi riscontri. Ma altri imprenditori, rappresentanti di associazioni e semplici cittadini si sono messi a disposizione per eventuali ulteriori necessità.
Si ringraziano i sindaci dei Comuni di Massignano e Monsampolo del Tronto, che in questi mesi hanno avuto strette relazioni con la Sambenedettese calcio, per la solidarietà manifestata e la disponibilità a sostenere ogni iniziativa utile alla soluzione della vicenda.
1 Comment
Il Comune dovrebbe “entrare a gamba tesa” nella questione: qui non si scherza più!
Questi avventurieri di quarta serie devono capire che SBT (nonostante la miopia e l’incompetenza di chi dovrebbe vigilare su ciò che costituisce da sempre a tutti gli affetti un patrimonio locale, ossia la Sambenedettese) non è il “Paese dei balocchi”!
Voglio andare controcorrente e mi sforzo ad essere positivo auspicando un passaggio di proprietà a brevissimo termine.
Ci sarebbero degli elementi che potrebbero giocare a nostro favore.
La Sambenedettese ha attualmente un patrimonio di quasi 6 milioni riferito ai giocatori che ha in rosa, una struttura sportiva eccellente da far invidia a parecchie squadre anche di serie maggiori; aggiungo che quest’anno finalmente si era avviato a soluzione il problema dei campi di allenamento, forse l’unico elemento che mancava per riprogrammare tutto il settore giovanile.
Ora il problema a quanto pare sarebbero un paio di milioni che l’ex cantante (non lo voglio chiamare più presidente perché non lo merita) non ha pagato.
Se fossi nei panni dei soci del calabrese, considererei più opportuno liquidarlo che mandare tutto a monte.
Per quanto riguarda i calciatori, mancano 8 partite, a questo punto sarebbe fondamentale che finissero il campionato senza mettere in mora la società: sicuramente avranno tutto l’appoggio e la riconoscenza possibile dell’intera città come avvenne con Macaluso e compagni, un gruppo di uomini che contro tutto tutti conquistarono una salvezza incredibile, quasi leggendaria.
Certo che se la questione non si risolve nel giro di pochissimo, ogni sforzo sarebbe inutile.