SinC: “Lavoriamo insieme per migliorare il calcio”

La nota ufficiale di Supporters in Campo, la rete nazionale che unisce le associazioni di tifosi di tutta Italia tra cui l’Associazione Noi Samb


Supporters in Campo è la rete che unisce le varie esperienze di associazionismo dei tifosi in tutta Italia, di cui fa parte anche l’associazione Noi Samb. Le esperienze sono tante, spesso diversissime tra loro: ci sono Trust di tifosi nati sull’onda emotiva del baratro del fallimento, altri che hanno coraggiosamente deciso di abbandonare le logiche del calcio moderno e ripartire “dal basso” con squadre autogestite, altri ancora, come Derthona e Fasano, che lottano ogni giorno per gestire il club in Serie D.

La nascita (e immediata fine) del progetto Super League ha prodotto un acceso dibattito in tutta Europa: tra gli slogan più utilizzati ce n’è che ha avuto particolare successo “il calcio è della gente”. Risulta difficile, tuttavia, pensare che oggi il calcio sia davvero uno sport popolare: il tifoso ha smesso da anni di rivestire un ruolo centrale, scalzato da logiche di profitto e dallo strapotere delle paytv.

Per questo motivo occorre ripartire dal dibattito sulla Super League per praticare un cambiamento radicale nel sistema calcio, tanto in Europa quanto in Italia. Coinvolgere i tifosi, promuovere iniziative per riportarli allo stadio, aumentare i controlli per prevenire fallimenti o cattive gestioni: sono solo alcuni dei punti su cui iniziare a interrogarsi per poter davvero dire “il calcio è della gente”.

Il comunicato ufficiale di Supporters in Campo

I rocamboleschi giorni che abbiamo vissuto, dall’annuncio della Super League al suo repentino ritiro, hanno acceso un dibattito internazionale sul futuro del calcio. È emerso un fronte eterogeneo ma compatto, consapevole della centralità dei tifosi e in aperto dissenso con la proposta.

Il calcio non è una pura forma di intrattenimento: è un ecosistema culturale, fatto di passione, in cui si intrecciano rapporti, storie e identità territoriali. Questa convulsa fase ci offre l’occasione per ripensarlo, renderlo più sostenibile e competitivo, attraverso meccanismi di ridistribuzione a beneficio dell’intera piramide e coinvolgendo attivamente i tifosi nella governance dei club e nel confronto continuo con gli stakeholder.

Un calcio della gente, ispirato dai principi che sono da sempre alla base dell’attività di Supporters in Campo e delle singole associazioni di tifosi che operano, senza sosta, dal basso.

Rimbocchiamoci le maniche, lavoriamo insieme per migliorare lo sport che amiamo!

1 Comment

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  1. Paco 11 says:

    La cosa più buffa di questi giorni riguardo la Superlega che ho sentito dire è proprio lo slogan “il calcio è della gente”.
    La Superlega è una “evoluzione” di questo sistema marcio, una metà della stessa medaglia.
    Nel basket per esempio si chiama “Uleb” ed esiste già da 20 anni e oggi ha uno strapotere economico assoluto.
    Si parla di business e i club più ricchi si sono organizzati, tutto qui.
    Nel calcio si è deciso spinti dalla crisi del covid.
    Per il momento l’affaire è saltato ma vedrete che se il sistema non viene rifondato, prima o poi ci sarà lo strappo definitivo.
    Personalmente una ipotetica Superlega mi farebbe ancora più schifo delle Leghe attuali perché non tiene conto neanche del fattore di meritocrazia dei club al fine della partecipazione.
    Siamo forse alla resa dei conti? Magari ma penso di no: i grandi capitali (arabi in primis) hanno nascosto una crisi endemica che va avanti da decenni.
    Bisognerebbe ripartire dal basso, è evidente che se si continuano a trascurare le basi su cui poggia tutto il movimento, questo è destinato a disintegrarsi.
    I tifosi sono l’anima dello sport in generale, i settori giovanili ne costituiscono la base.
    I ricavi andrebbero divisi in maniera antitetica di come viene fatto ora.
    E’ possibile andare verso una strada del genere?
    No direttamente ma si potrebbe iniziare a deviare il corso fallimentare di questo modo di concepire lo sport.
    Serve un cambio culturale radicale.
    Tornando a noi, chiedo: come si può entrare a far parte dell’associazione “Noi Samb”?
    Ci sono delle quote?
    Come funziona in generale?
    Il tempo delle chiacchiere è finito, anche se (specie con la crisi attuale) molti tifosi non hanno mezzi economici per sostenere iniziative, una mano tutti possiamo darla in un modo o nell’altro.
    Alla fine, potremo dire di averci almeno provato.

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