Samb, si dimette il commercialista Massimo Collina

In una nota ufficiale Massimo Collina, commercialista della Sambenedettese nelle ultime 3 gestioni, ha annunciato le dimissioni


Dopo essere stato il responsabile amministrativo della Sambenedettese sotto le gestioni di Moneti, Fedeli e Serafino, il commercialista Massimo Collina ha annunciato le dimissioni. L’annuncio arriva alla vigilia della scadenza del primo termine del concordato chiesto e ottenuto dal club, che ora è chiamato a versare la somma di 25 mila euro entro sabato al Tribunale per evitare il fallimento.

Particolare attenzione merita un passaggio della nota che contiene le presunte motivazioni dietro l’addio del commercialista. Secondo le parole di Collina, il proprietario Serafino vorrebbe proseguire nel braccio di ferro giudiziario pur venendo a mancare la possibilità di cedere a potenziali acquirenti.

Quella di Massimo Collina è una figura chiave nella gestione economica del club negli ultimi 2 anni, ma anche nelle dinamiche che hanno portato alla cessione da Franco Fedeli a Domenico Serafino. Come testimoniato dal comunicato dell’associazione Noi Samb datato 8 giugno 2020, infatti, resta la stranezza del commercialista che curava gli interessi sia della parte cedente che di quella in procinto di acquistare la Sambenedettese.

La nota ufficiale di Massimo Collina

In data odierna ho rimesso il mio mandato di Responsabile Amministrativo della S.S. Sambenedettese Srl e di incaricato al contatto con gli interessati all’acquisto della società stessa.

Avendo sostenuto il ricorso alla procedura prevista dall’art. 161 comma 6 della Legge Fallimentare (domanda di concordato prenotativo) con la convinzione professionale che le protezioni garantite dalla norma potevano far arrivare a conclusione almeno una delle trattative per la cessione della società a soggetti in grado di sanare la crisi e soddisfare l’intera platea di creditori, a distanza di una settimana posso solo constatare che gli interessati abbiano ritenuto opportuno defilarsi e che quindi non vi sono, a mio parere, altre strade da percorrere per la soluzione dello stato di crisi economico-finanziario della società.

Volendo l’Amministratore Unico, ancora convinto del buon esito del suo piano di ristrutturazione, insistere nell’utilizzo degli strumenti concessi dalle normative senza voler appieno considerare il parere e le volontà del “popolo rossoblù” ho sentito il dovere di rimettere l’incarico.

A conclusione di questa esperienza di passione e lavoro voglio rivolgere un saluto a tutti coloro con cui ho collaborato nei sette anni trascorsi, e per farlo scelgo simbolicamente di lanciare un messaggio di incoraggiamento a tutti i protagonisti del Settore Giovanile, vere risorse della società, che più di tutti hanno sofferto non avendo potuto gioire nemmeno nei momenti di completa euforia collettiva della prima parte della corrente stagione.

Massimo Collina

3 Comments

3 Comments

  1. Alla fine qualcuno inizia a vergognarsi..
    Potrebbe essere un buon segno ma ci piacerebbe ancora di più se questo personaggio ci spiegasse qualche retroscena delle disgraziate ultime gestioni societarie.
    Così, giusto per capire..

  2. Paco 11 says:

    Sapete qualche indiscrezione che può essere comunicata?
    Leggo che Lunedì mattina sapremo ufficialmente se andrà avanti il concordato o se sarà decretato fallimento.
    Il quaquaraquà dovrebbe versare su uno speciale conto corrente i 25.000 euro per andare andare avanti fino ai prossimi 60 giorni col concordato, entro i quali a quel punto se non ripiana i debiti, verremo radiati.
    Ad oggi voci dicono che i soldi non sono stati versati (è stata versata una piccola cifra per le spese della squadra riguardo la partita di domani) e se così fosse, al 99% non credo che sia più possibile versarli.
    Vi risulta?
    Sono in ansia cazzo!

    1. Michele Palmiero says:

      Risulta anche a noi il mancato versamento dei soldi. Ora la palla passa al tribunale, nel senso che i due commissari presenteranno lunedì (domani) la relazione al Giudice e – salvo nuovi colpi di scena – inizierà l’iter fallimentare. E da lì si apre un’altra grande corsa contro il tempo per capire se si potrà salvare la categoria e a che condizioni

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