Il nuovo corso del Bassano Virtus

Progettualità, solidità, legame con il territorio: il Bassano Virtus vuole costruire nel tempo


“Non è un mistero che io voglia approdare in Serie B prima o poi. Ma tutto ciò perché in Serie C non si fa calcio, si fa della poesia, anzi della carità. E conviene zero”

Stefano Rosso, presidente del Bassano Virtus, non è nuovo a questo tipo di dichiarazioni: da quando ha preso le redini della società giallorossa mister Diesel è sempre stato chiarissimo sugli obiettivi a medio e lungo termine: miglioramento delle strutture, fidelizzazione del territorio e una costante crescita tecnica per arrivare in Serie B.

Un’estate di novità

Dopo i risultati altalenanti della scorsa stagione, il Bassano si è trovato nella poco invidiabile situazione di chi deve rinunciare a pezzi importanti per dare avvio ad un nuovo progetto tecnico. Dopo aver perso la stella Falzerano, acquistato dal Venezia nella sessione invernale, il Bassano ha deciso di fare a meno anche di Mattia Proietti, centrocampista salito in B con il Pescara, e di alcuni dei giocatori più esperti come il portiere Gian Maria Rossi e il difensore Andrea Trainotti.

In entrata sono arrivati alcune certezze per la categoria come l’ex Reggina Stefano Botta, Salvi dalla Juve Stabia e il fantasista Venitucci dal Livorno. La linea verde è rappresentata dal terzino mancino Francesco Karkalis, dal portiere Wladimiro Falcone, dal centrocampista Federico Proia e dalla punta Abou Diop, giunto in Veneto dopo la positiva esperienza semestrale con il Modena.

Il cambiamento più importante, però, riguarda la panchina: dopo una lunga trattativa ha sposato il progetto giallorosso Beppe Magi, allenatore in rampa di lancio nel panorama nazionale e conteso da tante squadre di terza serie, tra cui la Sambenedettese. Dopo l’esperienza con il Gubbio, Magi si è guadagnato la chance in una squadra costruita per arrivare tra le prime 5 del Girone B.

L’obiettivo n.1 in casa Bassano è vincere, sì, ma attraverso il gioco e sviluppando una crescita costante della rosa. L’inizio di campionato dei veneti è stato folgorante, ma nell’ultimo mese la squadra sta vivendo un momento di crisi profondissima dal punto di vista dei risultati e del gioco.

Cambiare solo se necessario: il metodo del Bassano Virtus

La crisi sportiva del Bassano è sotto gli occhi di tutti: 4 sconfitte consecutive, ultima vittoria risalente al 4 ottobre e appena 2 gol realizzati nell’ultimo mese. I numeri delle ultime settimane sono impietosi, ma non raccontano in maniera completa il momento che stanno vivendo i veneti. Le sconfitte, infatti, sono arrivate contro Padova, Renate, Mestre e Feralpisalò, ovvero le compagini più in forma del girone B. Non una giustificazione esaustiva, ma un dato da tenere d’occhio per non sottostimare la qualità dei prossimi avversari della Samb.

La spirale di errori e frustrazione del Bassano si è sviluppata per un intreccio di cause: il calendario impegnativo, alcune dinamiche sfortunate in partita e l’ansia di voler a tutti i costi riscattare la sconfitta precedente. Naturalmente ci sono stati errori, commessi dallo staff tecnico come dai giocatori, ma i rossoblu commetterebbero un grosso errore se dessero per spacciata la squadra di Magi.

Esattamente un anno fa, il Bassano viveva un simile momento di crisi. Dopo gli entusiasmi iniziali e il primato di ottobre, la squadra allenata da Luca D’Angelo aveva inanellato una serie di ben 7 gare senza vittoria – compreso un tonfo per 4-0 contro il Gubbio di Magi. Oggi come allora la risposta della società si è discostata dalla consuetudine nel mondo del calcio: fiducia nel progetto e protezione dell’allenatore, senza però evitare un’analisi costruttiva dei difetti della squadra. La pazienza non dura per sempre, ma la politica della società veneta prosegue sulla linea della progettualità e della logica. Merce rara nel mondo del calcio.

Costruire un legame con il territorio

La crescita di una società non può non dipendere dalla rete di collaborazione con le tante realtà che compongono una città. Uno dei primi obiettivi di patron Rosso, dunque, è stato quello di coinvolgere la cittadinanza e “investire” sulla passione per la squadra di calcio.

L’ultima iniziativa in tal senso avrà inizio il 20 novembre: in collaborazione con l’Ulss 7 Pedemontana, il Bassano donerà un kit d’omaggio a tutti i bambini nati nell’Ospedale cittadino. Il kit sarà composto da una baby maglia della squadra personalizzabile e un biglietto di benvenuto con l’augurio per un percorso di crescita e di vita ricco di soddisfazioni. Un piccolo, grande gesto che unisce le famiglie e avvicina il Bassano a piccoli e grandi.

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