Miceli: “Non eravamo in crisi prima e non siamo fenomeni adesso”

Le parole di Mirco Miceli in vista di Samb-Bassano


In meno di 4 giorni la Sambenedettese ha cambiato allenatore e modulo, lasciando buone (e precoci) impressioni grazie alla vittoria sul Ravenna. In un momento di transizione così delicato, i rossoblu hanno ritrovato forza nella loro difesa. Per spiegare il momento della squadra è intervenuto Mirco Miceli, tra i più positivi delle ultime – pur sfortunate – partite.

Mirco Miceli

“Quando cambia l’allenatore l’approccio è sempre diverso. Questa partita non è stata né la scossa né la svolta, perché bisognerà dare continuità ai risultati. Il mister ci ha dato la sua impronta: aggressività ricerca costante delle seconde palle, duelli individuali… e ovviamente i calci piazzati, coi quali abbiamo vinto la partita. Non eravamo scarsi prima, con mister Moriero, e non siamo fenomeni ora. Di certo, ripeto, quando c’è il cambio di allenatore hai una spinta in più.

Sono partito come “riserva” perché mister Moriero ha fatto delle scelte, sono stato agevolato – a malincuore – dall’infortunio di Diego. Quando arrivi in una squadra come la Sambenedettese sai che la concorrenza è alta, perché ci saranno sempre giocatori importanti. Il posto si conquista sul campo, dimostrando di essere all’altezza. Non mi sono mai aspettato di giocare tutte le partite, né di giocarne pochissime. A livello personale non mi giudico, lo lascio fare agli altri”

L’arrivo di Capuano e il passaggio alla difesa a 3

“Il mister è un allenatore “maniacale” nel senso buono del termine, è uno che lavora molto sugli avversari e molto su di noi, ti dice tutto. Prepara bene le partite, capisce di calcio, non sto qui a presentarlo io perché lo conosciamo. Ci ha chiesto di stare tranquilli e di essere quelli che siamo sempre stati, perché – ripeto – prima non eravamo scarsi. Ci ha detto di dare tutto e non mollare, esprimendo i principi che ci aveva dato nei primi allenamenti.

Il modulo cambia poco, per me fare nella difesa a tre o nella difesa a quattro non è un grande cambiamento. A tre gioco in mezzo, come fatto lo scorso anno a Viterbo, a quattro ci ho sempre giocato. Si dice che quando giochi a tre si passa a cinque, e invece a quattro… Non è così, dipende da come interpreti la partita. Si pensa sempre che difendono solo i difensori e attaccano solo gli attaccanti, ma non è così: si difende e si attacca insieme, cambia l’interpretazione”

Il calo della gestione Moriero

“I problemi non erano solo una questione mentale. Ovvio, non è semplice reagire dopo i risultati negativi; però non credo ci sia stato un calo fisico né mentale, sono mancati i risultati. Secondo me non c’era nessuna crisi, sinceramente. A livello di risultati puoi vincere o perdere, però noi ci siamo sempre stati. Ora abbiamo vinto a Ravenna, bisognerà dare continuità.

Sappiamo che bisogna sempre vincere, noi pensiamo sempre a farlo, ma ci sono anche gli avversari. A volte è merito anche degli altri se si perde. Non so se le scelte di Moriero abbiano influito su alcuni giocatori, non posso entrare nella testa degli altri”

Verso Samb-Bassano

“A prescindere dai risultati negativi il Bassano è una squadra importante costruita per stare ai vertici. Nel calcio ci sono anche momenti negativi, ma restano una squadra molto importante e pericolosa. Noi avremo la fortuna di giocarcela al Riviera, dobbiamo cercare di metterli subito sotto”

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