Dall’addio di Tedino al sogno San Siro: il mercato del Pordenone

Analisi del mercato del Pordenone, prossimo avversario dei rossoblu


“Con mister Tedino, professionista esemplare, la società ha raggiunto traguardi storici. Lo ringraziamo e gli auguriamo di cuore di togliersi le maggiori soddisfazioni nella categoria superiore, che ha dimostrato di valere con il proprio lavoro. Alla B ambisce anche il Pordenone: i tifosi possono stare tranquilli: stiamo pianificando un altro campionato di vertice, con un rinnovato e qualificato staff tecnico, la conferma di importanti giocatori della rosa 2016/2017 e innesti di qualità”.

L’estate del Pordenone può essere riassunta con le parole del suo presidente, Mauro Lovisa.

Un’estate di addii

Tra le grandi società della terza serie, il Pordenone è quella uscita maggiormente stravolta dalla sessione di mercato estiva. Tre dei pilastri della squadra hanno compiuto il salto in cadetteria: Andrea Ingegneri al Palermo, Sergio Suciu al Venezia e Luca Cattaneo al Brescia – quest’ultimo ha trovato poco spazio e non è da escludere un suo imminente ritorno in neroverde. Altre due pedine fondamentali per lo scacchiere dei ramarri, ovvero Daniel Semenzato e Rachid Arma, sono state strappate a suon di euro da Catania e Triestina.

L’addio più importante, però, è stato senza dubbio quello di Bruno Tedino. In due anni l’ex tecnico federale ha portato il Pordenone nell’Olimpo delle grandi della Serie C, ottenendo un secondo e un terzo posto in campionato. Gli ottimi risultati sono stati sempre accompagnati da una forte identità di gioco e dalla volontà di far divertire i tifosi con un calcio offensivo. Le grandi stagioni in neroverde gli è valsa la chiamata da una grande della B: il Palermo ha deciso di puntare su di lui per dimenticare al più presto la retrocessione e Tedino, fino a questo momento, non sta venendo meno alle attese.

Ripartire da Colucci

Come restare competitivi pur perdendo la guida tecnica e 5 elementi fondamentali? Puntando su un allenatore e tanti giocatori affamati di rivincita. Per la panchina, il presidente Lovisa ha scelto di puntare su Leonardo Colucci, reduce dall’esonero con la Reggiana e più che mai determinato a mostrare il proprio valore. Dopo l’esperienza nel settore giovanile del Bologna, Colucci aveva iniziato al meglio l’esperienza in granata, raggiungendo il punto più alto della stagione nella vittoria interna contro la Samb. Una serie di risultati negativi e la pressione della piazza emiliana hanno finito per stritolare Colucci fino all’annuncio delle dimissioni – poi rientrate – e al definitivo esonero.

Il Pordenone ha scelto, coraggiosamente, di dare una nuova chance al giovane tecnico affidandogli una squadra tutta da plasmare. Dei senatori del vecchio corso sono rimasti il capitano Mirko Stefani, il terzino Michele Agostini, il regista Salvatore Burrai, il fantasista Gianvito Misuraca e l’esperto Berrettoni.

In difesa sono arrivati elementi importanti come Bassoli e Nunzella, oltre ai giovani Parodi e Pellegrini. A centrocampo, oltre a Dejan Danza, ha firmato l’ex Samb Luca Lulli, reduce da una stagione tra luci ed ombre in rossoblu. Sugli esterni Colucci punta sulla velocità e fantasia della coppia CiurriaMaza, entrambi seguiti dalla Samb in estate. In attacco, infine, spetterà a Gerardi e Magnaghi raccogliere la pesantissima eredità di Rachid Arma.

La grande cavalcata in Coppa Italia

In campionato il Pordenone era partito a razzo, conquistando la vetta grazie alla solidità difensiva e alla grande organizzazione di gioco. Un mese disastroso ha fatto scivolare i ramarri fino al terzo posto, in coabitazione con Albinoleffe e Samb, ma il grande exploit in Coppa Italia ha riportato entusiasmo tra i neroverdi.

Dopo aver eliminato il Matelica nel primo turno, il Pordenone è riuscito ad eliminare una squadra di categoria superiore – il Venezia – e una big del girone meridionale come il Lecce. Il vero capolavoro, però, si è realizzato poche ore fa con l’eliminazione del Cagliari grazie alle reti di Sainz Maza e di Bassoli. Il sogno appena pronunciato è diventato realtà: nel prossimo turno Berrettoni e compagni saranno di scena al San Siro contro l’Inter di Luciano Spalletti.

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