Vernecchie rossoblu: 16^ puntata (Samb-Triestina)

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Puntata post Samb-Triestina


“Se permetti ad un uomo di spaccarti il naso la volta dopo ti spaccherà la schiena”. Capuano non ha visto Fargo, ma i suoi insegnamenti sono simili a quelli di Lorne Malvo. Per la seconda volta di fila i rossoblu reagiscono immediatamente allo schiaffo subito, pareggiando il gol di Mensah con la bellissima punizione di Tomi. Un gol così bello da far dimenticare il freddo, la pioggia e il mancato appuntamento con la vittoria al Riviera.

Il gol di Tomi è stato meglio del porno (by Durim Ramadani)

Angelo A. Pisani: Guardando gli ultimi risultati in casa quasi non si crederebbe a questa classifica. Se restiamo alle ultime 5 al Riviera abbiamo fatto peggio di tutti, a parte il Bassano. Detto questo, tra le due partite di Moriero (Fano e Sudtirol) e le tre di Capuano (Bassano, Pordenone, Triestina) c’è molta differenza. Nella forza degli avversari, anzitutto, ma anche nelle condizioni delle partite; con Pordenone e Triestina siamo andati sotto in modo un po’ improvviso e abbiamo rimontato sotto al diluvio, e non era affatto scontato.

Michele Palmiero: Sabato, quando ho raggiunto il mio solito posto in curva, il Gubbio aveva appena segnato il gol vittoria sul Padova. Sembrava un segno del destino, l’indizio di una giornata che ci avrebbe permesso di esultare al Riviera e sperare nella rimonta alla capolista. Non è andata così, ma sono uscito dallo stadio soddisfatto. Considerando la forza dell’avversario e le pessime condizioni del campo si è trattata di una buona partita. Prendiamoci questo punto e suoniamo la carica in vista della vendetta contro la Fermana.

Angelo A: Nel girone scorso la partita coi canarini ha messo in mostra tutti i difetti della squadra di Moriero (e del loro impianto di illuminazione). Parliamo di una squadra che aveva molte fragilità, nel controllo della gara e nella capacità di adattarsi agli avversari. Capuano ha cambiato la squadra rapidamente e ogni settimana si vede un piccolo consolidamento. Nelle ultime 6 siamo i secondi per rendimento, e non è poco. Ma per impensierire il Padova si deve vincere anche in casa, e partire dal “derby” sarebbe importante.

Michele: L’impatto di Capuano con squadra e ambiente è stato ottimo. Servivano risultati nell’immediato e li ha ottenuti attraverso la solidità difensiva. Ora, secondo me, c’è bisogno di un salto di qualità in attacco: nei tanti allenamenti a cui ho assistito l’allenatore ha sempre studiato movimenti semplici ma efficaci. In partita tiriamo ancora poco, ma quando si passa da un sistema di gioco ad un altro è naturale. E poi nelle ultime due in casa ha diluviato forte.

Angelo A: Riguardo la fase offensiva bisogna considerare due aspetti: gli avversari e le circostanze. Le partite con Ravenna e Bassano sono state giocate nei primissimi giorni dopo l’arrivo di Capuano, nelle trasferte con Teramo e Albinoleffe abbiamo affrontato due squadre molto equilibrate e ben preparate tatticamente. Poi ci sono le gare con Pordenone e Triestina: due squadre molto forti in condizioni atmosferiche molto difficili. Abbiamo segnato poco, ma si vede un piano anche in zona offensiva. E questo è confortante.

Michele: Sì. Detto questo, la Samb di Capuano non incanta ora e penso non incanterà mai . Di diverso c’è che adesso, ogni volta che gioca, ti dà la certezza che non sbaglierà la partita. Può vincere o perdere, ma non ti regala mai niente. Con Moriero questo non succedeva, anzi; in più di un’occasione abbiamo sbagliato l’approccio mentale e tattico alla partita, risolvendola con le giocate individuali dei nostri.

Angelo A: Il merito di questa Samb sta nel non avere mai risultati casuali. Con l’Albinoleffe il gol è arrivato con una magia di Esposito, ma è stato al termine di una partita in cui abbiamo cambiato assetto e canali di gioco più volte, bloccando i seriani e trovando l’assetto giusto. Altro fatto positivo è la gestione delle risorse: con tre uomini in meno (Sorrentino, Damonte, Troianiello) Capuano è comunque riuscito a dare più varietà alla squadra, dall’inizio e a gara in corso. Basti pensare alla gestione di Esposito e Valente. E infatti il presidente ha smesso di lamentarsi.

Michele: Sabato Valente ha davvero spaccato la partita, con un campo meno indegno (cit.) avrebbe creato un gol. A tal proposito, mi sento di fare una leggerissima tirata d’orecchie a Vallocchia: contro la Triestina ha avuto un brutto impatto, sembrava spaesato e poco concentrato. Per carità, non è la fine del mondo: il ragazzo ha talento e fisico per arrivare ad alti livelli, però deve imparare a stare di più dentro la partita.

Angelo A: Chi finalmente è riuscito a entrare è stato Di Pasquale, che sabato ha fatto benissimo nonostante un esordio di fuoco. Non sono sorpreso: parliamo di un giocatore che ha tecnica, coraggio, intelligenza e tempismo. Lo scorso anno è stato uno dei giovani più positivi, peccato per l’accantonamento a fine stagione. Quest’anno sembrava ancora ai margini, ma con Capuano ha guadagnato posizioni.

Michele: Ho un debole per Di Pasquale dalla scorsa stagione, nonostante abbia giocato pochissimo. È giovane, è rapido ed è mancino, che non guasta mai. E soprattutto, si è sempre fatto trovare pronto quando c’era bisogno di lui. Brava la società a rinnovargli la fiducia e a voler puntare su  lui, Pegorin, Vallocchia e Bove: la politica di puntare sui giovani sta dando i suoi frutti proprio nel momento in cui Franco Fedeli è in procinto di ritirare il premio di “Miglior Presidente della Lega Pro“. Presidente, ti concediamo al massimo un bis: l’anno prossimo bisognerà concorrere a quello della B.


La copertina di Madou è ispirata alla serie tv “Fargo, di Noah Hawley. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. E se vi va potete iscrivervi anche al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!

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