Vernecchie rossoblu: 26^ puntata (Fano-Samb e Samb-Vicenza)

Samb-Vicenza

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Puntata post Fano-Samb e Samb-Vicenza


Dopo una sosta di due settimane la Samb ha giocato due volte in quattro giorni, in campi devastati da pioggia, freddo e mala gestione. Nonostante le difficoltà oggettive gli uomini di Capuano ne sono usciti con 4 punti, perdendo e riconquistando il secondo posto con la stessa velocità di Rohan Dennis sul lungomare (cfr. Tirreno-Adriatico 2018). Una settimana positiva, al punto che il direttore Gianni, dopo la partita col Vicenza, ci ha detto “Non avrete nulla da dire”. Questa puntata, come gli è stato detto poco dopo, è dedicata a lui <3

Samb-Padova | Tirreno-Adriatica

Ps. Noi alla rimonta sul Padova ci crediamo (la foto originale viene da La Gazzetta Rossoblu)

Angelo A. Pisani: Michelino, sei felice? Il direttore è tornato a lamentarsi di noi. Cioè, non proprio: mi ha chiesto una mezza dozzina di volte se e quando avremmo fatto le vernecchie, come a dire “vi controllo”. Ma noi siamo ancora più felici quando vince: i meme ci vengono meglio (e sì, c’è anche quel dettaglio del nostro amore per la Samb).

Michele: Guarda che il direttore è il nostro fan numero uno, ricorda a memoria intere puntate delle vernecchie e ha anche detto che il video di Natale ha portato fortuna.

Angelo A: Comunque, torniamo seri: le puntate in cui parliamo più bene della Samb sono quelle in cui i risultati vanno così così. È come ha detto Capuano in conferenza: i figli vanno anzitutto educati, e magari bisogna coccolarli mentre dormono.

Michele: L’entusiasmo di queste ore dovrebbero farci riflettere sulle tensioni di poche settimane fa. Si è parlato a lungo del famigerato taboo del Riviera delle Palme senza considerare la crescita tattica e atletica della squadra. I pareggi contro Reggiana, Triestina, Pordenone e Gubbio possono essere rivisti sotto una luce positiva: mano a mano che ci avviciniamo alla fase finale, metterci in difficoltà diventa sempre più difficile.

Angelo A: Le partite vanno contestualizzate. Tolta la gara col Mestre (in cui i risultati precedenti hanno pesato, nella gestione della gara) la Samb ha sempre fatto abbastanza per meritare la vittoria, che spesso è sfuggita per degli episodi. Gol da 40 metri, errori arbitrali, campi ingiocabili… In questi mesi è successo un po’ di tutto. Qualche punto ci manca, ma la classifica dimostra il buon lavoro fatto finora.

Michele: Dal punto di vista tattico Capuano sta svolgendo un lavoro straordinario, non c’è molto da aggiungere. È arrivato a San Benedetto con l’obiettivo di dare equilibrio e idee a un gruppo talentuoso ma privo di organizzazione: detto, fatto. Chi pretende da lui qualcosa di diverso da quello che si vede in campo semplicemente non lo conosce o non ascolta le sue parole…Penso che si taglierebbe un braccio piuttosto che vedere la sua squadra in balìa degli avversari.

Angelo A: Preferisco un tecnico pragmatico, ma con un’dea precisa, di chi dice che “La Samb giocherà sempre all’attacco” per poi fare catenaccio a Mestre e Gubbio. Bisogna sempre separare il “bel” gioco e il “buon” gioco, che non necessariamente coincidono. La Samb può piacere o no, ma gioca bene e i risultati sono tutt’altro che casuali.

Michele: Il leitmotiv della “mancanza di un gioco spettacolare” aleggia da anni su chiunque si sieda in panchina: Palladini – che ha vinto il campionato di D con il miglior attacco del girone – era accusato di un gioco noioso, Sanderra idem, Capuano è un catenacciaro. La classifica gli dà ragione, e quella conta.

Angelo A: A parte Mestre e Reggiana (che si sono difese benissimo, comunque) tutte le squadre che abbiamo affrontato hanno giocato per non perdere. Il campo pesa, la classifica pesa, e gli avversari non sono lì a guardare. Pareggi come quello di Fano valgono più di quanto suggerisca la classifica.

Michele: Il Fano ha bloccato Padova, Feralpisalò e Reggiana, oltre a noi. Non è un caso. Brevi ha capito che la situazione era difficile e ha preparato ogni partita come una battaglia, cercando di fare il massimo. Basterà per salvarsi? Non lo so, ma voglio fargli un augurio: ci vedremo l’anno prossimo, se restate (e se restiamo noi).

Vernecchie Rossoblu - Brevi - Megamind

Brevi si è rivelato un ottimo antagonista

Michele: Quella che non mi è piaciuta è stata la coda polemica dei due allenatori. Posso capire la foga del momento, ma non comprendo le ultime battaglie di Capuano. Abbiamo avuto episodi contro, è vero, ma farlo continuamente presente non aiuta. Siamo secondi in classifica, se gli episodi avessero pesato non saremmo lì. Come accade ad ogni squadra, abbiamo avuto episodi fortunati e altri sfortunati, tornarci non aiuta. In questo modo finiamo per non goderci questo ottimo secondo posto.

Angelo A: Che un allenatore dica queste cose, con i suoi metodi e la sua dialettica, ci sta. Non mi piace ma ci sta. Nelle ultime settimane Capuano ha citato gli errori a sfavore in risposta alle critiche, come a valorizzare i risultati nonostante certi episodi. Io non credo a un complotto contro la Samb, ma penso che non ci creda neanche Capuano. Quello che dice lo fa per dare qualche vantaggio psicologico alla squadra, e difenderla.

Michele: Dietro ogni dichiarazione di Capuano c’è un preciso stimolo psicologico. In questo modo, però, si corre il rischio di alimentare la narrazione della “Samb odiata dal Palazzo” e altre cazzatelle che piacciono tanto ai gruppi social. Per non parlare del fatto che spesso le polemiche arbitrali offrono fin troppi alibi, specie ai calciatori.

Angelo A: Sì, ma con Capuano non credo che si corra questo rischio. Negli ultimi mesi non ho mai visto giocatori svogliati o sotto rendimento. Su questo aspetto i giocatori sono cresciuti tantissimo. Io prendo ad esempio Esposito, che negli ultimi mesi è diventato un giocatore più serio, più continuo e più decisivo. Nelle ultime partite (dopo qualche burrasca) sta crescendo anche Di Massimo, che dopo l’assist col Renate ha chiuso la partita di ieri. Tempo fa hai scommesso che se arrivava in doppia cifra ti saresti mangiato un topo: paura, eh?

Michele: Sono giorni delicatissimi per le nostre scommesse. Avevo pronosticato che Fioretti avrebbe segnato più gol di Mancuso e Sorrentino, e in questo momento siamo 5 pari. Sulla seconda scommessa sono più tranquillo, perché non penso che Di Massimo possa arrivare in doppia cifra. Una cosa però la ammetto: il gol è stato spettacolare.

Di Massimo | Vernecchie

Un’opera d’arte


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