Il mercato invernale dell’Alma Juventus Fano

Cinque acquisti per avere una marcia in più nello sprint salvezza: il mercato di riparazione dell’Alma Juventus Fano


A piccoli passi, senza picchi positivi o negativi, mettendo al primo posto il pragmatismo: la stagione del Fano è una lunghissima scalata di una montagna che, in certi momenti, appariva insormontabile. La società marchigiana in estate ha deciso di puntare su un progetto a basso costo dando fiducia ai tantissimi under in rosa.

La collaborazione con il Pescara ha garantito un gran numero di giovani talenti, permettendo alla dirigenza di concentrarsi sul mercato over. Una scelta che, considerando l’esigenza di ridimensionare i costi, ha dato i suoi frutti: il Fano non è una squadra che gioca bene, ma sta costruendo una salvezza sofferta grazie al lavoro e all’abnegazione. Il 3-5-2 (che può variare in base alle esigenze della gara) di mister Epifani ha garantito una buona solidità difensiva – il Fano ha subito solo 23 gol, meglio di tutte le altre squadre in lotta per la salvezza – ma deve fare i conti con un’estrema sterilità offensiva. Dei 14 gol segnati, la metà è firmata dalla punta Ferrante, motivo per cui la società è dovuta intervenire sul mercato per cercare nuove soluzioni.

Il mercato di gennaio

Il reparto che ha offerto maggiori garanzie a mister Epifani è la difesa che, infatti, non ha subìto stravolgimenti. L’unico innesto è il figlio d’arte Christian Maldini, che ha lasciato la Pro Piacenza a causa dei noti guai economici del club emiliano. Sull’esterno, la dirigenza granata ha voluto puntare sul ritorno a casa di un prodotto del settore giovanile: “Abbiamo ceduto alla Fermana Leonardo Maloku che aveva trovato poco spazio da noi e al contempo siamo riusciti a riportare a casa Gianluca Clemente – sono le parole del direttore sportivo Antonio Bocchetti che dal mio punto di vista è un arrivo importante per due motivi. Il primo è che stiamo parlando di un giocatore con delle caratteristiche fisiche che in quella zona di campo ci possono dare sicuramente una spinta in più, il secondo è che è un ragazzo di Fano e credo che fa sempre bene avere in rosa un giocatore che rappresenti la propria città”.

Sulla fascia mancina, il Fano ha deciso di puntare su una scommessa ambiziosa firmando lo svincolato Matteo Liviero. Cresciuto nelle giovanili della Juventus, Liviero ha avuto una buona carriera tra B e C con maglie importanti come Perugia, Carpi, Juve Stabia, Pro Vercelli, Lecce e Cittadella. Ogni volta che riusciva a imporsi da titolare, tuttavia, non è riuscito a fare il salto di qualità a causa di problemi fisici. Il classe 1993 spaventa per il rischio di infortuni ma, se in forma, rappresenta uno dei migliori esterni mancini in circolazione.

Le maggiori attenzioni della dirigenza granata erano concentrate sull’attacco. Il primo rinforzo per il reparto avanzato è stato Victor Da Silva, giocatore tecnicamente sopra la media ma discontinuo. Dopo aver concluso la sua avventura con la Fermana, il Chievo proprietario del cartellino ha deciso di girarlo in prestito al Fano. Meno estro, ma più affidabilità è garantita da Filippo Scardina. La punta classe 1992 è un ariete vecchio stampa che fa della forza fisica la sua dote migliore: nel girone d’andata ha messo insieme 4 gol e 3 assist con la Pro Piacenza, numeri importanti soprattutto in virtù delle difficoltà del club emiliano. In granata, Scardina può essere la spalla ideale per un attaccante agile come Ferrante.

La probabile formazione

Il 3-5-2 di mister Epifani può subire delle variazioni in base alla posizione di Alberto Filippini, che può agire sia da mezzala che da trequartista alle spalle dell’unica punta. Contro il Teramo, l’allenatore ha optato per un profondo turn-over ma al “Riviera delle Palme” è previsto il ritorno in mezzo al campo del senatore Lazzari

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