Magi: “Nella ripresa troppa sofferenza”, Fresco: “All’inizio ci hanno sorpreso”

Magi e Fresco

La conferenza stampa a margine di Samb-Virtus Verona, finita 1 a 1. Assente il presidente Franco Fedeli


Mentre si aprono le porte della sala stampa nello stadio circolano ancora i rimbrotti della tifoseria, inacidita da un secondo tempo molto deludente. Dopo un buon inizio – culminato nel vantaggio di Ilari – la squadra di Magi ha avuto un lento calo, che ha permesso alla squadra di Fresco di ritornare in partita, pareggiando e poi sfiorando a più riprese il 2 a 1. Il punto permette alla squadra di Magi di muovere la classifica, tenendo intatte le distanze sul Teramo.

Luigi Fresco

Noi non avevamo voglia di perdere, ecco. Nei primi 15 minuti ci hanno sorpreso col loro 3-4-1-2, con Ilari sulla trequarti e la strana posizione di Rapisarda, appena ci eravamo rimessi bene ci hanno punito. Nella seconda parte del primo tempo siamo cresciuti, e nel secondo tempo secondo me abbiamo fatto meglio noi. Se avessimo avuto un po’ di fortuna sugli ultimi calci piazzati potevamo anche rimontare.

Per salvarci avevamo bisogno di una vittoria e di un pareggio, il pareggio l’abbiamo fatto oggi. Sapendo la situazione particolare della Samb – il cambio dell’allenatore, questo grande pubblico – avrei firmato subito per un punto. Negli spogliatoi i ragazzi dicevano che si poteva anche vincere, forse è vero, ma non sarebbe stato facile in alcun caso

Grandolfo è un gran giocatore, ma davanti ne abbiamo tanti di bravi. Ho confermato la squadra che veniva da 4 vittorie nelle ultime 5, con tutti attaccanti mobili e nessuno di ruolo – una soluzione che ci viene meglio in casa, secondo me. Nel primo tempo abbiamo sbagliato molti passaggi, complice il modulo della Samb; nella ripresa siamo passati al 4-4-2 e abbiamo reso la circolazione un po’ più elementare, facendola girare per cercare poi l’imbucata.

Il mio obiettivo è di diventare l’allenatore più longevo di sempre, non lo nascondo. Ferguson? No, ormai l’ho stracciato (ride, ndr), dovrei fermarmi dieci anni io e dovrebbe tornare ad allenare altri dieci anni lui. Noi abbiamo una gestione molto collegiale, ci sono 5 squadre, quindi è un lavoro molto grande che vede il coinvolgimenti di tanti ragazzi. Il mio sogno a lungo termine è di arrivare a lottare per i playoff entro il centenario. Al momento Verona è l’unica città che ha tre squadre professionistiche in Italia, ne siamo molto orgogliosi.

Giuseppe Magi

Nel primo tempo la squadra è stata più presente, sul campo, nonostante un’ottima Virtus. In campo ci sono anche gli avversari, non si può sempre partire col presupposto di comandare 90 minuti. La nostra intenzione era quella di aggredire la Virtus dai primi minuti, e ci è riuscito bene, ma nel secondo tempo abbiamo smesso di arrivare primi sul pallone, e ci siamo allungati lasciando spazi a una Virtus in gran forma.

Loro sono riusciti a creare tante situazioni di vantaggio, creavano spesso la superiorità numerica e ci hanno messo in difficoltà. Ieri parlavamo della condizione della squadra, guardando la partita di oggi mi pare lampante che il problema sia atletico. La nostra idea era quella di sorprenderli aggredendo la squadra, ma a un certo punto dovevamo gestire il possesso e non ci siamo riusciti.

Dopo va bene sempre tutto. Di Massimo sono 4 anni che fa fatica ad essere titolare, ci sarà qualcosa. Se lui durante la settimana si merita il posto gioca, senza problemi; se ci sono altri che meritano metto loro. Non bisogna andare sempre a vedere queste cose, perché non ci aiutano a crescere. Nel secondo tempo la gestione vera è stata vedere chi non ce la faceva più e mi chiedeva il cambio, il problema è stato questo.

Quando c’è l’errore ci vuole la corsa in più del compagno, a noi è mancato questo. Di certo oltre all’aspetto fisico conta anche quello psicologico, perché la vittoria manca, ma nel secondo tempo c’è stata una generale sensazione di impotenza, da parte dei ragazzi.

Nel secondo tempo loro hanno alzato molto gli esterni per bloccare i nostri quinti, e abbiamo fatto fatica a ripartire. A noi è mancata la corsa sui 40-50 metri, dovevamo ripartire meglio e non ci siamo riusciti. Il problema è stato anche quello di tamponare, e vista la condizione fisica dovevamo essere più bravi a sfruttare i piazzati, e non ci siamo riusciti. C’è un problema di atteggiamento di squadra, che mi preoccupa, perché bisogna avere più personalità nei momenti chiave. Dobbiamo essere più bravi in quei frangenti lì.

Quando siamo sotto bisogna anche essere un po’ più spensierati, liberi mentalmente, perché se tiriamo indietro il braccino siamo corti comunque; nella prossima gara cercheremo di esserci fisicamente per un’ora e non solo un tempo, e così via. Mi si viene a parlare di rivoluzione, ma io non vengo qui a fare il vendicatore, ma l’allenatore. Se in allenamento un giocatore corre più dell’altro e mi convince la domenica gioca. Io sono venuto per aiutare i ragazzi a raggiungere un obiettivo, non faccio il taglia teste. Non si può pensare che se un giocatore sta fuori il risultato cambia automaticamente.

Mirko Miceli

Nel secondo tempo siamo partiti male, abbiamo sbagliato molti appoggi e alla fine ci hanno punito. Dopo il pareggio ci siamo un po’ persi, siamo andati in confusione e abbiamo rischiato su troppe situazioni. Non siamo stati abbastanza squadra, in quei momenti devi compattarti e superare la fase più difficile. Sul gol la responsabilità è mia, dovevo marcare meglio.

Le difficoltà oltre ad essere fisiche erano anche mentali. Sapete com’è qui a San Benedetto, specie dopo una sconfitta pesante, non era sicuramente semplice. Detto questo abbiamo corso tanto, anche se magari non si è visto, nel primo tempo abbiamo fatto molto bene.

Sarà brutto dirlo, ma secondo me  oggi era importante non perdere, e in generale è importante pensare anzitutto a salvarci, e poi ai playoff.Noi abbiamo provato a vincere fino alla fine, sia chiaro, ma se avessimo perso oggi – con Sudtirol e Albinoleffe nelle prossime gare – saremmo entrati in un vortice molto complicato.

Domenico Danti

Non ho rivisto le immagini, però debbo dire che Ferrara mi ha messo una gran palla e non era semplice. Per noi questo è il settimo risultato utile consecutivo, quindi direi che la squadra ha trovato la compattezza giusta. Oggi abbiamo fatto una grandissima partita, nonostante un avversario di valore, e secondo me bisogna continuare su questa strada qui.

Nel secondo tempo siamo entrati col piglio giusto e abbiamo messo sotto la Sambenedettese. Il pareggio è un risultato giusto, secondo me, però è anche vero che abbiamo avuto le occasioni per vincerla.

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