La conferenza stampa di mister Magi alla vigilia di Samb-Gubbio
Le fatiche di una stagione lunga e logorante appaiono chiaramente sul volto di Giuseppe Magi, allenatore rossoblu che vive la vigilia dell’ultima partita in casa della Sambenedettese in stagione regolare. La sconfitta di Rimini brucia ancora e l’allenatore non fa nulla per nasconderlo: «Sarò sincero, nei primi giorni la squadra ha reagito male: non era contenta del secondo tempo, non era contenta della sconfitta. Abbiamo avuto un confronto serio, sincero: non ho motivi di dubitare della lealtà dei ragazzi. In settimana abbiamo lavorato sopratutto per recuperare le energie spese su un campo, quello in sintetico, al quale non siamo abituati. Il nostro lavoro era volto a recuperare le energie fisiche e nervose».
Contro il Gubbio mancherà lo squalificato Miceli, oltre ai soliti infortunati. «Cecchini, al pari di Brunetti non è stato convocato, gli altri sono tutti a disposizione. Siamo all’ultima partita della regular season in casa, tutti vogliono scendere in campo e dare il massimo. Russotto sta bene, ha voglia di giocare e valuterò se schierarlo dal primo minuto».
Dopo la sconfitta di Rimini, è stato puntato il dito sulla condizione fisica precaria della Samb, che prende spesso gol nella ripresa e si spegne nei minuti finali. Sono previsti cambiamenti tattici nelle ultime due gare di campionato? «Abbiamo visto che, quando siamo in difficoltà atletica, non riusciamo a tenere il campo. Cambiare dalla difesa a 3 a quella a 4? I gol subiti nella seconda parte di gara sono una costante, da quando sono tornato. Sono numeri che si sposano con le nostre difficoltà a reggere i 90 minuti. La difesa a 4 può esserci di aiuto: con Miceli squalificato, abbiamo provato cose nuove in settimana tra cui Gelonese davanti alla difesa, che si abbassa sulla linea difensiva formando una linea a cinque. Ogni cambiamento va fatto con convinzione e incoscienza, quando si tenta di fare qualcosa di diverso è sempre con la voglia di migliorare. Non escludo cambiamenti, che siano dal primo minuto o a gara in corso».
Quanto conta la partita di domani e cosa bisogna aspettarsi dagli avversari? «Domani è un passaggio importante. Noi dobbiamo rimanere in partita il più possibile, evitando i cali di tensione avuti in passato. Cercheremo di fare bottino pieno, ma non dobbiamo cadere nella frenesia regalando spazi e occasioni agli avversari. La curiosità più grande riguarda la Samb, più che il Gubbio. Voglio rimanere attento e concentrato sulle esigenze della mia squadra. Abbiamo conquistato la salvezza nello scontro diretto contro l’Albinoleffe, ora pensiamo ad affrontare la prossima gara con la massima concentrazione».
Non poteva mancare la domanda sullo status di ex di Magi, che in Umbria ha vissuto due ottime stagioni con la promozione dalla D e i playoff da matricola. «A Gubbio ho trascorso due anni importanti, ma da un punto di vista emotivo la scia dei ricordi è passata. Ora come ora, sono molto assorbito dai pensieri attuali che sono rivolti completamente alla Sambenedettese. Lavorare a San Benedetto è bello e formativo, avere delle pressioni è stimolante e aiuta a migliorare da un punto di vista professionale. Si impara a non esaltarsi nei momenti positivi e a non abbattersi quando le cose vanno male».