Il calciomercato estivo del Ravenna

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Dopo 11 partite, il Ravenna ha esonerato Magi per cercare la salvezza con Colucci: analisi dei prossimi avversari della Sambenedettese Calcio

Impegno, sacrificio, sudore: da qualche giorno in casa Ravenna si ribadiscono con forza questi concetti per tentare di uscire dalla crisi di gioco e risultati. Li ha invocati il presidente Brunelli, gli ha fatto eco il direttore sportivo Sabbadini e sono il fulcro della promessa fatta da mister Leonardo Colucci nel corso della conferenza stampa di presentazione. “Sono felice di essere a Ravenna e non sono parole di circostanza. Ringrazio la società per avermi scelto, non sono uomo di tante parole perché preferisco i fatti e garantisco massimo impegno. La squadra è in difficoltà e lo dicono i numeri, serve qualcosa in più da parte di tutti per invertire la rotta. Serve uscire dal campo dopo avere dato tutto il cuore, è il mio modo di essere ed un concetto che mi appartiene“.

Eppure la stagione del Ravenna era iniziata con tutt’altro umore: la scelta di Magi lasciava intendere la volontà di un immediato riscatto dopo le pessime prestazioni della scorsa stagione. La decisione di puntare su Beppe Magi era vista come un manifesto delle intenzioni societarie: l’occasione per rilanciare una rosa ancora scossa e un allenatore reduce da due traumatiche esperienze con Bassano e Samb. Il bel gioco non c’è stato, così come i risultati, obbligando la dirigenza a virare su un profilo ben diverso come Leonardo Colucci.

Il mercato

Sono solo 4 i giocatori reduci dalla scorsa stagione: i difensori Nebil Caidi e William Jidayi, il capitano Salvatore Papa e l’attaccante Benjamin Mokulu, arrivato a gennaio in prestito dal Padova e unica nota positiva di questo inizio di campionato con ben 5 reti realizzate.

Il resto della squadra è stato costruito ex novo, con l’obiettivo di accontentare le richieste tattiche di mister Magi. Dai vivai di Atalanta e Fiorentina sono arrivati giovani di prospettiva come il centrale Alberto Alari, il terzino Enrico Zanoni, il mediano Thomas Bolis, l’esterno Marco Marozzi e l’attaccante Marco Meli, che aveva già giocato in C con la maglia del Gubbio mettendo insieme 13 presenze. In mezzo al campo è arrivato anche Lorenzo De Grazia, in uscita dal Modena e accostato insistentemente alla Samb durante il mercato estivo.

In attacco il Ravenna ha deciso di puntare su Riccardo Martignago, esterno ex Pordenone e Teramo che ha mostrato ottime doti in C ma scarsa continuità. L’acquisto più importante, per Magi, è stato quello di Daniele Ferretti: il classe 1986 ha condiviso con l’allenatore il fantastico biennio al Gubbio, mettendo insieme 19 gol e 8 assist tra Serie D e professionismo.

Il cambio d’allenatore

Nonostante un mercato tutt’altro che deludente, il Ravenna non ha mai potuto lavorare con l’organico al completo. Tra infortuni, squalifiche e Covid mister Beppe Magi ha dovuto fare i salti mortali per mettere in campo una squadra competitiva. Il tecnico pesarese ha alternato due moduli (il suo 4-3-3 e il 3-5-2) senza riuscire a dare un’identità di gioco e subendo ben 22 gol, rendendo il Ravenna la peggior difesa del girone. La disfatta contro il Cesena nell’ultimo turno infrasettimanale ha convinto la società ad esonerare Magi per far posto a Leonardo Colucci, altro tecnico in cerca di rilancio dopo le esperienze con Pordenone e Vis Pesaro.

Se parliamo di modulo, all’inizio non voglio stravolgere quello che è stato fatto, voglio conoscere meglio il gruppo parlando con i ragazzi – ha dichiarato il nuovo tecnico – In primo luogo sarò io ad adattarmi alle caratteristiche dei giocatori poi, una volta trovato l’equilibrio si potranno anche adattare o variare i moduli. L’importante sarà trovare un equilibrio e un’identità di squadra, commettere meno errori“.

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