La Feralpisalò sta cambiando pelle

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Dopo diverse stagioni da protagonista del mercato, la Feralpisalò ha ridimensionato le ambizioni senza voler rinunciare ai sogni di gloria


Chi si aspettava un altro mercato a trazione anteriore della Feralpisalò è rimasto deluso: la società gardesana ha deciso di mettere da parte il «ben venga l’abbondanza, per chi se la può permettere» dedicandosi a una stagione di ricostruzione. Il patron Pasini non si è certamente defilato, sia come impegno che come budget, ma la Feralpi ha ridotto i colpi da novanta per mettere le mani su elementi di categoria o giovani da far crescere.

Non è un caso che il primo acquisto del mercato di riparazione sia Tommaso Farabegoli, giovane classe 1999 che arriva in prestito dalla Sampdoria ma che alle spalle ha già 18 mesi da titolare nel girone B con la maglia della Vis Pesaro. Farabegoli potrà crescere dietro a due veterani come Elia Legati e Nicolas Giani, oltre a un centrale forte ed esperto come Loris Bacchetti, arrivato dal Gubbio. In estate sono arrivati due giovani terzini 2001 dall’Atalanta, Giorgio Brogni e Federico Bergonzi, mentre il Napoli ha prestato l’esterno destro Francesco Mezzoni.

In mezzo al campo fiducia ai vari Carraro, Scarsella e Guidetti, a cui si aggiunge il giovane scuola Inter Lorenzo Gavioli. L’acquisto più importante del mercato estivo, però, è stato senza dubbio Tommaso Morosini: chiuso dalla faraonica campagna acquisti del Monza, il centrocampista ex-Sudtirol ha deciso di tornare in prestito per una stagione in Serie C sposando il progetto gardiano. Come prevedibile, Morosini ha formato un asse formidabile con Scarsella: i due centrocampisti insieme vantano 7 gol e 4 assist nel girone d’andata.

Il reparto avanzato è quello maggiormente rivoluzionato dal mercato estivo. Sulle fasce sono arrivati il giovane Ludovico D’Orazio dalla Roma e un giocatore decisamente noto ai tifosi rossoblu: dalla Fermana è arrivato Andrea Petrucci, che fin dai tempi in cui vestiva la maglia del Monticelli si è lasciato andare a diverse provocazioni al Riviera delle Palme. Al centro dell’attacco c’è l’esperto Caio De Cenco, supportato da due ex giocatori della Sambenedettese: Giacomo Tulli e Luca Miracoli.

L’apprendistato nelle giovanili dell’Hellas Verona, poi la grande chance dell’Arezzo e la promozione sfiorata con la Triestina: Massimo Pavanel è l’uomo scelto per il nuovo corso della Feralpisalò. Il suo profilo di tecnico pragmatico e aziendalista si concilia con la nuova strategia voluta dal club. La sua Feralpisalò è una squadra meno ricca di talento rispetto alle scorse stagioni, ma tatticamente esperta e con tante soluzioni che permettono a Pavanel di cambiare modulo durante la gara.

Il tecnico ha deciso di puntare su un 4-3-1-2 che, in base alle qualità dei giocatori scelti, può trasformarsi anche in 4-3-3. I giocatori più importanti sono Federico Carraro, metronomo della squadra, e i centrocampisti Morosini e Scarsella, fondamentali nello sviluppo del gioco e per gli inserimenti in zona gol.

I deludenti pareggi contro Fano e Fermana hanno chiuso un ciclo terribile di 3 punti in 4 gare, facendo scivolare la Feralpisalò all’ottavo posto in classifica, con 26 punti totalizzati e una gara in meno a causa del rinvio del match contro il Carpi.

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