La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero, in collaborazione con l’Antico Caffè Soriano. Puntata post Perugia-Samb
Fatica, paura di non farcela, un po’ di confusione… No, non stiamo parlando di Fiorello al Festival, ma della faticosa impresa della Samb, capace di fermare un lanciatissimo Perugia al Renato curi. Per farcela, i rossoblu si sono operati in una trasformazione degna di Achille Lauro, sfoggiando un catenaccio d’altri tempi con cui sono riusciti a ingabbiare Melchiorri e compagni. Non è ancora abbastanza per parlare di crisi superata, ma è un bell’inizio.
Michele Palmiero: Caro Angelo, io vorrei iniziare con un grande sospiro di sollievo, anche se so che quando c’è la nostra amata Samb di mezzo la sorpresa negativa è sempre dietro l’angolo. Dopo i disastri visti contro Imolese, Modena e Sudtirol le speranze di uscire indenni dal “Renato Curi” erano ben poche, ma nel momento più difficile i rossoblu hanno indossato l’elmetto e scavato una trincea per salvare il salvabile.
Angelo A. Pisani: L’intenzione si era già vista nel 3-5-2 schierato contro il Sudtirol, anche se lì ha funzionato poco (per usare un eufemismo). Il 4-4-2 di martedì può sembrare strano, ma se pensiamo alle assenze e alla strategia della gara non c’erano tante alternative possibili. Botta deve stare sempre in campo, ma serviva anche copertura sulle fasce per limitare i “quinti” del Perugia, e quindi – escludendo sia il rombo che un suo impiego sulla fascia – l’unica posizione possibile era quella di seconda punta. Enrici con Montero è un punto fisso, ma come terzino, e al momento è chiaro che Fazzi e Lombardo li preferisce a destra. La rosa è quella che è, alla fin della fiera abbiamo giocato con quattro terzini perché tanta scelta neanche c’era. È stata una partita esclusivamente difensiva, anche se siamo comunque riusciti a prendere gol sul lato debole, che era il motivo per cui era stata fatta una formazione così.
Michele: Il netto cambio strategico si era percepito dalle parole del mister alla vigilia della gara, si è poi concretizzato in campo. La Samb ha giocato una partita di estremo sacrificio, puntando soprattutto sui calci piazzati per far male alla squadra più forte del campionato. Credo sia stato uno spartito più unico che raro, il 6-2-2 del “Curi” è figlio di un momento delicatissimo e ha portato all’obiettivo di non andare incontro ad un’altra sconfitta. In altri momenti della stagione, una partita del genere avrebbe fatto storcere il muso a qualcuno: ad oggi, dico che è un punto d’oro.
Angelo A: In un momento come questo non si poteva chiedere di più, e mi pare che l’abbiano capito un po’ tutti. La cosa più importante – al di là del risultato, per quanto apprezzabile – è stata la prestazione della squadra, che dopo l’errore che ha portato lo svantaggio ha avuto la lucidità di non disunirsi, aiutata dal pareggio quasi immediato di Lombardo. Ora non bisogna fare l’errore di ingigantire la prestazione, che è stata buona ma non perfetta, ed è girata grazie agli episodi giusti. Il gol di Lombardo, ad esempio, è stato frutto di una congiunzione astrale: per la bellezza della traiettoria e per il fatto stesso che sia stato lui a batterla, nonostante la presenza di Botta e Angiulli. La vera prodezza non è stata il gesto tecnico, ma convincere i compagni che doveva battere lui. Il Perugia ha avuto le sue occasioni, ma secondo me ha buttato un po’ via la gara, se per noi è stata quasi una vittoria per loro è stata una vera e propria sconfitta.
Michele: Vedendo la prestazione del Perugia ho avuto la forte impressione che abbiano voluto in un certo modo “preservarsi” per lo scontro diretto contro il Padova. Però c’è qualcosa che faccio davvero fatica a comprendere… Per 70 minuti i biancorossi hanno provato a mettere in campo tutte le novità tattiche che può offrire il calcio moderno: costruzione dal basso con la salida lavolpiana, gioco verticale, fluidità delle posizioni in fase offensiva… Dal 70esimo minuto in poi Caserta – che per me è il tecnico più preparato del girone B – ha mandato all’aria ogni schema, ha messo tre arieti fissi davanti e ha iniziato a servirli con una marea di lanci lunghi. Sembrava di essere tornati indietro di 20 anni, quando si spostava il difensore centrale in area d’attacco per sfruttare l’effetto tonnara. La Samb, invece, ha fatto tutta una partita old style.
Angelo A: Noi siamo stati bravi a guastargli la gara, soprattutto nel momento tonnara. Per fare belle partite bisogna essere in due, e noi non ci tenevamo, però ci sono state anche belle prestazioni individuali, Fusco su tutti. Il portiere classe 2001 ha dimostrato di poter stare a questi livelli, anche se come ha ammesso in conferenza deve migliorare “l’aspetto podalico”. Ora che ho detto una cosa molto popolare ne dico una che mi porterà tanti insulti: Lombardo ha dimostrato ancora una volta di avere un bel piede, ma nelle altre fasi si è dimostrato un po’ troppo disattento e impreciso. Sento grandi aspettative e grandi richieste nei confronti di entrambi, ma in questo momento bisogna evitare di mettere loro troppa pressione, e dargli tempo di crescere.
Michele: Non credo ci siano tanti portieri dell’età di Fusco in grado di esordire l’anno scorso a Reggio Emilia e ora a Perugia con questo livello di personalità. Sono d’accordo con te sul rischio di chiedergli troppo, ma allo stesso tempo diventa difficile metterlo da parte per il proseguo di stagione. In questo momento, esclusi Botta e Lescano, tutta la rosa è in discussione e le gerarchie in continuo mutamento. Non escludo che la prossima formazione possa essere scelta dalla giuria demoscopica di Sanremo.
Saremo rossoblu |
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Arisa feat Maxi Lopez – Potevi fare di più |
Colapesce e Di Martino feat D’Ambrosio – Difesa leggerissima |
Maneskin feat Thegiornalistilocali – Zitti e buoni |
Fasma feat Serafino – Parlaci |
Francesco Renga feat Fusco – Quando trovo te |
Annalisa feat Improta – Decimi |
Ghemon feat Lombardo – Momento perfetto |
Willie Peyote feat Capuano – Mai dire mai (La locura) |
Angelo A: Ma sai, il discorso importante secondo me è un altro: va bene il bel risultato, va bene la prestazione del gruppo, ma non facciamo l’errore di pensare che questa è diventata improvvisamente una squadra da alti playoff. Le parole di Montero in conferenza sono state rivelatorie, e questa partita – per quanto positiva – è stata abbastanza significativa. Bisogna fare un bagno di umiltà e ammettere i propri errori. Sono passati due mesi, possiamo dire chiaramente che questa squadra nel mercato di gennaio non si è rinforzata, ma indebolita. Ad inizio anno ho parlato di quinto/sesto posto, ma ad oggi questa squadra vale qualcosa tra l’ottavo e il decimo, punto.
Michele: Il campo dice che dopo 28 partite siamo in fondo alla zona playoff a pari punti con il Matelica, nonostante lo squilibrio di budget tra le due realtà. Alla vigilia della trasferta di Perugia, Montero ha voluto far pensare il nuovo obiettivo della salvezza: non è un caso che sia ritornato sul confronto con il direttore Improta per poi annunciare che la Samb deve pensare ad allontanarsi dal fondo della classifica. A molti è sembrato una forzatura, io ci ho visto il desiderio di togliere un po’ di peso ai giocatori in un momento di estrema difficoltà.
Angelo A: Le parole di Montero non sono state una forzatura, ma una necessità, perché i problemi della squadra erano evidenti anche con Mantova e Imolese. La squadra non sta passando un momento brillante, ma le difficoltà del campo partono dalla società, perché al netto della veridicità o meno di certe voci restano evidenti errori nella gestione sportiva.
Sulla questione stipendi la società ha smentito, anche se ha implicitamente ammesso i ritardi – attribuiti a un problema di valute. A differenza di certi cortigiani della carta stampata – che si prendono il diritto di dare lezioni agli altri, dicendo apertamente che bisognerebbe stare zitti e basta, anche in caso di stipendi non pagati a parte dei giocatori – aspetto la versione ufficiale della società, che finora si è limitata ad annunciare future spiegazioni.
Michele: E se fosse l’attesa stessa della smentita, la smentita? A parte le battute, di fronte a una notizia come quella emersa nei giorni scorsi – il mancato o ritardato pagamento degli stipendi, con imminente penalizzazione – mi sarei aspettato una risposta puntuale da parte di una società che dal primo momento è stata attivissima nella comunicazione. Sembra che il presidente Serafino voglia dare spiegazioni tramite un videomessaggio: spero solo che non inizi con “San Benedetto è la città che amo. Qui ho le mie speranze, le mie radici, i miei orizzonti…”.
La copertina di Madou è ispirata all’esibizione di Achille Lauro a Sanremo. Meme di @apakakov. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. Intanto iscrivetevi al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!
3 Comments
Poco prima della brusca uscita di scena, mai spiegata, Zironelli aveva giustamente identificato il mese di febbraio con sei partite ravvicinate la fase chiave del campionato e ne siamo usciti con le ossa rotte e le debolezze latenti finalmente esposte e moltiplicate:
Due pareggi, quattro sconfitte, 6 gol fatti, 15 subiti.
Un naufragio.
Si e’ passati dal piu’ che dignitoso e soddisfacente quinto posto del 30 gennaio con 36 punti, al nono posto con 38 punti del 27 febbraio, diventato decimo adesso, con discorsi di salvezza da ultima spiaggia che sintetizzano il fallimento sportivo dell’annata.
Capire la stagione della Samb significa capire questo passaggio chiave, che cosa e’ successo tra gennaio e febbraio e siccome nessuno pare voglia raccontarlo, non lo sapremo e capiremo mai. La cosa non pare di buon auspicio.
Io a questo punto non mi stupirei di una eventuale penalizzazione che spiegherebbe l’uscita ultima di Montero sul “prima pensiamo a salvarci”.
Purtroppo sono d’accordo con chi ha detto che ci siamo indeboliti a Gennaio, i fatti parlano chiaro ma tanto alla fine la colpa verrà scaricata su Montero e saranno proprio quei stolti che hanno avuto il coraggio di criticare pure Zironelli a fare ciò.
Comunque inizio ad essere molto scettico; perché il presidente non mette le cose in chiaro tramite una bella conferenza stampa con tanto di prove?
Spero che non resti questa una domanda retorica perché la risposta sarebbe troppo amara per digerirla di nuovo.
Iniziano a circolare voci preoccupanti, alcune certamente molto fantasiose e probabilmente prive di logica ma la situazione non è certo serena: chi sa qualcosa, si faccia avanti perché è ora di fare la necessaria chiarezza che ci meritiamo!
Volevo aggiungere che le vignette del pezzo sono molto divertenti. Il loro quasi surrealismo – nello stile che ricordano i tweets de ‘Le frasi di Osho’ – vanno diritto al punto, il pressaposchiscmo della gestione sportiva di questa stagione.
Leggendo i buoni pezzi di presentazione del Modena e Sudtirol, cosi come ascoltando la determinazione di Mandorlini dopo la partita a San Benedetto, uno capisce che altre realta’ stanno ed operano su un livello completamente diverso da quello dilettantistico mostrato dalla Samb Calcio quest’anno.