Modena, l’AIC conferma lo sciopero: “Non è cambiato nulla”

Dopo la riunione del pomeriggio l’Assocalciatori conferma lo sciopero dei giocatori del Modena


Saltato il passaggio delle quote all’azionariato popolare (in favore di un’altra cordata) la situazione del Modena sembra sempre più lontana dal lieto fine. È notizia delle ultime ore il mancato accordo tra la nuova proprietà canarina e la squadra circa la riscossione di parte degli stipendi, la cui deadline era proprio nel pomeriggio.

Nella giornata di oggi la squadra e lo staff tecnico hanno accolto il direttore generale dell’Aic, Gianni Grazioli, oltre segretario generale della Lega Pro Francesco Ghirelli e alcuni esponenti di entrambe le categorie. Preso atto dell’ennesima procrastinazione della questione stipendi, nonostante l’arrivo della terza proprietà in un mese, il sindacato dei calciatori ha deciso di passare alle maniere forti con una nota ufficiale.

Il comunicato dell’Aic

“Richiamando quanto già esposto nel comunicato del 31 ottobre scorso – si legge nel comunicato –  l’Associazione Italiana Calciatori indice formalmente lo sciopero dei calciatori del Modena F.C. per i giorni di sabato 4 e domenica 5 novembre 2017.

Oltre al forte significato simbolico, lo sciopero dei prossimi due giorni potrebbe essere la pietra tombale sul campionato del Modena, che ha già perso tre partite a tavolino e – con una quarta sconfitta – vedrebbe ufficializzata l’esclusione dal campionato di Lega Pro. La posizione dell’Aic non concede margini di manovra:

“Nulla è cambiato, di fatto, dal giorno di proclamazione dello stato d’agitazione: la società non ha ancora corrisposto alcunché e anche i soggetti interessati all’acquisto delle quote confermano la volontà della società di non pagare gli stipendi; i calciatori da luglio 2017 non hanno percepito alcuna mensilità sulle quattro maturate, né hanno certezze sul proseguimento dell’attività sportiva. Come ormai più volte ripetuto, la misura è colma e l’AIC è costretta dunque ad indire lo sciopero affinché l’anomala situazione che i calciatori, loro malgrado, sono costretti a subire, cessi quanto prima”

Le parole della Lega

L’unica salvezza, per il Modena, è l’impiego della squadra Berretti per la prossima partita contro il Santarcangelo, in modo da evitare la quarta sconfitta a tavolino. Una soluzione, questa, osteggiata dagli stessi vertici della Lega Pro. Il segretario Francesco Ghirelli è stato chiaro: “Auspichiamo che non scenda in campo la formazione Berretti per la partita in programma domenica, così da preservare i giovani dal punto di vista umano e professionale.”

Anche qui, l’unico spazio per una riconciliazione passa attraverso il pagamento degli stipendi: “Non si può perdere ulteriore tempo: o una soluzione che preveda il pagamento dello stadio e degli emolumenti dei calciatori, oltre che un piano di garanzia per lo svolgimento del campionato, o la conclusione di una storia che porta nocumento al club, alla città e al calcio”.

Il comunicato di A. P. Modena Sport Club

Nelle ore successive è intervenuto anche l’Azionariato Popolare Modena Sport Club, che ha diramato un comunicato stampa per far luce sul ruolo dell’Associazione (fino a pochi giorni fa in predicato di rilevare il Club) nella situazione attuale.

Letto dai comunicati che poco prima dell’incontro col sig. Taddeo, questi aveva ceduto la proprietà a terzi, non possiamo che augurare che questi siano capaci di salvare la radiazione con perdita del titolo sportivo ed il fallimento, salvataggio che era la nostra unica meta

Smentite le voci che ritraevano un passaggio indietro dell’Associazione, il comunicato prosegue mettendo in luce l’ostracismo da parte di alcuni interessati.

“Basterà dire che sin dall’inizio del tentativo (rammento non abbiamo mai promesso nulla a nessuno) abbiamo incontrato continui ostacoli molti dei quali sinceramente ambigui, abbiamo ricevuto sms e telefonate minacciosamente dissuasive e oltraggiose da chi temeva che ce l’avremmo fatta.

Inspiegabilmente tutto spingeva verso il fallimento della Società, che noi, in assenza di altri abbiamo tentato di evitare, assieme al pericolo della radiazione, con scomparsa del nostro amato Modena. Atteggiamenti non certo di chi ama il Modena, ma ha altri progetti.”

Nonostante tutto, il presidente Andrea Gigliotti ha confermato la disponibilità dell’Associazione a collaborare.

“In un momento di rassegnata indifferenza, fare la lepre per chi si è alla fine smosso. Ora attendiamo con ansia di vedere se la nuova proprietà salverà il Modena nel qual caso avrà tutto il nostro appoggio. In caso contrario, saremo disponibili a fornire a chi di dovere tutti gli aspetti della vicenda e delle reciproche responsabilità. Per costruire bisogna sognare e correre dietro al sogno, altrimenti nulla si muove”

No comments

Commenta