Giorgio Roselli mantiene la calma dopo il successo con l’Imolese e si prepara alla delicata trasferta di Fano
Per la prima volta da quando è l’allenatore della Samb, Giorgio Roselli si presenta con abbondante anticipo alla conferenza stampa. “Merito” della mattina di riposo della squadra, che svolgerà nel pomeriggio la rifinitura in vista della trasferta di Fano.
Il tecnico rossoblu si gode la vittoria ma non accetta distrazioni: il percorso di crescita è solo iniziato, i giocatori utilizzabili sono ancora pochi e l’infermeria non sorride.
Giorgio Roselli
Una vittoria per sbloccarsi
La strada è lunga, ma è quella giusta. È sempre importante vincere, ma per me non può essere una vittoria o una sconfitta a cambiare il futuro di una squadra.
Le vittorie ci aiutano ad affrontare l’avversario con maggiore serenità. Bisogna andare avanti e consolidare i miglioramenti: i ragazzi vengono da me a chiedermi di mostrare loro dove hanno sbagliato in partita perchè hanno voglia di migliorare.
I ritmi del secondo tempo hanno sorpreso anche me: Signori ha pressato chiunque, Stanco aggrediva anche i terzini. La nostra fase di aggressione ha trascinato anche il pubblico e viceversa. Questa squadra può migliorare ancora molto, ma non sarà mai perfetta perché ci sono delle problematiche che voi conoscete benissimo.
L’atteggiamento
Il calcio è uguale in casa o fuori casa. Io sono venuto al Ballarin, quello era un ambiente decisivo…ormai queste cose non ci sono più. Contro il Fano dovremo portare avanti il lavoro che chiedo ai ragazzi.
Io preferisco sempre affrontare una squadra che viene da una vittoria: il Fano invece è ferito dalla sconfitta e vorrà rivarsi subito. Loro hanno potuto fare turn-over a differenza nostra, li abbiamo visti in Coppa e hanno potuto mettere in campo le seconde linee. Io sono fiducioso: possiamo andare avanti nel nostro percorso di crescita.
I giocatori
Francesco Stanco? Non è che se hai un certo fisico sei automaticamente una punta statica: Stanco non lo è assolutamente. Rapisarda ha un concetto di esterno particolare, perché è un quinto naturale. Da un punta di visto tattico Rapisarda soffre, vorrei dargli qualcosa in più perché nel caso diventerebbe davvero forte.
Russotto ha avuto la febbre, ieri voleva allenarsi ma non l’ho voluto rischiare per il pericolo di ricadute. Anche Ilari ha avuto la febbre e ieri non si è allenato. Vedremo oggi se sarà in campo per la rifinitura, ma sicuramente sarà convocato. Ne avrà per un po’ Bove, che è uscito per infortunio contro l’Imolese, Brunetti e Panaioli sono ancora fuori.
I giovani? Nella mia carriera ho fatto giocare ragazzi di Allievi e Juniores, non ho partita di schierare i ragazzi. Qui non ho ancora potuto farlo perché mi manca la conoscenza dei più giovani. In queste settimane abbiamo avuto poco tempo per fare delle valutazioni, e in questo momento non posso permettermi di fare esperimenti.
Cambiamenti dirigenziali
L’Avvocato Gianni e Lamazza sono due persone squisite. Quando vanno via persone con cui lavoravo a stretto contatto è sempre un dispiacere. Io non sono uno di quegli allenatori che si lega troppo a un dirigente e lavora solo con quel determinato direttore sportivo. Ormai il calcio è così: possiamo durare 3 giorni come 3 anni, non ci è dato saperlo.