La conferenza stampa a margine di Samb-Piacenza. Parlano Fedeli, Montero, Franzini e Cernigoi
Dopo un primo tempo molto complicato i rossoblu sono riusciti a tirarsi fuori in modo brillante, e nella ripresa sono riusciti a mettere le mani sulla partita. Dopo il 2 a 1 a inizio ripresa la gara è stata molto simile a una corrida, ma i rossoblu sono riusciti a tenere il toro per le corna e vincere la sfida.
Franco Fedeli
Premio partita alla squadra? Diamo un premio partita al presidente. Cernigoi? Cosa si può dire a uno che fa quattro gol in una partita… Questa è la prima volta da quando sono presidente a San Benedetto, merita applausi (non è vero: Mancuso fece 4 gol a Bolzano, ndr). Questa è una Samb molto divertente, sicuramente, anche se c’è da tribolare fino alla fine. Io sono stato sempre preoccupato, anche sul 4 a 2… Il problema è che prendiamo sempre gol da polli, anche se oggi tutto sommato è andata bene.
Noi andiamo avanti partita per partita, e poi vediamo che succede. Adesso andiamo a Cesena e facciamo la nostra partita: noi non dobbiamo temere nessuno, ogni partita è imprevedibile. La scorsa settimana abbiamo battuto il Ravenna fuori casa, oggi loro sono andati a vincere a Trieste. Sono sceso in campo perché avevo voglia di andare in campo e prendermi qualche applauso (ride, ndr).
Arnaldo Franzini
Noi abbiamo fatto benissimo nei primi 40 minuti, poi abbiamo regalato gol alla Sambenedettese su corner, quando loro non si erano mai fatti vedere davanti fino a quel momento della partita. Nella ripresa siamo partiti subendo un altro gol in fotocopia. Poi abbiamo avuto un contraccolpo mentale, anche se poi abbiamo diverse occasioni. Potevamo pareggiare dopo il 2 a 1 e abbiamo sfiorato la rimonta dopo il 3 a 2, ma non abbiamo avuto molta fortuna.
Secondo me abbiamo creato occasioni da gol abbastanza limpide, ma alla fine è chi segna fa risultato e vince. Questo è un campionato molto equilibrato, ogni partita è difficile. La Samb è una squadra che gioca bene e gioca molto aperta; sono dispiaciuto perché come detto nel primo tempo li avevamo limitati molto bene.
Paolo Montero
Sono molto soddisfatto. Conoscevamo la forza del Piacenza e la loro qualità in mezzo al campo, ma noi siamo stati bravissimi. Nei 90 minuti non saprei dire se il Piacenza meritava davvero di perdere, ma noi siamo stati bravi a soffrire e colpire nei momenti chiave della partita. Abbiamo fatto una buona prova di maturità, ma dobbiamo ancora crescere tantissimo.
Nei primi 30 minuti loro hanno dominato, ci hanno fatto girare a vuoto, ma dopo il gol ci siamo riordinati e abbiamo messo tutto a posto. Sono contento della reazione della squadra e del modo in cui ha saputo soffrire: abbiamo affrontato una delle migliori squadre del campionato, e anche se ora non ce ne rendiamo conto questa è stata una vittoria importantissima.
Nelle prossime giornate giocheremo contro le migliori squadre del campionato, ma ce la giocheremo di partita in partita. Si deve essere umili e combattere, non dobbiamo mai partire battuti. Non mi sono arrabbiato per i gol subiti. C’è qualcosa da correggere, ma arrabbiato no.
Noi vogliamo giocare da dietro perché riteniamo sia il modo migliore, quando Santurro lancia è perché vede la giocata in verticale; si rischia molto? Se non rischi non riesci neanche a giocare. I due gol su calcio piazzato sono merito dei due ragazzi, e del mio collaboratore che lavora sulle palle ferme. Per noi che siamo una squadra che crea 8-9 palle gol, aggiungere qualche occasione anche su piazzato è – come dite voi italiani – “tanta roba”.
Siamo una squadra divertente? Voglio che questa squadra sia tutto: divertente e quadrata, che se deve giocare in mezzo al fango lo fa senza problemi. Negli ultimi minuti abbiamo sofferto, e abbiamo fatto dei cambi per proteggere il risultato. I giocatori l’hanno letta bene, i giocatori si sono sacrificati tanto ed è in questo modo che hanno deciso la partita. I giocatori si meritano questa vittoria per il modo in cui si stanno allenando già dal primo giorno.
Per quanto mi riguarda c’è zero euforia, zero. Abbiamo vinto una bella partita, ma ne mancano altre trenta.
Iacopo Cernigoi
Non è record? Spero di farne cinque in una partita, prima o poi, ma anche quattro vanno bene. Gol o no, io cerco sempre di dare il massimo e aiutare la squadra a vincere la partita. In allenamento proviamo spesso gli schemi su piazzato, soprattutto con Volpicelli che ha il piedino. Sul terzo gol ci sono state un po’ di carambole, merito di Gemignani che sembrava Ronaldinho.
Per l’attaccante il gol è vita, quando segni c’è un’adrenalina indescrivibile. Soprattutto quando si riesce a segnare in questo stadio, dove c’è un pubblico fantastico. Mi devo portare a casa il pallone, per la cena vediamo che siamo tanti (ride, ndr). I gol li dedico a mio padre.
Andrea Gemignani
Lo scorso anno l’annata è iniziata molto male, c’è stato un periodo molto grigio. I sei mesi all’Alessandria mi hanno sicuramente aiutato, sia per gli allenatori che ho trovato che per l’atteggiamento della squadra, che era simile a quello voluto da Montero. Siamo una squadra che è forte nell’uno contro uno, che ha grandi individualità e può far male in qualsiasi momento. Sul terzo gol sono stato bravo a saltare il primo avversario, poi il difensore loro ha sbagliato l’intervento ed è stato bravo Cernigoi a prenderla.
Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno? Magari non è cambiato niente, è l’atteggiamento e la prestazione della squadra che aiuta tutti e a voi giornalisti ci fa mettere quel mezzo punto in più. Spesso è una questione di prospettive. In ogni caso se sono migliorato in questo modo è merito della squadra e del mister.