Montero verso Samb-Virtus Verona: “Una partita da vincere”

Conferenza Samb-Virtus Verona

La conferenza stampa di Paolo Montero alla vigilia di Samb-Virtus Verona


Positività, niente voli pindarici e fiducia totale nei giocatori: la strada maestra indicata da mister Montero convince tutti e carica l’ambiente in vista della gara contro la Virtus Verona.

È una gara difficile – ammette l’allenatore – Hanno vinto partite importanti: esclusa la partita col Vicenza, che hanno giocato in 10 per tutta la partita, hanno ottenuto vittorie importanti. È una squadra che sfrutta le palle ferme e sa occupare bene gli spazi: ha un attaccante con un nome difficile da pronunciare (ndr Odogwu) molto forte. Queste sono le partite che fanno la differenza, bisogna vincerle. Non so dirvi se giocando bene o male, ma vanno vinte”.

La gara del “Riviera delle Palme” fa da apripista a un trittico delicatissimo che vedrà la Samb affrontare Padova, Vicenza e Reggiana. “Noi sappiamo quali sono le squadre favorite alla promozione. Ne abbiamo già affrontate due, ne mancano altre due (Padova e Vicenza) e bisogna giocarsela alla pari come abbiamo già fatto. Non abbiamo ancora ottenuto niente”.

C’è tanta curiosità attorno all’esordio in campionato del giovane portiere Raccichini,  che prenderà il posto dello squalificato Santurro. Ma Montero spegne ogni preoccupazione. “Io dico sempre ai giocatori una cosa: mi auguro per loro che giochino bene, non per me. Preferirei che gli tirino in porta nei primi 5 minuti, così può fare belle parate e prendere fiducia. Deve stare tranquillo, è una partita di calcio: non si tratta di andare in Siria. Non gli ho detto niente di particolare in questa settimana, si allena quotidianamente con il preparatore dei portieri Stefano Visi. Raccichini ha la piena fiducia della squadra: ha un buon piede, non cambieremo modo di giocare rispetto a come giochiamo con Santurro”.

L’ottimo inizio di campionato ha risvegliato un grande entusiasmo in città: merito di tanti fattori che si sono incrociati. “Il merito è sempre dei giocatori, lo staff tecnico può incidere sul 20%. Non entro mai nello spogliatoio. Entrerei solo in caso di episodi gravi che, per fortuna, non sono capitati. Qui tutto sta funzionando nel migliore dei modi: basta vedere come corrono e difendono i vari Cernigoi, Frediani, Di Massimo. Quando corrono gli architetti, corrono meglio gli operai. Ognuno è consapevole del suo ruolo e per questo le cose stanno funzionando”.

 

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