Dopo la retrocessione dalla B, il Carpi ha rivoluzionato la rosa costruendo un organico in grado di competere immediatamente per la promozione
Dopo cinque anni di Serie B – e un clamoroso exploit in A nella stagione 2015/16 – il Carpi è tornato nella terza divisione del calcio italiano. La retrocessione aveva aperto le porte a una possibile cessione societaria, ma l’addio del patron Bonacini non si è realizzato per due motivi: lo scarso valore delle offerte arrivate sul tavolo e (soprattutto) il consistente aumento del paracadute entrato nelle casse del Carpi dopo il fallimento del Foggia e la riammissione in B del Venezia). La società emiliana si è dunque messa al lavoro per liberarsi dei tanti ingaggi pesanti, costruendo una rosa sostenibile per un budget da Serie C e, allo stesso tempo, in grado di recitare un ruolo da protagonista.
Difesa
Simone Colombi è diventato il nuovo dodicesimo del Parma in Serie A, mentre Riccardo Piscitelli si è lanciato in una nuova avventura in Romania con la maglia della Dinamo Bucarest. Il nuovo portiere titolare del Carpi è Tommaso Nobile, giunto in prestito dalla Pro Vercelli. Dietro di lui c’è Andrea Rossini, classe 1990 che nell’ultima stagione ha militato in D con il Castelvetro.
In difesa l’unico confermato è il capitano Enrico Pezzi, jolly impiegabile anche a centrocampo, a cui si è unita una parte della folta schiera di giocatori rientrati nell’asse di mercato tra i biancorossi e la Fermana: i terzini Clemente, Rossoni e Sarzi Puttini. Dopo una buona stagione con l’Albinoleffe, è arrivato il montenegrino Minel Sabotic che fa coppia con l’esperto ex Spezia Alessandro Ligi. Dal Siena si è trasferito l’esterno Matteo Lomolino, mentre ha lasciato il Rimini Matteo Boccaccini. Ritorno nel professionismo, infine, per il terzino Eros Pellegrini.
Centrocampo
Gran parte del centrocampo del Carpi è tornata alla base dopo una o più stagioni in prestito. In cabina di regia c’è Dario Saric, che ha già messo insieme 2 gol e 2 assist in campionato, mentre hanno riabbracciato il biancorosso l’ex Imolese Saber Hraiech e Ignazio Carta. Dalla Fermana sono tornati ben 4 elementi: Roberto Grieco, Lamine Fofana, Samuele Maurizi e Gabriele Gerbo. Sta trovando spazio nelle rotazioni il centrale Lorenzo Simonetti, giunto in prestito dal Parma come l’esterno Davide Mastaj.
Attacco
Il 4-3-2-1 di mister Riolfo non può prescindere dalle qualità di Enej Jelenic. Lo sloveno ha deciso di restare a Carpi nonostante la retrocessione e in questo inizio di stagione ha già raggiunto quota 5 sia per gol che per assist. Solo l’infortunio ha potuto fermare Michele Vano dalla corsa al titolo di capocannoniere: la punta si è resa protagonista di uno strepitoso sprint inziale che gli ha permesse di segnare 8 volte. Al suo posto, sta trovando continuità da titolare Tommaso Biasci, arrivato in estate dalla Carrarese dopo un’ottima stagione al servizio di mister Baldini.
Allenatore
A 50 anni è arrivata la grande chance per Giancarlo Riolfo. Dopo aver allenato bene in Serie D in piazze importanti come Savona, Sanremese e Vis Pesaro, è arrivata la chiamata a sorpresa del Carpi. L’obiettivo era quello di ripartire con un nuovo ciclo dopo il “regno” di Fabrizio Castori.
Mister Riolfo si è affidato alle certezze del suo 4-3-1-2 senza però rinunciare agli accorgimenti suggeriti dalle caratteristiche della rosa. I 2 punti di media a partita sono la dimostrazione della bontà del suo lavoro: dopo 18 gare, il Carpi è secondo solo alla corazzata Vicenza con il secondo miglior attacco dietro la Reggiana. Il progetto tecnico degli emiliani è ripartito grazie all’ambizione e al lavoro di un tecnico che ha fame di grande calcio.