Il mercato del Fano

Acquisti e cessioni estive del Fano Calcio, prossimo avversario della Sambenedettese


Rispetto alle ultime gare contro Santarcangelo e Renate, la Sambenedettese si troverà di fronte un avversario completamente diverso. La squadra marchigiana, reduce da una sofferta salvezza nell’ultima stagione, non punta sui giovani né su un impianto di gioco propositivo: i granata possono essere considerati uno degli ultimi esempi di “squadra di categoria” arcigna, poco divertente ma difficile da affrontare.

Mister Cuttone ha deciso fin da subito di puntare su un blocco importante di giocatori esperti: Gattari e Ferrani al centro della difesa; Lazzari, Capellupo e Filippini a centrocampo; Fioretti, Germinale e Melandri in attacco. Quasi tutti over 30 ma, soprattutto, giocatori abituati a lottare nella terza divisione italiana. I pochi giovani su cui può fare affidamento il Fano sono il portiere Miori, gli esterni difensivi e il centrocampista Alberto Torelli, reduce dall’esperienza con la Carrarese.

Un mercato a costo zero

La maggior parte delle trattative estive condotte dal Fano ha riguardato i prestiti di giovani, per lo più riserve: Costantino e Maddaloni dal Palermo, Varano e Fabbri dal Cesena, Mawuli e Thiam dalla Spal, Rolfini e Torelli dal Carpi. Le operazioni più importanti sono state portate a termine a parametro zero e riguardano tre colonne del sistema di gioco granata. Dalla Maceratese è arrivato il difensore centrale, classe ’83, Filippo Gattari; dal Forlì retrocesso ecco il centrocampista tuttofare Stefano Capellupo; dal martoriato Pisa di Rino Gattuso, invece, è arrivato Andrea Lazzari, che calca i campi della C dopo una grande carriera tra Atalanta, Grosseto, Cagliari, Fiorentina e Udinese. L’arrivo del mancino bergamasco ha innalzato notevolmente il tasso tecnico della squadra e offre al trequartista Filippini una valida spalle per supportare gli attaccanti.

La forza della continuità

Dalla scorsa stagione il Fano ha basato le sue fortune sul 4-3-1-2. Mister Cuttone, complice un mercato di certo non scoppiettante, ha dunque deciso di dare continuità al progetto tecnico arricchendolo con il mancino di Andrea Lazzari, giocatore dal passato in Serie A con le maglie di Atalanta, Cagliari, Udinese, Fiorentina e Carpi.

L’ampiezza di gioco è data dal movimento ad allargarsi dei terzini, che permettono alle due punte di giocare vicine e di tenere in apprensione le difese avversarie. I granata non hanno la pretesa di imporre un gioco d’attacco, ma preferiscono badare alla sostanza: difendono al meglio il centro dell’azione e si affidano agli attaccanti per far salire la squadra. Fioretti e Germinale lavorano tanto per la squadra, hanno affinato un’ottima intesa e nelle ultime settimane sono sembrati particolarmente ispirati.

Contro un avversario consapevole dei propri limiti, e determinato a strappare punti pesanti in chiave salvezza, la Samb dovrà dimenticare la trasferta di Renate, lasciando a casa il fioretto per affidarsi alla sciabola.

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