Vernecchie rossoblu: 15^ puntata (Albinoleffe-Samb)

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Puntata post Albinoleffe-Samb


Nel giorno dell’Immacolata i rossoblu mantengono l’imbattibilità per la quinta di fila, guadagnando tre punti che li proiettano al secondo posto in classifica. La prima vittoria sambenedettese a Bergamo porta la firma di Luca Miracoli, che davanti al cobra Soncin ha mostrato riflessi e forza da mangusta. 

Durim non ci ha voluto dare spiegazioni

Angelo A. Pisani: Certe statistiche valgono il tempo che trovano, ma a volte aiutano a dare una traccia. Finora Miracoli ha segnato 7 gol in 13 partite, mettendo firme prestigiose in partite molto difficili (su tutte Reggio, Mestre e Feralpi). E qui arriva l’annosa domanda, quella che si ripete ad ogni sessione di mercato: ci serve davvero una punta titolare, o basta giocare bene a calcio?

Michele Palmiero: Ho l’impressione che una punta servirà, a prescindere dai giudizi su Miracoli, visto che Sorrentino e Troianiello sono sul mercato. Per me Miracoli resta un titolare di questa squadra, così come Esposito e Di Massimo, però non mi dispiacerebbe una quarta punta di livello che sia più adatta alle idee di Capuano rispetto a Valente.

Angelo A: Io credo che Miracoli sia un giocatore molto utile, in molti modi, che vanno oltre al gol. Quanti errori sotto porta ci ricordiamo? Io pochi. Se gli dai la palla segna, se non gliela dai fa altro per darti una mano. Prima di cercare grossi nomi o colpi ad effetto bisognerebbe pensare bene al mercato estivo, specie a certi giocatori che si sono rivelati più belli che utili.

Michele: Di utili ci sono sicuramente i tre punti di Bergamo, che da soli valgono il gelo che mi ha torturato per 90 minuti durante la partita. Come da previsione è stata una gara combattuta, esasperata tatticamente e povera di occasioni clamorose: in pratica l’habitat naturale del nostro condottiero Capuano.

Angelo A: Come ha detto Alvini, è stata una partita con “importanti contenuti tattici”. Le due squadre sono state capaci di adattarsi e hanno provato a sorprendersi, dando vita ad una gara che – nonostante il freddo, lo stadio semivuoto e la desolazione del venerdì sera – è stata combattuta e avvincente. Alla fine l’ha vinta chi sbaglia meno, un ruolo che (da quando c’è Capuano) tocca spesso a noi.

Michele: La cosa che più mi impressiona, di questa “nuova” Samb, è che gioca con la consapevolezza di non prendere gol per nulla al mondo. Anche quando gli avversari sono pericolosi – come nel primo tempo di Bergamo – la nostra porta sembra essere protetta da un’aurea magica che la rende inviolabile. Questa solidità – mentale, oltre che tattica – è uno dei grandi meriti di Eziolino.

Angelo A: Piaccia o no, Capuano è un allenatore che porta sempre risultati. La velocità con cui ha cambiato questa Samb è stata impressionante, e quando lo si sente parlare di “cammino stratosferico” è difficile dargli torto. Il lavoro sembra ancora in itinere, a dispetto della classifica, però si può già vedere il lavoro che c’è dietro.

Michele: E poi nell’ultimo mese abbiamo finalmente scoperto i benefici delle cinque sostituzioni. Una delle critiche più frequenti rivolte a Moriero era quella di sbagliare i cambi e non riuscire a cambiare le partite…beh, Capuano non le cambia: le spacca.

Angelo A: Abbiamo parlato spesso della qualità della squadra, e – ad essere sinceri – alcune partite le ha cambiate anche Moriero. La vera differenza di Capuano sta nel cambiare anche il piano tattico, adattarlo alle esigenze della partita e dell’avversario. Venerdì l’ingresso di Esposito ha cambiato la gara, ma senza il cambio di modulo forse la partita non sarebbe rimasta in piedi.

Michele: Vittorio Esposito è l’uomo d’anarchia nella dittatura imposta da Capuano. È perfetto per dare fantasia alla manovra e ha la “faccia tosta” di provare sempre la giocata.

Angelo A: Per me il ruolo di Esposito deve essere questo: lui deve entrare a partita in corso e avere carta bianca, seguire il suo istinto e giocare dove fa più male. Capuano l’ha provato sulla sua pelle in Modena-Samb, una partita subito canalizzata dal fantasista molisano. Domenica è andata più o meno cosi. E meno male che aveva la febbre…

La febbre del venerdì sera (Durim + Edoardo=🚀)


La copertina di Madou è ispirata a “L’Immacolata concezione, di Peter Paul Rubens. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. E se vi va potete iscrivervi anche al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!

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