La conferenza stampa a margine di Sudtirol-Samb
Franco Fedeli
Il primo tempo è andato malissimo, non abbiamo fatto un tiro in porta. Nella ripresa molto meglio, e infatti quasi riuscivamo a vincerla. Se ha pesato l’assenza di Esposito? Gli assenti hanno sempre ragione… Detto questo oggi c’erano diversi giocatori che mi sembravano un po’ sotto tono. Per fortuna Capuano – a forza di urlare e sbraitare – è riuscito a tirare fuori dai giocatori qualcosa in più. Se sono stanchi? Non scherziamo, questo è il lavoro loro; noi di Stanco ne abbiamo uno solo.
Nella ripresa ho visto un Bellomo in spolvero come non vedevo da tempo. Alla fine è un po’ calato, ma ha fatto davvero benissimo. E poi occhio al ragazzino, Bove, che dettava il passaggio come pochi. Nell’ultimo quarto d’orta ci credevo e ci speravo, la rimonta poteva anche starci. Alla fine il pareggio era la cosa più giusta. Quando vai all’attacco qualche rischio è fisiologico, ma nella ripresa abbiamo fatto davvero molto bene.
Prendiamoci questo punticino. Invertita la tendenza casa fuori? Io spero di vincere sempre… I tifosi da Monaco e Friburgo? Tanta roba, oggi il tifo mi ha fatto una grande impressione.
Luca Berardocco
Sul gol sono sincero, era un passaggio: in mezzo c’erano Costantino e Zanchi, ho provato a servirli più in fretta possibile. Dispiace per il pareggio, anche perché avevamo chiuso il primo tempo in vantaggio, giocando molto bene. Purtroppo ci siamo fatti riprendere, ma c’è da dire che in queste partite – contro una squadra con giocatori così importanti – lasciare un paio di occasioni è fisiologico.
Il vero rammarico è nelle occasioni avute sull’uno a zero. Se fossimo riusciti a capitalizzare di più avremmo potuto mettere la partita in cassaforte. Peccato per il mancato sorpasso, comunque restiamo a tre punti del secondo posto.
Ezio Capuano
Nel primo tempo ci sono stati diversi errori anche dal punto di vista individuale, uscivamo tardi in pressione e lasciavamo tanti spazi dietro. Nell’intervallo mi sono dovuto inventare qualcosa, ho dovuto provare qualcosa che non facevo da 15-16 anni. Non parlo solo dei cambi, mi sono inventato una cosa che facevo quando ero un ragazzetto matto.
Tifosi di Bayern e Friburgo? Io penso che i tifosi vogliano sempre vedere la squadra lottare e soffrire. La Samb ha sofferto molto nel primo tempo, se ci avete fatto caso ho fatto riscaldare 4 giocatori già nei primi 20 minuti. Non ho cambiato subito perché sono un galantuomo, anche perché se togli un giocatore a metà primo tempo lo ammazzi. Ho passato buona parte dei primi 45′ a chiedere “quanto manca?”, l’unica speranza era chiuderla senza danni.
Fossimo resistiti fino al 45esimo avremmo potuto impostare la ripresa in maniera diversa. In occasione del gol avevamo fatto un errore di lettura anche poco prima. L’errore non nasce da un’impostazione tattica, il problema è di atteggiamento: noi non accorciavamo mai, eravamo troppo passivi. Nelle scalate ci eravamo sempre dimostrati bravissimi, oggi è andata molto male. Abbiamo proprio interpretato male la partita.
Nel secondo tempo la Samb ha cercato la vittoria fino alla fine, non ci siamo mai fermati e se si vanno ad analizzare i cambi non ce n’è stato neanche uno conservatore. Ho cercato di creare situazioni per andarli a prendere già sul primo terzo di campo. Il Sudtirol in casa subisce sempre pochissimo, oggi ci ha lasciato tre palle gol limpide. A me non sembra che loro abbiano avuto grandi occasioni… Sì, il colpo di testa di Sgarbi al 93esimo: ma si parla di una situazione nata da un calcio piazzato da 40 metri.
La squadra è cambiata con Valente e Stanco? Non è solo questo il motivo, mi sembra riduttivo. La squadra è cambiata quando abbiamo cambiato atteggiamento, tra primo e secondo tempo si sono cambiate diverse cose. Se fosse solo così significa che siamo così fenomeni e bravi che ogni volta che cambiamo chi entra risolve la partita da solo.
Simone Mattia
Il Gol? Sicuramente una bella sensazione. Lo cercavo da tanto tempo, ho lavorato tanto per arrivare fino a qui e in una partita difficile come questa ci voleva… Abbiamo portato a casa un buon punto, su un campo difficile, contro una squadra che stava facendo bene; il risultato ci sta. Noi dobbiamo pensare partita per partita, giocando come se fosse una finale dopo l’altra. Meglio faremo e più arriveremo in alto.
Questo punto è la dimostrazione che in ogni partita, anche se siamo in difficoltà o andiamo sotto, tiriamo fuori quel carattere che ce la fa riprendere. Nel secondo tempo abbiamo tirato fuori il nostro spirito ed è andata così. Nella ripresa abbiamo fatto bene perché siamo riusciti a prendere le misure. Questa non può essere una scusa, anche perché avevamo preparato la partita molto bene.
Mi piace molto giocare sulla fascia, non lo vedo come un sacrificio, anzi. Ho più libertà con il pallone e posso esprimermi meglio sulla corsa. È un ruolo in cui mi diverto e che a me piace tantissimo.
Paolo Zanetti
Siamo arrivati a questa partita consapevoli di non stare benissimo, fisicamente, ho puntato tutto sull’aspetto caratteriale e i ragazzi hanno risposto alla grande. Anche dal punto di vista del gioco, dell’impostazione dal basso, la squadra ha fatto davvero bene senza mai buttare via la palla, abbiamo trovato spesso l’uomo libero sulla trequarti e siamo andati 2-3 volte a concludere con gli uno-due palla a terra in velocità. Dispiace per il pareggio ma vedo il bicchiere mezzo pieno.
A livello di gioco ci siamo dimostrati superiori, nel primo tempo non gli abbiamo fatto capire nulla, secondo me. Il secondo posto resta a tiro, ce la giochiamo fino alla fine. La Samb deve ancora andare a Trieste e Bassano, in partite difficili, noi puntiamo a lottare fino all’ultima giornata, restando sempre sul pezzo.
Tra Teramo e Sambenedettese ho sofferto più coi teramani, ma debbo dire che in quel caso è stato più che altro un demerito nostro. Oggi abbiamo fatto molto meglio, ci siamo presentati con un piglio e una voglia diversi. Questo dipende anche dal fatto che quando affronti la seconda in classifica le motivazioni sono sempre alte.
Mi aspettavo la pressione alta della Sambenedettese, noi li abbiamo studiati e abbiamo cercato le zone dove poter uscire palla a terra con i triangoli. Tra le linee c’era sempre molto spazio, abbiamo liberato spesso Fink e Gyasi dove però non siamo stati abbastanza incisivi.
Nel secondo tempo Bellomo ci ha messo in difficoltà, è vero, ma se avessi cambiato qualcosa avrei dovuto spostare un giocatore da quella posizione e dargi ancora più libertà. Io lì gioco con un mediano basso, Berardocco, e l’alternativa era Bertoni che è un giocatore simile. Puntavo a una partita di contenimento perché sapevamo che la Samb ha tanti giocatori per cambiare le partite, gente che ha giocato in serie B. Normale che a livello individuale si rischi qualcosina in più.