Renzo Rosso trasferisce il Bassano a Vicenza

Renzo Rosso

Detto, fatto: Renzo Rosso ha acquistato all’asta il Vicenza. Che fine farà il Bassano?


Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo in America imperversava la moda del “freak show“: uno spettacolo dove si esibivano le più sorprendenti rarità biologiche del pianeta. Arti deformi, misure eccezionali, stravaganze di ogni genere: il pubblico pagava profumatamente per osservare dal vivo la mostruosità nelle sue forme più spaventose. Il calcio italiano negli ultimi anni si sta trasformando, più o meno consapevolmente, in un caotico freak show. Tra società mutilate, ingenti debiti nascosti sotto il tappeto, squadre fallite poco dopo l’iscrizione gli appassionato di calcio sono costretti a fare quotidianamente i conti con mostruosità pallonare di ogni tipo. In un misto di orrore, curiosità e disgusto ci si chiede fino a dove sia lecito spingersi prima raggiungere il punto di non ritorno.

L’ultima esibizione del freak show edizione 2017/18 è andata in scena nella provincia di Vicenza e vede come protagonisti il Vicenza Calcio, il Bassano Virtus e il suo proprietario Renzo Rosso. La crisi societaria che – da almeno due anni – attanaglia la gloriosa squadra biancorossa è sotto gli occhi di tutti: nel girone di ritorno la macchina vicentina ha continuato a funzionare solo grazie all’esercizio provvisorio posto in essere dal curatore fallimentare. Nonostante una quantità impressionante di debiti e il mancato pagamento di diversi mesi di stipendio, il Vicenza riesce a strappare la salvezza nello spareggio contro il Santarcangelo, protagonista a sua volta di un’altra imperdibile puntata da fenomeni da baraccone.

Renzo Rosso in soccorso del Vicenza

La salvezza sul campo, però, non è la notizia più importante dell’attualità biancorossa. Con un colpo di teatro, infatti, è sceso in campo prepotentemente l’imprenditore Renzo Rosso. Proprietario dell’azienda Diesel, solido business-man e grande appassionato di calcio, Rosso sarebbe la soluzione ideale per riportare il Vicenza nelle categorie che meriterebbe. C’è solo un “piccolo” problema: Rosso è già proprietario di un club di Serie C, il Bassano.

Rilevato nel 1996 in Eccellenza e condotto fino ai vertici della terza divisione italiana, il Bassano è ormai da anni un punto di riferimento del calcio italiano di provincia e un modello di programmazione e serietà. Il regolamento non prevede la possibilità di avere la presidenza in contemporanea di due squadre, né risulta possibile la fusione delle due squadre perché Bassano e Vicenza, pur essendo vicine geograficamente, non sono confinanti.

Il Bassano si trasferisce a Vicenza

Il patron Rosso non si è fermato di fronte all’impossibilità di fondere le due realtà ma, da pragmatico imprenditore di successo quale è, ha pensato bene di eliminare il problema alla radice. Con l’offerta di 1 milione e 100 mila euro – accetta in 48 ore dal Tribunale – Mr Diesel ha acquistato tutto il “pacchetto” biancorosso eccetto il titolo sportivo, avendo già a disposizione quello del Bassano. Questa scelta ha portato a due conseguenze: il licenziamento immediato di tutti i tesserati del Vicenza Calcio, nonché il trasferimento al “Menti” di tutti i dipendenti del Bassano. La nuova società vicentina – il cui nome non è ancora stato ufficializzato – partirà dunque dal diesse Werner Seeber, da mister Colella e dai giocatori giallorossi sotto contratto: Bonetto, Bianchi, Salvi, Bizzotto, Andreoni, Stevanin, Gashi, Tronco, Bortot, Razzitti, Laurenti e Maistrello.

Niente da fare, invece, per gli ormai ex giocatori del Vicenza ai quali è stata inviata una raccomandata per ufficializzare la risoluzione del contratto. Tuttavia non è escluso che alcuni degli eroi dell’ultima, travagliata stagione possano tornare utili nel nuovo progetto: su tutti spicca il nome di Stefano Giacomelli, capitano biancorosso che ha già dichiarato di voler fortemente restare.

Il progetto bianco-Rosso

“Siamo lieti di apprendere il responso positivo del Tribunale in merito alla nostra entrata nel Vicenza Calcio. Sarà per noi un impegno lungo e faticoso perché vogliamo provare a unire tutta la provincia di Vicenza – dai tifosi, agli imprenditori, alle istituzioni”. 

Con un breve comunicato ufficiale Renzo Rosso ha espresso la sua soddisfazione per l’inizio del nuovo progetto. Poche parole, che però lasciano intravedere i piani a breve e medio termine del Presidente. Nella mente di Mr Diesel Bassano e Vicenza dovranno creare un’unica, grande realtà provinciale che faccia affidamento sulla storia e l’appeal biancorosso insieme all’organizzazione dei giallorossi.

Le (poche certezze) finora riguardano lo stadio Menti, che sarà la casa della nuova società, e il colore biancorosso sulla prima maglia. Come già anticipato da Rosso, però, non è da escludere che il giallorosso del Bassano non possa comparire nelle maglie da trasferta o in altre forme. Gli elementi ancora da chiarire ruotano attorno al settore giovanile – un unico, grande vivaio o due realtà distinte? –  e al futuro del calcio a Bassano.

Le reazioni a Bassano e Vicenza

“Da Bassano te ne devi andare, cerca altrove per guadagnare”. Con uno striscione firmato dal Gruppo Grappa il tifo bassanese ha preso immediatamente posizione contro l’operazione condotta dalla famiglia Rosso. Il gruppo Fedelissimi, invece, ha voluto issare a mezz’asta le bandiere giallorosse presenti allo stadio Mercante per simboleggiare il lutto per la perdita del calcio in città. Reazioni dure, che non hanno lasciato indifferente nemmeno il sindaco Riccardo Poletto: “Le mie priorità? Due: tutelare il settore giovanile giallorosso che, dopo il colloquio con Rosso, potrebbe essere mantenuto a Bassano e fare riferimento alla nuova società Vicenza e il futuro dei colori giallorossi in città. Rosso può fare le sue scelte, ma mi sto già muovendo per tenerli in città e qualche colloquio informale l’ho già avuto. Se qualche imprenditore è intenzionato a far ripartire il calcio in città (dalla Serie D), troverà le mie porte aperte”.

Come prevedibile, l’umore nella città di Vicenza è decisamente migliore. Il primo cittadino Achille Variati ha commentato così al quotidiano Tuttosport: “La presenza di un industriale solido come Rosso rappresenta sicuramente una speranza per il Vicenza negli anni a venire. Ha capito che il suo progetto è per il calcio vicentino e non solo per il Vicenza”. Rimangono inizialmente non-schierati, invece, gli ultras della Curva Sud biancorossa i quali, pur riconoscendo la forza e serietà del nuovo presidente – soprattutto in confronto con le pessime esperienze recenti – non hanno intenzione di sbilanciarsi prima di poter avere un colloquio diretto con la proprietà.

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