Vernecchie rossoblu: Summer Edition (Vol. I)

Vernecchie Rossoblu: summer edition

La rubrica in cui il costume del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero


L’estate è arrivata, e con lei è ricominciato il solito Schiaffo del soldato in salsa rossoblu, con i ceffoni incrociati tra giocatori, dirigenza, giornali e tifoseria. Lusso di chi non ha problemi societari, probabilmente. Nell’ultimo mese è successo un po’ di tutto: dagli addii (con polemiche) di Esposito e Conson al licenziamento (con polemiche) dell’addetta stampa Poli, fino alle presunte dimissioni del direttore Gianni.

Nel frattempo la Samb ha già giocato la prima gara ufficiale dell’anno, senza le maglie ufficiali: la Ready Sport (nomen omen?) non è ancora pronta. Dopo aver passato le ultime due settimane a studiare la composizione cromatica delle maglie di allenamento (sono blu oltremare), ci sembrava giusto tornare.

Michele Palmiero: Oh, ciao ragazzi. Vi dirò: nonostante il caos degli ultimi tempi per me è stato un mese di pace e meditazione. La stagione scorsa è stata troppo stancante, quindi ho deciso di prendere tutto il resto alla leggera. D’altronde, dopo un anno di tensioni, polemiche, satire destabilizzanti e litigi le questioni delle ultime settimane sono state acqua di rose.

Angelo A. Pisani: Sarà il caldo, ma concordo. Secondo me la pausa è stata comunque troppo breve, visto che siamo già tornati a giocare. Io non riesco a capire che senso abbia questa Coppa Italia a fine luglio, con le squadre in piena preparazione e l’afa galoppante. A volte mi viene da pensare che i vertici del calcio siano effettivamente rettiliani, e quindi non si rendano conto.

Rettiliani in Figc

Edoardo Tarullo: Rettiliani o no, il format mi piace lo stesso. Io guardo i tabelloni e mi metto a pensare a tutte le sfide pazze che potremmo trovarci nei prossimi turni. In particolare mi viene da pensare a una certa partita che si potrebbe giocare il 5 dicembre, in un clima che immagino tutt’altro che natalizio. Andate a vedere il tabellone e capirete il perché.

Angelo A: È così che ti fregano, poi però esci sempre al secondo turno. Sia chiaro: l’inserire tutte le squadre è cosa buona e giusta. Secondo me il problema è un altro: perché ci devono essere otto squadre che partono agli ottavi, e altre 70 che prendono gli otto posti rimanenti? Dittatura pura e semplice, siamo a livello orwelliani.

Michele: Vabbè, il primo turno l’abbiamo superato, non si sa mai che può succedere. Io spero di farcela, anche perché sarebbe bello giocare contro la SPAL in casa. In ogni caso ci va bene comunque: se vinciamo con lo Spezia è un grande risultato, se perdiamo (caso più unico che raro) non sarebbe un dramma. Anche perché noi puntiamo sul campionato. A proposito di campionato, avete capito quali sono gli obiettivi?

Edoardo: Io voglio ricordare le parole di Andrea Fedeli al Corriere Adriatico, lo scorso giugno: “Faremo una squadra più forte. Se siamo arrivati al terzo posto, nel prossimo campionato cercheremo di raggiungere il primo o il secondo, su questo non ci piove”. Voglio fidarmi dell’amministratore delegato, e spero vivamente che si riesca nell’intento; ma soprattutto spero che non cambino idea durante l’anno.

Michele: Ma dai, Edoà! Suvvia! Le dichiarazioni estive sono come le cotte estive: fai tante promesse, punti ad arrivare almeno alla seconda base, e a settembre già ci si è dimenticati di tutto. Comunque non possiamo fare affidamento su dichiarazioni fatte prima di avere completare il mercato, basta un acquisto eccellente per stravolgere le previsioni.

Angelo A: Il problema principale è uno, secondo me: se cambi tutta la squadra ogni anno, ha senso dire di voler ripartire dal risultato dell’anno prima? Non hai una base, non hai una struttura, non hai nulla per dire “iniziamo da qui”. Poi oh, magari si fa anche meglio (come lo scorso anno).

Michele: Ecco, a proposito di questo c’è da dire che Fedeli era stato chiarissimo: quest’anno ci sarà più spazio per gli under, e il mercato l’ha dimostrato, dato che ne abbiamo presi tantissimi. Io sono curioso di vederli all’opera nelle partite “vere”; quelli arrivati finora hanno ottime referenze, comunque.

Ammazza che Lamazza

Angelo A: Non vedo perché non essere fiduciosi: raggiungere la Serie B è difficile, e la storia insegna che si possono fare squadre per competere, ma non per essere sicuri di vincere. Per quanto mi riguarda meglio fare una squadra giovane e mantenerla negli anni, ragionando a lungo termine. Il problema della Samb è questo, il “lungo termine”: quest”anno bisognerà seguire una linea concreta, e proteggere la squadra nei momenti difficili. Altrimenti la prossima estate rifacciamo punto e a capo.

Edoardo: Sono contento dei profili presi, perché sembrano ottimi prospetti, e sono contento che – parallelamente all’acquisto di questi giovani – sia arrivato un allenatore che abbia idea di come farli giocare, senza paura di buttarli nella mischia. Aspettiamo gli eventuali over di categoria per dare un giudizio complessivo. La gestione comunicativa è quello che è, ma la società è sempre andata in crescendo, quindi merita fiducia.

Angelo A: Quest’anno più che in passato ho visto acquisti in linea con le idee del mister: in difesa è arrivato Zaffagnini, ottimo per l’uscita del pallone, in mediana c’è Ilari, un profilo che ci mancava tantissimo, davanti con Calderini e (forse) Russotto troviamo due giocatori che negli ultimi 20 metri (dove dovremmo giocare tanto, almeno sulla carta) sono sempre pericolosi. I giovani sono tanti con buone referenze; anche statisticamente qualcuno buono dovrebbe esserci.

Vernecchie + Simpson

Michele: L’acquisto che mi piace di più è quello di Ilari, ma c’è da vedere per l’attacco, perché siamo ad agosto e ancora non sappiamo se Stanco farà parte del progetto. Bisogna fare le cose per tempo, anche perché certi schemi non si improvvisano. In questo momento la sensazione è molto buona. Con l’arrivo di Russotto, per me mancano solo un regista over e una punta.


Tutti gli attaccanti accostati alla Samb (e le nostre preferenze)

Matteo Di Piazza, Alessio Curcio, Ettore Marchi, Andrea Ferretti, Salvatore Caturano, Andrea Saraniti, Leonardo Candellone, Dario Sottovia, Daniele Ferretti, Ettore Gliozzi, Matteo Chinellato, Simone Simeri, Mattia Marchi, Luis Alfageme, Gianluca Turchetta, Giuliano Regolanti.

Edoardo: A me sarebbe piaciuto Matteo Di Piazza, uno che ha l’abitudine a giocare in squadre ambiziose con tifoserie importanti. Non mi sarebbe dispiaciuto neanche Ettore Marchi, uno di quegli attaccanti smaliziati che in questa categoria ti danno sempre qualcosa in più.

Michele: Io dico Daniele Ferretti, anche perché ha già giocato con Magi, conosce i suoi metodi e con lui ha sempre fatto benissimo. A Gubbio ha giocato anche punta centrale, quindi sarebbe utile sia con Stanco che al suo posto.

Angelo A: Come al solito sono circolate dozzine di nomi, scegliere non è semplicissimo. Tra i tanti citati mi sarebbe piaciuto vedere Ettore Gliozzi, uno che a prima vista sembra un 9 classico, ma con qualità tecniche e tattiche da giocatore moderno. In una squadra di Magi uno così avrebbe fatto sfaceli.


Michele: Peccato che si siano già accasati quasi tutti (o avevano la moglie che ha fermato il trasferimento). L’affaire Sottovia mi ha lasciato l’amaro in bocca perché si tratta di un ottimo attaccante e, secondo me, con Magi avrebbe potuto fare tranquillamente il salto di qualità. Ha preferito i big money del Rezzato, ce ne faremo tranquillamente una ragione.

Edoardo: Teatrino ridicolo. Potete dirmi quale persona accetta un lavoro a 600 km di distanza tenendo all’oscuro la moglie già incinta? Come ha detto Michele, ce ne faremo una ragione. Non è che si sia perso un granché: di fenomeno ce n’è uno ed è già andato alla Juventus (no, non è Favilli).

Angelo A: Il fenomeno la Juve l’ha preso lo scorso gennaio e si chiama Leonardo Mancuso, rimasto in prestito al Pescara solo perché altrimenti CR7 non avrebbe trovato spazio. Comunque: l’altro giorno la moglie di Sottovia ci ha scritto su Instagram dicendo che lei non c’entra nulla. A questo punto è la colpa è chiaramente di Ruggiero de I Timidi.

La colpa è di Ruggiero de I Timidi

Edoardo: Per quanto riguarda la campagna abbonamenti due annotazioni. Da un lato apprezzo la prudenza della società nel fare proclama, che dimostra la capacità di imparare dai propri errori. Meglio entrare in un tempio che svegliarsi dal sogno. Va apprezzato anche il fatto che la società ha mantenuto i prezzi per il terzo anno di fila. Forse ci si poteva impegnare di più sulla grafica, ma nel complesso chissenefrega, allo stadio ci andiamo comunque.

Michele: Anch’io ho apprezzato la decisione di non fare riferimento a obiettivi, risultati, sogni, eventuali vittorie: in questo modo la società è tutelata dai continui sbalzi d’umore stagionali. Il rimando al Tempio del Tifo ci sta, purché non si torni a offendere i suoi sacerdoti alla prima multa.

Angelo A: Io l’ho detto tante volte: l’aspetto comunicativo è troppo trascurato, specie considerando l’impatto che potrebbe avere in una piazza come quella sambenedettese. Quando vedo i post del Pordenone io rosico davvero forte. Perché qui non si può provare a fare cose simili? Siamo certi che non ne valga la pena? Guarda, a questo punto mi stanno bene anche i TT/BT.

Michele: Hey, questi meme brutti mi hanno ricordato una notizia molto bella, probabilmente la più bella di questo mercato estivo: il rinnovo di Rapisarda. Per quanto mi riguarda parliamo del terzino più forte della categoria, che da quest’anno sarà anche capitano. Negli anni la Samb ha fatto molte rivoluzioni, ma quando qualcuno resta resta convinto. E questo è un bene.

Angelo A: San Benedetto è una piazza iconoclasta. Negli ultimi anni i cosiddetti “uomini immagine” sono sempre finiti male (Fioretti, Troianiello, Bacinovic), e molti altri se ne sono andati tra le polemiche. Di tutti quelli che hanno indossato la fascia di capitano (Pezzotti, Sabatino, Mori, Mancuso, Bacinovic, Conson) non è rimasto nessuno, e potrebbe essere un record. Questa estate un po’ di paura per Rapisarda c’era, se non altro per le richieste dalla B…

the-office-vernecchie-01

Per questo motivo fascia e rinnovo sono una bellissima notizia: per noi, per il nostro nuovo capitano, e per il progetto rossoblu. Per la Serie B c’è ancora tempo (e magari ci si può andare a braccetto).

Edoardo: Rapisarda è importantissimo sia per il lato tecnico che per quello emotivo. Abbiamo mantenuto un punto di riferimento importante, che secondo me rimane uno dei migliori esterni della categoria. Come gli diceva sempre Eziolino “Bravo Rapisarda, bravo”


La copertina del vice di Madou è ispirata al numero di Rolling Stone Italia, uscito il 5 luglio. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. E se vi va potete iscrivervi anche al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati! 

No comments

Commenta