La rivoluzione Oscar Brevi al Renate

Renate calcio

Le pantere nerazzurre hanno cambiato tanto, affidandosi all’esperienza di Oscar Brevi


Sul Renate abbiamo poche informazioni, al momento, ma questo non ci deve spaventare. Noi dobbiamo scendere in campo concentrati su di noi e sulla nostra prestazione“. Il nuovo allenatore della Samb, Giuseppe Magi, nella conferenza stampa della vigilia ha ammesso candidamente ciò che pensa la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori: è impossibile, in questo momento, giudicare la forza del Renate.

I prossimi avversari dei rossoblu hanno deciso di voltare pagina dopo una stagione fatta di alti e bassi. Rosa rivoluzionata, nuovo allenatore e obiettivi ancora tutti da scoprire. Nella nostra guida al Girone B 2017/18 il Renate occupa la posizione numero 12, poco indietro rispetto al “blocco-playoff”. Come ogni anno, però, i nerazzurri hanno voglia di stupire.

Da Roberto Cevoli a Oscar Brevi

Il piccolo club nato da alcuni tifosi dell’Inter non poteva che ripartire da un allenatore che può vantare una certa somiglianza con Luciano Spalletti: così come il suo più illustre collega, Oscar Brevi è calvo, pragmatico e sempre pronto alla battuta. I paragoni si fermano qui, per non scadere nella blasfemia, ma la scelta di affidare il “progetto giovani” all’ex Padova e Fano ha sorpreso tanti.

Quello delle “Pantere nerazzurre” è stato un cambio tecnico radicale: dalla scommessa Cevoli (grandissima partenza, finale difficile), all’esperto e navigato Brevi, reso protagonista di un’eccezionale cavalcata-salvezza col Fano. Il nuovo allenatore sembra intenzionato a ripartire col 4-3-1-2, affidandosi alla coppia d’attacco Spagnoli-Gomez

La difesa

La fine del prestito dell’ottimo Di Gregorio ha lasciato un vuoto importante nella casella dei portieri. La società ha scelto di puntare sul ventenne Andrea Romagnoli – proveniente dalla Primavera della Roma – e su due giovani cresciuti in casa come Matteo Cincilla e Antonio Vinci.

Al centro della difesa ecco Giusto Priola, che lascia la Pistoiese dopo 3 buone stagioni, e la scommessa Lorenzo Saporetti. Il classe ’96 è reduce da una stagione deludente in quel di Fermo, ma con la nuova maglia è già partito titolare in Coppa e punta a una stagione da protagonista. Anche sulle fasce largo ai giovani, con Gianluca Frabotta e Giacomo Caccin provenienti dai vivai di Bologna e Cittadella.

Il centrocampo

In mezzo al campo la società lombarda ha dovuto operare maggiormente a causa della perdite di pedine importanti come Giuseppe Ungaro – che ha seguito mister Cevoli a Reggio Calabria – Giovanni Fietta e Antonio Palma, uno dei migliori centrocampisti dello scorso campionato attualmente in forza alla Giana Erminio.

Il “progetto giovani” ha portato in dote due talenti dalla Primavera del Torino – Antonio D’Alena e Matteo Rossetti – e il mediano della Primavera dell’Inter Armand Rada, già nel giro delle nazionali minori albanesi. Confermato il prestito dal Parma di Lorenzo Simonetti – che nella scorsa stagione ha messo insieme 30 presenze, 1 gol e 1 assist – mentre dalla Fermana è arrivato il classe 1991 Andrea Doninelli.

L’attacco

Il reparto offensivo ha perso un esterno di qualità come Gabriel Lunetta, ma ha guadagnato in esperienza con l’arrivo di Dario Venitucci che può giocare largo ma anche nel ruolo di trequartista. Il nuovo allenatore Oscar Brevi, però, tende a giocare con due riferimenti centrali e la società ha pescato sul mercato un profilo interessante: Alberto Spagnoli, svincolato dopo il fallimento del Mestre e autore di una buona stagione alla corte di Zironelli (6 gol e 5 assist in 32 partite).

Il giocatore di maggiore spessore resta Guido Gomez, chiamato a reggere sulle proprie spalle il peso dell’attacco del Renate. Il 4-3-1-2 di Brevi – che, al momento, sembra il modulo più quotato per l’inizio stagione – gli permetterà di avere un compagno con cui dividere il centro dell’attacco. Meno lavoro sporco, dunque, e più occasioni per ritagliarsi spazio per il gol.

La formazione tipo del Renate

Formazione Renate

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