Il mercato invernale della Fermana

Dall’arrivo di Neglia alle solite operazioni col Carpi: la Fermana si è mossa molto per garantirsi il mantenimento della Serie C


Il mercato di riparazione è giunto al termine e la Fermana può dirsi soddisfatta dei movimenti messi a segno. La prima necessità dei gialloblu era non perdere i pezzi pregiati in rosa, cercando allo stesso tempo di rafforzare la rosa a disposizione di mister Antonioli. Pur nella confusione della tratta Carpi-Fermo, che in ogni sessione di mercato regala scambi di dubbia utilità, l’operato del direttore generale Fabio Massimo Conti può guadagnarsi la sufficienza.

Il mercato

Come dicevamo, ha destato più di un interrogativo l’ormai consueto maxi scambio con il Carpi. Filippo Bellini, Giorgio Mantini e Mattia Soragna si sono trasferiti in Emilia, mentre Gianluca Clemente è passato a titolo definitivo alla Fermana. Il terzino è stato accompagnato da Gabriele Zerbo e Roberto Grieco, entrambi di rientro da un prestito durato solo 6 mesi. Il Carpi non è l’unica società con cui la Fermana ha deciso di effettuare uno scambio: i gialloblu hanno acquistato dal Fano il portiere Vincenzo Venditti, cedendo ai granata il pari ruolo Mattia Palombo e il difensore Alex Rolfini.

In prestito dal Chievo Verona è arrivato un ottimo prospetto under: si tratta di Massimo Bertagnoli, che in questa stagione ha esordito in B con i clivensi (8 gare per un totale di 352 minuti) giocando anche titolare nei due match di Coppa contro Ravenna e Cagliari. Giovane, ma con un’ottima esperienza in C è il difensore Andrea Bonetto, che si trasferisce a titolo definitivo dal Vicenza.

Infien, arrivano dal Bari due importanti rinforzi per mister Mauro Antonioli. In prestito dal Napoli (che ne deteneva il cartellino) ecco il centrocampista Gianluca Esposito, classe ’95 con alle spalle 3 stagioni da titolare con la Sicula Leonzio. Ma la ciliegina sulla torta è l’arrivo di Samuele Neglia, esterno d’attacco che si era messo in luce alla Viterbese prima di sposare il progetto del nuovo Bari in Serie D.

Un 2020 in salita

La preziosa vittoria in casa del Gubbio aveva chiuso il 2019 con una Fermana proiettata al tredicesimo posto, fuori dalla lotta salvezza e con una piccola speranza di raggiungere i playoff. Speranza puntualmente smentita dal cattivo approccio che i “canarini” hanno mostrato nel 2020. Con due pareggi e due sconfitte nel 2020, la Fermana è scesa nuovamente in zona playout a pari punti con il Ravenna. A preoccupare è soprattutto la fase offensiva: i gialloblu hanno segnato solo un gol nelle ultime 4 partite grazie ad un’azione personale di Bacio Terracino. Troppo poco per una squadra che può contare su un reparto offensivo di discreta qualità.

Le parole del mister

“Io sono sintonizzato solo sul campo e sulla prossima partita. La società sa che ho piena fiducia in loro, alleno chi mi mettono a disposizione. Questa squadra è stata costruita dalla società insieme al precedente allenatore, è giusto che continui a modificarla la società e ovviamente, quando me lo chiedono, io do il mio giudizio”. Alla vigilia di Samb-Fermana, mister Mauro Antonioli non vuole sentir parlare di mercato e si concentra solo sul derby.

“Da quando siamo passati alla difesa a 3, abbiamo subito solo 5 gol in 8 partite. Ciò che balza all’occhio è la difficoltà in base offensiva, perché segniamo pochi gol e dobbiamo migliorare. Non è colpa degli attaccanti, bisogna migliorare in tutte le situazioni. Sono convinto che con questo spirito e questa voglia di lavorare, noi ci salviamo”.

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