Zironelli verso Samb-Perugia: “Nessun timore reverenziale”

Mauro Zironelli

Le parole di Mauro Zironelli alla vigilia della partita tra Sambenedettese e Perugia, 9^ giornata del girone B di Serie C


Dopo il buon pareggio all’esordio contro il Südtirol la squadra di Zironelli è attesa da un altro incontro di fuoco contro il Perugia di Fabio Caserta. Una sfida molto complessa, per il momento dei grifoni – che arrivano da quattro vittorie consecutive – e per quello della Sambenedettese, all’inizio di una delicata transizione tecnico-tattica. Per questo, nonostante gli assenti dell’ultimo minuto – proprio ieri il Perugia ha comunicato tre positività di coronavirus, due tra i giocatori, a cui si aggiungono gli infortunati – il Perugia arriva a San Benedetto da favorita, e starà ai rossoblu il compito di sovvertire i pronostici.

Zironelli non nasconde la difficoltà della gara: «Col Perugia dovremo fare una grande partita, l’avversario ce lo impone. Non dico che servirà una partita perfetta, ma di certo servirà fare il massimo». Attenzione, ma nessuna paura: «Non dobbiamo avere timori reverenziali, né pensare al fatto che hanno più punti di noi; dobbiamo pensare al nostro, lavorando sulle cose da migliorare e sulle cose da consolidare». La prestazione di Bolzano è la base da cui partire: «Il gioco dal basso l’abbiamo già iniziato a fare a Bolzano, dove ho visto un ottimo atteggiamento nonostante venissimo solo da tre giorni di allenamenti; adesso dobbiamo migliorare ed essere più efficaci, anche davanti; le occasioni le abbiamo avute, il loro portiere ha fatto tre interventi importanti, ma dobbiamo fare di più per vincere».

Il tecnico ha lodato la prestazione dei suoi («Con il Sudtirol abbiamo fatto una partita sopra la media, non sarà facile fare punti al Druso»), ma non toglie l’attenzione dalla fase offensiva: «In questo momento la priorità è quella di costruire una squadra molto compatta, ma stiamo lavorando anche su qualche movimento in più dei singoli. L’importante nel calcio è fare gol, oltre che non prenderlo, dobbiamo migliorare i movimenti in fase offensiva». La strada per la sfida col Perugia è già segnata: «Bisognerà fare una partita attenta e lucida come a Bolzano, ma dovremo migliorare davanti, muoverci meglio e occupare meglio gli spazi. L’avversario è duro e lo sappiamo, ma dobbiamo sopperire essendo precisi, giocando rapidamente e facendo muovere la palla nel modo giusto». Un percorso che richiederà tempo, in ogni caso: «L’allenatore può anche essere il più bravo del mondo, io alla Play Station vinco sempre, ma poi in campo ci va il giocatore e le giocate le deve interpretare lui».

I rossoblu arriveranno alla sfida senza il loro giocatore più importante, Maxi Lopez, che non ha ancora recuperato al 100% dall’infortunio: «Maxi Lopez non lo rischieremo domani né mercoledì, nel caso si dovesse giocare». Per il resto la squadra è a disposizione: «Dalle ultime notizie ricevute tutti i ragazzi sono negativi, quindi dovrebbero esserci». Davanti potrebbe esserci il ritorno da titolare di Rubén Botta, dopo l’esclusione della scorsa settimana: «Giovedì avevo visto Rubén molto nervoso, e tale è stato anche nei giorni successivi. Per Bolzano avevo bisogno di giocatori lucidi e tranquilli, quindi ho fatto altre scelte. Poi ho saputo che il ragazzo era preoccupato per la moglie, che doveva partorire. Ora la moglie sta bene e così anche il bambino, e infatti l’ho visto molto più tranquillo».

A livello tattico Zironelli ha già idee chiare su come utilizzare il fantasista: «Io lo preferisco più vicino alla porta più che a centrocampo. Lo voglio più alto possibile, in modo che possa prendere prendere palla al momento giusto; se viene troppo incontro – come ha la tendenza di fare – è un problema, perché poi abbiamo solo una punta davanti. In ogni caso le scelte davanti non equivarranno a promozioni o bocciature: «Gli attaccanti con me sono sereni perché sanno che la partita la giocano sempre. Io li cambio sempre perché chiedo loro un grande lavoro e so che non possono resistere 90 minuti. A volte entrare nel secondo tempo può essere un vantaggio, specie se gli avversari sono stancati per bene. La possibilità di fare cinque cambi dà molta elasticità, adesso è come nel basket, puoi anche stravolgere la squadra a partita in corso. In ogni caso il miglioramento dell’attacco non dovrà partire solo dal reparto offensivo: «Ci deve essere il coinvolgimento di tutti. È importante che la squadra segua l’azione, soprattutto nel 3-5-2 dove se vai solo con i due attaccanti non fai nulla. Nelle mie squadre hanno sempre segnato tutti, non solo gli attaccanti; per farlo serve la collaborazione di tutti, a partire dai terzi di difesa che devono aiutare il possesso a progredire».

Nella giornata di oggi è arrivato anche il primo incontro dal vivo tra il tecnico e il presidente Serafino: «Non ci siamo detti niente di particolare, mi ha solo detto di lavorare tranquillo e sereno. In questo periodo stiamo cercando tutti di limitare i contatti, ed è un peccato soprattutto il giocare con lo stadio vuoto. Ne ho parlato anche col presidente. Il lavoro fatto dalla società ha portato molto entusiasmo, ma purtroppo non si possono vedere i risultati sugli spalti. Lo stesso per i giocatori, che quando segnano non possono andare ad esultare dai loro tifosi. Speriamo che l’emergenza finisca presto, perché vogliamo tornare a vivere il nostro pubblico. Nel frattempo dobbiamo andare avanti e resistere». A proposito di coronavirus, resta l’incognita per la partita con l’Arezzo, complici i tanti giocatori positivi: «Se non si dovesse giocare mercoledì sarebbe anche meglio per noi, perché avremmo un po’ di tempo in più per lavorare. In ogni caso dobbiamo essere leali e sportivi: se l’Arezzo ha molti positivi e se c’è da rinviare si accetterà il rinvio senza problemi».

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