Che cosa sta succedendo al Carpi?

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I prossimi avversari della Samb stanno attraversando un periodo di grande incertezza, tra addii pesanti e critiche alla società


Se si guardasse esclusivamente la classifica del girone B, nessuno potrebbe avere dubbi sulla buona stagione del Carpi, che attualmente è a 2 punti dalla zona playoff con ben 2 partite da recuperare. La squadra biancorossa ha praticato a tratti un ottimo calcio, figlio delle idee coraggiose di mister Pochesci che ha potuto dare forma ad una rosa molto giovane senza particolari pressioni. Nonostante ciò, più di qualche nube si addensa sulla squadra emiliana.

Il motivo è legato agli addii molto pesanti delle ultime settimane. Nel giro di poche ore hanno salutato prima il direttore generale Alfonso Morrone, poi l’allenatore Sandro Pochesci. In verità è da diversi mesi che i giornali parlavano di un rapporto lavorativo complicato tra la proprietà e Morrone, che avrebbe a più riprese respinto le ingerenze nelle scelte dello staff tecnico. Particolarmente esplicativo è il caso di Tommaso Biasci, attaccante che Morrone aveva praticamente ceduto al Perugia prima che il direttore sportivo Mussi – in accordo con la società – si mettesse di traverso vendendolo al Padova.

Senza un direttore generale che tutelasse il suo operato, sono esplose le divergenze tra il Carpi e Sandro Pochesci. L’ex allenatore di Fondi e Ternana è stato esonerato appena 3 giorni dopo Morrone, nonostante una classifica positiva e la valorizzazione di diversi giocatori. Pochesci si è limitato ad un rapido saluto via social: “Grazie alla città di Carpi..al sindaco Alberto mio primo tifoso e ai tifosi un forte abbraccio e naturalmente alla mia banda di ragazzini. Mi avete stupito partita dopo partita,vi voglio bene ragazzi. Forza Carpi“. Il suo posto è stato preso da Luciano Foschi, reduce da un’avventura tra alti e bassi in due stagioni al Ravenna.

La nota del club

La proprietà carpigiana ha cercato di rispondere ai tanti interrogativi della tifoseria con una nota ufficiale: “I miei soci e io siamo pienamente consapevoli di come le scelte prese, che hanno comportato un profondo rinnovamento a campionato in corso, possano portare la piazza e la tifoseria a porsi degli interrogativi. Questa nota vuole interrompere il laborioso silenzio che ha contraddistinto le ultime settimane, proseguire una linea di totale trasparenza verso la piazza che ha sempre caratterizzato la nostra Società, ed infine rigettare completamente la tesi di una Proprietà “polveriera”, priva di una linea programmatica.

Vi è una forte armonia e piena condivisione di intenti fra tutti i soci: le scelte prese, seppur dolorose, vanno inquadrate proprio nell’ottica di un consolidamento necessario con al centro il bene del Carpi, senza lasciare spazio a deroghe e/o personalismi. (…) Posso garantire che la stima nei confronti del Direttore Morrone e di mister Pochesci è stata ed è totale: ad essere venuta meno è la condivisione degli obiettivi e la modalità del loro perseguimento. Un cortocircuito che abbiamo scelto di risolvere con una separazione. Crediamo di aver operato nel solo interesse di una società che, oltre all’importanza storica per la città, è anche un’azienda e come tale va trattata“.

Il mercato di riparazione

Il calciomercato invernale del Carpi ha avuto inizio con un colpo a sorpresa: dal Manchester United è arrivato Luca Ercolani, classe 1999 che ha all’attivo 5 presenze con la nazionale italiana Under 20. Ercolani prende il posto del difensore centrale Atila Varga, ceduto alla Pistoiese.

La grande novità è rappresentata dalla cessione di Tommaso Biasci, che avrebbe dovuto lasciare Carpi già in estate per andare in Serie B. Il suo addio saltò per il mancato accordo con le tante società interessate, ed è stato il Padova a sfruttare l’occasione per rinforzare il reparto offensivo. Per dare nuova linfa ad un attacco che si è privato anche di Carletti, il Carpi ha deciso di puntare su Caio De Cenco, prima punta del Sudtirol, e sul talento di Hachim Mastour, ex prodigio delle giovanili del Milan che nell’ultima stagione si era messo in luce con la Reggina.

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