Certi amori non finiscono: il Rimini di Leo Acori

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Dopo le dimissioni di Righetti il Rimini ha ritrovato Leo Acori, che ha iniziato benissimo


Nel quarantesimo anniversario del legame che unisce le due tifoserie, Sambenedettese e Rimini tornano a sfidarsi in Serie C dopo gli ultimi incontri tra i dilettanti. I romagnoli hanno conquistato il professionismo al termine di una splendida cavalcata guidata dai “veterani” Scotti e Bonaventura e dall’allenatore Righetti. In pochi mesi moltissimo è cambiato: Scotti e Bonaventura hanno perso il posto da titolare, Righetti ha dato le dimissioni ad ottobre e al suo posto la società ha optato per un cavallo di ritorno, Leo Acori.

Una lunga storia d’amore

Stagione 2002/3: Leo Acori si siede per la prima volta sulla panchina del Rimini e conquista una storica promozione in C1 vincendo i playoff. I romagnoli, nonostante lo status di matricola, continuano a vincere e si piazzano al quarto posto in classifica, uscendo in semifinale playoff contro gli acerrimi rivali del Cesena. L’anno successivo accade l’incredibile: il Rimini è nel girone con due squadroni come Napoli e Avellino ma riesce nell’impresa di vincere il campionato. Lo storico ritorno in Serie B è festeggiato con una salvezza e, nell’anno successivo, Leo Acori può vantare un altro successo: il Rimini esce imbattuto dalla sfida con la Juventus sia all’andata (1-1) che al ritorno (0-0).

Al termine della stagione 2007-8, terminata con il record di 69 punti in campionato e la morte dell’amato patron Bellavista, Leo Acori lascia la panchina del Rimini. Il suo allontanamento dall’amata città romagnola dura 8 anni: nel 2016 il Rimini è in crisi, lotta disperatamente per la salvezza e ha già esonerato due allenatori, Alessandro Pane e Oscar Brevi. L’impresa appare impossibile, ma Leo Acori riesce a portare la squadra fuori dalle sabbie mobili della retrocessione. Il successo del campo è rovinato dalla crisi societaria, sfociata nel fallimento estivo.

La terza avventura ha inizio il 24 ottobre, quando la pesante sconfitta nel derby contro l’Imolese spinge Righetti alle dimissioni. Il Rimini ha già la soluzione in tasca, e poche ore dopo arriva Acori si (ri)presenta in sala stampa. Il tecnico prende i biancorossi in piena zona playout e, grazie a uno strepitoso rendimento casalingo, ora è solo ad 1 punto di distanza dal decimo posto.

Il mercato estivo

Il Rimini ha agito in maniera razionale durante il mercato estivo. Consapevole di non avere a disposizione il budget delle grandi compagini, il patron Grassi ha deciso di confermare il nucleo forte della promozione aggiungendo under interessanti e pochi rinforzi mirati tra gli over. In porta, al fianco del veterano Scotti, c’è il classe 1997 Giacomo Nava, che ha saputo conquistare la maglia da titolare nelle ultime due gare. In difesa, ecco Andrea Venturini dal Ravenna – uno dei migliori giovani della scorsa stagione – e l’esperto Manuel Ferrani.

A centrocampo gli unici tre superstiti della scorsa stagione sono Andrea Montanari, capitano quando non gioca Scotti, e gli esterni Abdoul Guiebre e Daniele Simoncelli. In mezzo al campo – insieme al rinnovo del prestito di Guido Variola, dall’Udinese – sono arrivati Isnik Alimi dall’Atalanta, Luca Battistini dal Forlì e Stephen Danso dall’Inter.

In attacco, è arrivato il rinnovo del veterano Alex Bonaventura. Oltre ai confermati Scott Arlotti e Sasa Cicarevic, la società ha deciso di puntare su due scommesse come Giacomo Cecconi – reduce da una buona stagione in D con il Romagna Centro – e Michele Volpe, under classe 1997 in prestito dal Frosinone. L’acquisto più importante, però, è quello di Roberto Candido. Trequartista classe 1993, Candido nell’ultima stagione ha ottenuto la promozione con il Padova ma ha scelto Rimini per vivere un campionato da protagonista. Rapido e tecnico, può svariare su tutto il fronte d’attacco: in questa stagione non ha ancora segnato, ma ha già messo a referto 4 assist.

La formazione

Il Rimini è una squadra povera tecnicamente ma estremamente organizzata e, soprattutto in casa, capace di imporsi fisicamente e tatticamente sugli avversari. Leo Acori ha saputo massimizzare il rendimento casalingo dei suoi giocatori, ma non ha ancora trovato una cura al mal di trasferta dei romagnoli.

Nelle ultime gare, i biancorossi sono scesi in campo con un 4-4-1-1: Petti e Venturini sono terzini molto bloccati che permettono a Guiebre e Simoncelli di poter spingere sulle fasce. Sulla trequarti, il ballottaggio è tra Sasa Cicarevic e Roberto Candido, mentre davanti sembra avere il posto assicurato il giovane Volpe, autore di 5 gol in 15 partite.

XI Rimini

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