La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Puntata post Samb-Giana Erminio
Per i rossoblu, la Giana Erminio ha assunto la stessa consistenza e lo stesso sapore amarognolo del gongorzola. Un formaggio pesante anche nella presenza, utile a fare affiorare poco dolci ricordi. All’andata la sconfitta contro i biancazzurri segnò il culmine delle difficoltà rossoblu, che oggi – a quattro mesi di distanza – vivono tutt’altro momento e tutt’altra classifica. Ma nonostante ciò – o forse proprio per questo – le critiche sono rimaste quasi le stesse.
Michele Palmiero: Era stata presentata come la gara più difficile del trittico e così è stato. Finora lo spartito era sempre stato lo stesso: la Samb era la squadra in difficoltà, gli altri erano i favoriti. Contro la Giana Erminio la situazione si è ribaltata e siamo andati male.
Angelo A. Pisani: Da come l’aveva presentata Roselli sembrava avesse l’idea che la Giana sarebbe venuta per fare catenaccio, ma fino all’espulsione sono stati loro a fare la partita. Alla fine sono venuti fuori tutti i nostri problemi in fase di uscita.
Edoardo Tarullo: Sabato è arrivata la prima partita in cui abbiamo visto qualche erroruccio di Roselli. Finalmente, aggiungo. Non lo dico per antipatia verso il mister (che per quanto mi riguarda è un messia venuto a salvarci dalle catastrofi estive), ma perché ero curioso di vedere come avrebbe reagito la piazza nei suoi confronti, dopo tanti complimenti. Non sono rimasto deluso: quando c’è da criticare San Benedetto non si fa mai trovare impreparata.
Angelo A: Ah, qua a San Benedetto siamo diventati geni del tafazzianesimo. Siamo in un momento idilliaco: non perdiamo una partita da inizio novembre, siamo diventati i re delle rimonte e abbiamo risalito una decina di posti classifica, ma c’è ancora chi non è soddisfatto. L’altra sera, in conferenza, il più tranquillo era il presidentissimo…
Michele: C’è anche da dire che la partita con la Giana è stata davvero brutta. Secondo me Cesarone Albè si è finto malato, non andava neanche a lui di vedersi sta partita.
Angelo A: Bella non lo è stata di certo. La cosa deludente è stata vedere quanto bene hanno gestito il possesso (con tutti i loro difetti) e quanto male lo abbiamo fatto noi. Roselli ha sottolineato l’utilizzo del loro terzo centrale (contro le nostre due punte) per gestire la fase di uscita, come hanno fatto anche Teramo e Vis. Giusto, ma i tre centrali li abbiamo anche noi, e non stiamo riuscendo a fare le stesse cose. Il mister ha parlato di caratteristiche dei giocatori, ma secondo me – almeno in parte – si può e si deve migliorare.
Michele: Al momento non c’è grande interesse a farlo, secondo me. Questa squadra è costruita per difendere compatta, aggredire gli spazi e far male in transizione. Abbiamo tanti giocatori che lo sanno fare molto bene – Gelonese, Signori, Rapisarda, Calderini – quindi si tratta di una scelta ragionevole. E finora sta funzionando, visti i 12 risultati utili consecutivi. Se il prezzo da pagare è qualche partita noiosa chissenefrega.
Edoardo: Allo stato attuale noi dobbiamo pensare sempre e comunque di essere la sfavorita. Bisogna iniziare le gare con l’idea che non c’è nulla da perdere, e accettare i risultati che arrivano. Se vogliamo davvero aiutare la squadra dobbiamo smettere di pretendere risultati e tornare a riempire lo stadio, nonostante gli orari di merda della Lega.
Angelo A: Hai detto bene, non bisogna pretendere niente. Più che altro non bisogna chiedere di più, anche perché ad oggi non abbiamo fatto mercato, praticamente: Fissore è arrivato per sostituire Di Pasquale, D’Ignazio ha preso il posto di Gemignani come alternativa a Cecchini. Il primo lo conosciamo, per quanto riguarda il secondo ci sono diverse incognite, perché ha giocato pochissimo. Al momento ci manca sicuramente qualcosa.
Michele: Prima dei problemi con Scalera Fusco aveva detto che il mercato era chiuso. Se non viene lui verrà un altro laterale, ma secondo me non bisogna aspettarsi di più.
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Angelo A: Però poi non lamentiamoci se giochiamo senza prime punte di ruolo, con tutti mediani o con Rapisarda a sinistra. Per carità, sono scelte societarie; basta che poi non ci si aspetti l’alta classifica. C’è pure chi guarda i punti del Pordenone, secondo me è assurdo. Al momento ho più paura per le squadre dietro, ma forse son troppo negativo io…
Edoardo: L’importante, in questo momento del campionato, è non perdere l’entusiasmo che abbiamo costruito durante la risalita della classifica. Per come la vedo io la lotta per la sopravvivenza è uno dei sentimenti più puri che esistano nel calcio, e non c’è nulla che come l’esaltazione che crei tirandoti fuori da un momento difficile. Ora stiamo andando bene, gli avversari iniziano a studiarci e arriveranno sempre più preparati. Qualche passo falso ci sarà per forza.
Angelo A: Lo abbiamo visto sabato, perché la Giana è arrivata molto preparata. Basti vedere come si sono mossi i due attaccati, che spesso cambiavano posizione o si sovrapponevano su un lato per sfruttare le nostre marcature a uomo ed aprire falle difensive. Noi siamo stati bravi a metterci a posto e riprendere la gara, ma non bisogna confondere questa resilienza per superiorità agli avversari. Stiamo andando molto bene, e molte cose ci stanno andando bene, ma non significa che dobbiamo arrivare primi.
Michele: Secondo me ogni squadra nell’arco della stagione ha un numero X di bonus fortuna, episodi che spostano la gara su binari favorevoli. Ogni anno c’è una squadra che ne ha di più e una che ne ha di meno, a noi sta andando benissimo. La buona sorte va meritata, ma ci saranno anche momenti in cui le cose andranno male, e non bisognerà far drammi.
Edoardo: Ragazzi, salto di palo in frasca. Non so, forse è perché ho visto la partita febbricitante da casa, ma mi pare che Di Massimo sia entrato benissimo. Meglio di Russotto, che ci ha messo tanta buona volontà ma non è riuscito a essere incisivo.
Angelo A: Queste sono le partite di Di Massimo, quando la squadra lancia lungo e lui ha l’unico compito di guardare avanti e cercare di creare pericoli. È entrato molto bene e ha anche battuto l’angolo dell’uno a uno (guadagnato dopo una sua spizzata per Rapisarda, tra l’altro).
Michele: Com’è strana la vita: pochi mesi fa tutti a gettare la croce addosso a Di Massimo, adesso siamo qui a parlare del suo impatto positivo. Sabato scorso, quando è stato sostituito al posto di Calderini, ho sentito addirittura qualche fischio. Il calcio è bello per questo: cambia tutto molto in fretta. Guardate il Monza! Da qui a sabato potrebbero comprarne altri 15. Bisogna che Brocchi si svegli, perché con una squadra del genere non puoi fare così fatica.
Angelo A: Monza, Feralpisalò, Vicenza, Ternana… Alla fine il tanto vituperato girone B ha un livello medio più alto di quanto si creda, e quindi non bastano sempre i giocatori per vincere le partite. Noi ne siamo la prova, perché abbiamo una buona squadra, ma non da 12 risultati utili consecutivi. Se ci siamo arrivati è merito della squadra, di Roselli (e della fortuna). Innsomma, in questo campionato può capitare di tutto: tipo che andiamo a vincere a Monza dopo aver pareggiato in casa con la Giana Erminio.
La copertina di Madou è ispirata a “Basta che funzioni”, di Woody Allen. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. E se vi va potete iscrivervi anche al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!