Vernecchie rossoblu: 20^ puntata (Samb-Ternana)

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Puntata post Samb-Ternana


«Resistere, resistere, resistere»

A fine partita Roselli ha fatto il motto a Vittorio Emanuele Orlando, un po’ per parlare della partita e un po’ per prepararsi alla solita conferenza stampa con e contro i giornalisti. La vittoria sulla Ternana ha dissipato i nuvoloni sulla testa del mister, ma non ha rischiarato i rapporti in sala stampa, ancora densa di polemiche. Intanto – al cospetto dei 1500 coraggiosi che hanno sfidato orario, freddo e premesse della partita – la Samb affonda la Ternana e risale all’ottavo posto, con una partita solida e reattiva che sembra quasi uno schiaffo agli esteti.

Michele Palmiero: Un grande, gigantesco sospiro di sollievo: per me la vittoria sulla Ternana è stata questo. Dopo un filotto di risultati più negativi di quanto meritassimo, sono arrivati 3 punti che ci fanno balzare nuovamente in zona playoff e danno un minimo di serenità all’ambiente. Anche stavolta la partita non è stata un granché (anzi…) ma prendiamoci tutto il buono possibile da una serata molto particolare.

Angelo A. Pisani: Non è stata un granché ma è stata quello che ci voleva, anche perché è arrivata nel modo più “identitario” possibile. Roselli non si è fatto scrupolo di mettere un difensore centrale come quinto, Gelonese terzo centrale e due giocatori contestatissimi come Ilari e Russotto dal primo minuto. Ricordiamo bene cosa si diceva fino a una settimana fa, a fronte di prestazioni anche migliori… Ora sono diventati tutti fenomeni. Speriamo che questa pace duri un altro po’.

Benson - Ilari

Michele: Sul gioco della Samb se ne sentono di tutti i colori, ma io mi sento di ripetere quello che dico da mesi: noi siamo questi, per caratteristiche dei giocatori e idee del mister. Non si può rinnegare la propria identità tattica in nome del “Bel Gioco”.

Angelo A: Hai detto bene, in nome del “Bel Gioco”: che cazzo sarebbe il bel gioco? Ogni volta cambia. Se fai tre gol giocando male è bel gioco, se fai una partita spettacolare ma finisci 0 a 0 sei scarso. Se metti un giocatore come Ilari sulla fascia e perdi sei troppo difensivo, se metti Fissore nello stesso ruolo e vinci sei “grintoso e aggressivo”. Alla fine mi sa che questo bel gioco non significa nulla… secondo i canoni estetici che sento, il bel gioco l’avrebbe fatto la Ternana, che però ha giocato malissimo.

Michele: Credo sia la prima volta in questa stagione che vedo una squadra e penso: “Questi non hanno la minima idea di cosa fare con il pallone tra i piedi”. A livello di qualità individuale la forza della Ternana non si discute: gente come Marilungo, Diakitè o il giovane Pobega con la categoria c’entra poco. Il problema è che non c’è nulla che mi faccia pensare a una squadra. Da qui si capisce quanto sia difficile partire con grandi ambizioni e trovarsi a lottare in basso. A volte basta un episodio fortunato per invertire la rotta, altre volte l’unica cosa da fare è limitare i danni fino a maggio.

Angelo A: Siamo stati fortunati a trovare la Ternana in questo stato, perché ad inizio anno sarebbe stato molto, molto difficile. Comunque bisogna anche considerare che nel momento peggiore della stagione stanno avendo un calendario terribile. Dal 19 gennaio alla partita contro la Samb hanno giocato 10 (!) partite, assurdo. Ennesimo regalo di questa grande governance chiamata Figc.

Michele: Il Girone B non ha società fallite come negli altri due schieramenti, ma è ugualmente falsato. Nella prima parte del girone d’andata, la Ternana non sapeva in che categoria avrebbe giocato e si è ritrovata cornuta (in Serie C) e mazziata (costretta a giocare ogni tre giorni per recuperare le gare perse). Altro che “il campionato dei campanili”: la Serie C è la discarica del calcio italiano.

Angelo A: Concentriamoci sulle cose belle, ad esempio Russotto. Secondo me ha fatto una delle migliori partite da quando è arrivato a San Benedetto. Gli abbiamo spesso rimproverato lo scarso impatto “psicologico” sulla partita (io ogni tanto dico che è un pariolino) ma sabato ha fatto una partita con grandissima qualità e grandissima sostanza. Ogni volta che sembravamo in difficoltà ha “sbloccato” il possesso.

Michele: Secondo me un Russotto a mezzo servizio è comunque il nostro giocatore più forte. Questo non vuol dire che sia sempre l’uomo giusto da mettere in campo, anzi, penso sia abbastanza “allergico” al nostro gioco reattivo. Però resta uno dei pochi in grado di spezzare le partite con una giocata. Non so come sarebbe stata la sua stagione senza infortuni, ma l’ultima partita mi ha fatto pensare che con un Russotto in forma avremmo avuto qualche punto in più.

Angelo A: Per qualità tecniche è un giocatore che vale altre categorie, molto più alte, in cui forse è arrivato troppo presto. A Catanzaro e Catania ha fatto benissimo, quest’anno si è trovato in una situazione particolare ed è stato tanto tempo fuori per problemi fisici. A me dà l’impressione di essere un giocatore emotivo. Quando sente la fiducia intorno a sé cambia tutto.

Samb-Ternana

Michele: Oggi sono stato alla sua conferenza stampa e le sue parole mi hanno colpito molto, in positivo. Tu conosci bene il pregiudizio che ho verso le conferenze stampa, che di solito sono piene di domande banali e risposte di circostanza. Invece Russotto mi ha spiazzato, mostrando un lato autocritico che non mi aspettavo per niente. È stato schietto e diretto, senza rifugiarsi nelle ovvietà e nella piaggeria. Ho visto uno che vuole prendersi il posto da titolare e non lasciarlo più.

Angelo A: A livello mentale mi sono piaciuti tutti, ma voglio citare tre giocatori che vengono spesso sottovalutati: Gelonese, Stanco e Ilari. Il primo ha giocato centrale a sorpresa (anche sua) e ha fatto una partita impeccabile, Stanco ha fatto un lavoro clamoroso, in fase di possesso (tenendo bassa la difesa) e non, coprendo le linee di passaggio e coprendo la fascia quando Russotto non ne aveva più. Ilari è un altro che ha lavorato tantissimo senza palla, oltre al gol.

Michele: Tutto bello, tutto giusto. Però, caro mio, ti sei dimenticato di citare un altro protagonista della partita: Alessio Di Massimo. In questi anni non sono mai stato tenero con lui e continuo a pensare che non possa essere un titolare di una grande squadra di Serie C, però ha lasciato davvero il segno.

Angelo A: Queste sono le partite sue, con tanto spazio da attaccare e un compito abbastanza semplice: fare più male possibile. Non è un caso che in 10 minuti abbia fatto più cose che nelle ultime due da titolare. Di Massimo è un giocatore così, in alcuni aspetti è “vuoto” e in altri sempre decisivo. Mi sembra un personaggio di Adrian: disegnato bene, sì, ma ancora troppo monodimensionale.

Alessio Di Massimo

Michele: Secondo me Di Massimo è la perfetta trasfigurazione in campo della nostra dirigenza: non sai mai cosa aspettarti. Ogni volta che lo vedo giocare mi trovo a dire: “Ma perché ha fatto questa cosa?“. Idem con la società: perché surriscaldare l’ambiente a suon di critiche e poi proporre la giornata rossoblu?

Angelo A: Beh, mi pare giusto: passi un mese a dire che la squadra non gioca più a calcio, che i tifosi sono ingrati e i risultati pessimi. E poi vai all’incasso con la giornata rossoblu.

Le Iene - Vernecchie

Michele: No, Angelo, fermo. Quella è tutta colpa del segretario Palma. Parola di presidente.

Angelo A: La giustificazione è stata peggiore della decisione in sé, per non parlare di quello che è successo dopo sui social. Comunque, senza cattiveria: era il sabato sera più freddo dell’ultimo mese (annunciato da una settimana e più), entrambe le squadre erano messe male e l’ultima in casa era finita coi fischi. Perché è sembrata una buona idea? A San Benedetto non siamo molto furbi, ma a fare coup de théâtre siam bravissimi.


La copertina di Madou è ispirata alla copertina di Magnum P.I. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. E se vi va potete iscrivervi anche al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!

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