Samb-Ternana, la vittoria che serviva

Analisi: Samb-Ternana

La vittoria dei rossoblu mette a tacere tante delle incomprensioni dell’ultimo mese. L’analisi tattica di Samb-Ternana


«Resistere, resistere, resistere»

All’inizio della conferenza post partita Roselli ha ripreso il discorso di Vittorio Emanuele Orlando sul Piave, dopo che la sconfitta di Caporetto trasformò la guerra di conquista in una guerra difensiva. Un immaginario epico e drammatico, che pure rimanda con la giusta efficacia alla situazione dei rossoblu. Contro la Ternana la Sambenedettese ha giocato una sfida da dentro o fuori, una di quelle partite d’importanza capitale che (troppo) spesso si costringe a giocare, anche quando non ce n’è bisogno.

Vero, i rossoblu non vincevano da sei gare, ma la squadra di Roselli aveva messo in campo prestazioni abbastanza consistenti, pareggiando nel difficile campo dell’Imolese e giocando due buone prestazioni con Monza e Ravenna, a dispetto della sconfitta. Nonostante tutto i rossoblu restavano in piena zona playoff, un posizionamento che lo scorso ottobre rappresentava l’obiettivo massimo, e che l’ottimo finale del 2018 ha trasformato in obiettivo minimo.

Un cambio di ambizioni che non ha tenuto conto delle difficoltà (strutturali e non) della squadra, che in queste ultime partite – di fronte a un calendario abbastanza fitto, e qualche infortunio – sono tornate a farsi sentire. Come al solito, il tecnico rossoblu ha dovuto fare di necessità virtù, puntando sull’organizzazione della squadra e (soprattutto) la versatilità di alcuni giocatori chiave.

Le scelte di Roselli

Per la partita con la Ternana Roselli ha preparato due moduli diversi, a seconda dell’assetto della Ternana. L’ago della bilancia erano Gelonese e Celjak. Se le Fere avessero confermato il 4-4-2 delle ultime giornate, con Vantaggiato e Marilungo in attacco, Roselli avrebbe messo in campo Celjak, esterno sinistro nel solito 3-5-2 rossoblu. Se la Ternana avesse scelto il 4-3-3, con un solo centravanti, Roselli avrebbe rinunciato a un centrale per inserire Gelonese a centrocampo, come mediano in un 4-2-3-1 con Rocchi sulla trequarti (a uomo su Paghera) e Rapisarda-Fissore terzini.

La scelta di Bifulco al posto di Vantaggiato ha spinto il tecnico sambenedettese a immaginare un 4-3-3, facendolo optare per la seconda opzione. I calcoli si sono rivelati subito sbagliati, perché la Ternana mantiene il solito 4-4-2, con Furlan e Pobega sugli esterni e Bifulco al fianco di Marilungo in attacco. Roselli decide di cambiare subito assetto, spostando Gelonese come terzo centrale di difesa, con Rocchi e Signori mediani e Fissore nell’inedita posizione di laterale sinistro. Davanti Stanco era affiancato da Ilari e Russotto, in quello che si presentava come un 3-4-3 molto particolare.

Formazioni Samb e Ternana

L’importanza di Stanco, Ilari e Russotto

Rispetto alle ultime uscite i rossoblu hanno abbandonato il solito assetto asimmetrico per giocare con un tridente più lineare, con Ilari sulla destra e Russotto a sinistra. In fase di possesso i due partivano da posizione abbastanza centrale, per poi decidere se allargarsi sulla fascia o stringere al centro, per tentare lo scambio corto o raccogliere le sponde di Stanco.

Il più sollecitato tra i due è Russotto, che sin dai primi minuti inizia a prendere in mano anche le responsabilità in fase di costruzione, accorciando verso i due mediani per ricevere, tenere palla e cercare il lancio o il cambio gioco sulla fascia opposta. Il numero 32 – spesso criticato per la troppa evanescenza – gioca una partita di grandissima sostanza, dando supporto alla fase di non possesso e qualità in fase di uscita, aiutando la Samb a innescare le discese di Rapisarda sulla fascia opposta.

Alcuni highlights della grande prestazione di Russotto: qualità e sostanza

Dall’altra parte Ilari galleggiava spesso tra la mezzala e l’esterno, attirando Bergamelli e Pobega. Ai tagli dentro e in verticale di Ilari si aggiungevano quelli di Stanco in zona centrale, che hanno permesso di sfilacciare le distanze della Ternana sul lato destro. Il lavoro dei due è stato oscuro ma prezioso, e ha permesso a Rapisarda di ricevere a campo aperto, con la possibilità di prendersi tutto lo spazio possibile.

I tre dell’attacco sono le variabili che mandano in tilt la partita della Ternana, che nei primi minuti si trova spesso ad inseguire. I rossoblu vanno subito avanti, in modo rocambolesco, ma non è un caso: al 7′ minuto Russotto raccoglie una palla persa da Altobelli, stringe verso il centro e allarga sulla sinistra per Signori, che mette dentro per Stanco. L’attaccante stoppa e serve per il taglio di Ilari, che infila in porta con un gran sinistro.

Finalmente, un legno-gol che può fare esultare la Sambenedettese

Partita difensiva

Il gol cambia subito il contesto della gara, trasformando la partita in una partita difensiva. La Ternana ha bisogno di punti, e decide immediatamente di mollare gli ormeggi e attaccare a pieno organico. Nella seconda parte del primo tempo gli uomini di Gallo alzano rapidamente il baricentro, giocando in modo molto aggressivo. Paghera e Altobelli prendono in mano il possesso e iniziano a cercare la verticalizzazione con insistenza, aiutati da Furlan, nel tentativo di sfruttare la presenza in area di Marilungo, Bifulco e Pobega.

In rossoblu si difendono molto bassi e compatti, nel tentativo di lasciare meno spazi possibili. Un atteggiamento un po’ rinunciatario, che però funziona: nel primo tempo la Ternana spinge tanto, ma riesce a minacciare Sala solo su calcio piazzato, con un tiro di Furlan (palla poco sopra la traversa) e una mischia in area risolta da Fissore.

I cambi della ripresa

Nel secondo tempo i rossoblu sono entrati in campo con un piano difensivo più dettagliato, che per molti versi ricalcava quello visto a Monza. Dietro i due laterali sono rimasti molto bloccati, formando una linea a cinque, con i due trequartisti al fianco a presidio delle due fasce, in una sorta di 5-4-1.

Rapisarda e Fissore restano bassi, in linea coi centrali, Russotto e Ilari (che qui avevano temporaneamente cambiato fascia) coprono i lati dei mediani. Gelonese insegue Bifulco fino alla trequarti

L’assetto restava tale soprattutto sulla carta, perché nella pratica i rossoblu hanno tenuto un orientamento basato molto sull’uomo, con i laterali sugli esterni offensivi della Ternana, Signori e Rocchi sui due mediani e Ilari e Russotto sui terzini. Dietro Biondi marcava Marilungo, mentre Gelonese seguiva Bifulco per tutta la trequarti, anche a costo di uscire completamente dalla posizione.

Russotto segue il terzino fino alla propria trequarti, Gelonese sale altissimo per non lasciare spazio a Bifulco. Rapisarda, Biondi e Fissore marcano a uomo i loro avversari Rocchi, Gelonese e Ilari vanno in pressione

Dopo il primo quarto d’ora Gallo inserisce Vantaggiato al posto di Bergamelli, facendo scalare Bifulco sulla fascia destra e Pobega in posizione di terzino. Pochi minuti dopo Roselli resta fedele al suo proposito iniziale, e toglie Rocchi per inserire Celjak (a sinistra, con Gelonese in mediana e Fissore terzo centrale).

Nonostante il crescente peso offensivo della Ternana (che al 64esimo inserisce anche Palumbo e Boateng) la Sambenedettese rischia molto poco, rivelandosi perfetta in tutti i duelli chiave. Gli ospiti tengono il possesso in modo quasi esclusivo, ma le occasioni migliori sono tutte dei rossoblu, che si fanno vedere dalle parti di Iannarilli con due cross insidiosi di Russotto (allontanati) e il contropiede di Gelonese (deviato in corner).

La Samb chiude la partita

All’80esimo Roselli decide di sostituire Russotto e Stanco (stremati) per inserire Di Massimo e Calderini, nel tentativo di sfruttare meglio le opportunità in contropiede. La Sambenedettese ha il primo, grande rischio della ripresa all’85esimo minuto, con il tiraccio di Russo sugli sviluppi della punizione di Vantaggiato, ma nel finale ha anche due occasioni per il raddoppio con Di Massimo, fermato da due grandi parate di Iannarilli.

Negli ultimi minuti la Ternana prova il tutto per tutto, e al 95esimo arriva la terza occasione Di Massimo, che stavolta viene atterrato da Iannarilli. Il rigore viene battuto da Calderini, che spiazza il portiere e chiude definitivamente la partita.

La vittoria migliore possibile

Il 2 a 0 finale fa sprofondare la Ternana e riporta in alto i rossoblu, ora ottavi con il rematch del Liberati ancora da giocare. Quella dei rossoblu è stata una vittoria importante per la classifica, ma è anche una risposta a tante delle voci che nelle ultime settimane avevano inquinato l’ambiente rossoblu.

La vera vittoria della Samb è stata il rimanere fedele a sé stessa, anche se questo voleva dire giocare con un difensore puro come Fissore sulla fascia, e il contestatissimo Ilari trequartista. Il 2 a 0 è riuscito a placare tutte le critiche sui giocatori fuori ruolo, le scelte dell’attacco e i giovani non messi in campo, almeno per una settimana. Domenica la Samb torna al Pordenone, che si trova a meno di 100 km dal Piave. Per un’altra battaglia di trincea, probabilmente.

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