Roselli risponde a Fedeli: “Accetto le critiche, ma la mia dignità non si tocca”

Ravenna-Samb

Il tecnico sambenedettese risponde alle critiche del presidente Fedeli, pubblicate sul Corriere Adriatico


La sconfitta col Vicenza non poteva che lasciare strascichi, e – dopo la tregua del post-partita, dovuta ad alcuni problemi di salute – il presidente Fedeli è tornato a farsi sentire. Il patron si è lasciato andare ad uno sfogo tramite il Corriere Adriatico. «Roselli non fa mai autocritica – ha detto il presidente – dice sempre che la squadra non l’ha fatta lui e che ci ha riportato in alto solo per merito suo».

Le parole non sono cadute nel vuoto: oggi pomeriggio, prima della conferenza di Fissore, Roselli è voluto intervenire davanti alla stampa per dire la sua. Un intervento non autorizzato dall’ufficio stampa, ma sul quale Roselli ha insistito, accettando di prendersi tutte le responsabilità: “Sono sempre rimasto fedele a quanto detto al mio arrivo, e ciò di non commentare le parole del presidente. Oggi ho letto delle cose su di me sul Corriere Adriatico, e questa volta voglio rispondere“.

Io sono sempre pronto a spiegare le mie scelte – continua Roselli – in qualsiasi momento, come ho sempre fatto, soprattutto se si tratta del Presidente, posso partire anche ora in macchina per dirigermi da lui. Sulla questione dell’autocritica: non ho mai avuto problemi ad ammettere i miei errori. Secondo me questa squadra può mettere in difficoltà chiunque e può fare i playoff da protagonista“.

All’allenatore rossoblu non è piaciuto soprattutto un passaggio dell’intervista di Fedeli, ovvero quella in cui è accusato di giustificarsi spesso adducendo come alibi quello di essersi ritrovato a gestire una squadra costruita da altri.

Voglio chiarire una cosa: in 25 anni da allenatore non ho mai fatto la squadra, né chiesto giocatori. Le squadre le hanno sempre fatte le società: io penso ad allenare i miei ragazzi, per i quali ho totale fiducia. Io accetto tutto, ma non posso accettare cose che danneggiano la mia dignità. Non mi sono mai lamentato di non aver fatto la squadra, e non ho mai detto di non essere contento dei miei giocatori: ho sempre e solo pensato ad allenare i miei ragazzi, e loro hanno risposto con abnegazione e impegno“.

Il breve sfogo di Roselli si conclude con un ulteriore allusione alla presunta mancanza di autocritica. “Come ho già detto dopo la gara, io sono il primo responsabile della sconfitta contro il Vicenza; accetto tutte le critiche che ricevo da giornalisti, tifosi e dirigenti, come ho sempre fatto. Però voglio chiarire questa cosa: io penso ad allenare, concentrandomi sulla squadra costruita dalla società. Nessuno può calpestare la mia dignità“.

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