Fedeli esplode: “A San Benedetto sapete solo far chiacchiere”

Franco Fedeli

La conferenza stampa a margine di Samb-AlbinoleffeParlano il presidente Fedeli, Magi, Russotto e Marcolini


Il 3 a 0 della Sambenedettese spazza via tanti dei fantasmi accumulati negli ultimi due mesi, ma non spegne le polemiche del presidente Fedeli, che – dopo alcune chiacchiere di rito – ha passato il resto della conferenza ad attaccare la piazza, la stampa e la tifoseria. Parole dure e sperticate, che hanno soffocato la gioia per la prima vittoria rossoblu di Magi (Coppa Italia a parte) e il primo gol in campionato di Russotto.

Franco Fedeli

Lamentarsi oggi sarebbe un delitto, anche se nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà. Poi è venuto fuori Russotto, e ora abbiamo visto di cosa è capace. A fine partita gli ho detto “Vedi che puoi fare, perché non lo fai sempre?”. Ha giocato poco soprattutto per problemi fisici, ma in generale ha deluso. Oggi eravamo tutti in forma, e abbiamo vinto.

Ma chi pensate che se la voglia prendere la Samb? Vi pensate di trovare un altro Fedeli… Credete che qualcuno della città si sia fatto sentire? Qua se ne fregano tutti. Sono loro che dovrebbero venire e proporsi, e invece sono solo bravi a parlare e contestare. Il 3 a 0 mi rende felice perché ancora la squadra è mia, poi vedremo. Cosa farò se non trovo acquirenti? Dovrete trovare i soldi voi, è tanto semplice. A San Benedetto, lo ripeto, sapete fare solo chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Fatti zero. Lo vedo anche dall’affluenza del pubblico: oggi con l’incasso non riusciamo neanche a ripagare gli steward… Si dice sempre “Il Riviera delle Palme”, “La fossa dei leoni”, “Il tempio del calcio”… Tutte chiacchiere.

La vostra speranza è di trovare qualcuno, e che abbia la possibilità di farlo. Sennò qua rischiate di fare la frittata, come vi è già successo.

Io vengo a San Benedetto solo la domenica, qua la società è allo sbando. Trovo delle situazioni che conosco solo oggi: mi hanno detto che si può fare il campionato con solo tre squadre giovanili, ne abbiamo otto, otto! Cinque stipendi in più, cinque iscrizioni in più, cinque materiali da comprare in più. E che paga? Sempre Fedeli. In questi anni non abbiamo tirato fuori neanche un ragazzo, neanche uno. Questa è una gestione fallimentare. Io non vado a chiedere l’elemosina a nessuno. Se ci fossi stato io le cose erano diverse, ma io non ho tempo.

Io ho due attività qua ma delego, invece alla Sambenedettese è tutta una spesa e basta. Giochiamo a carte scoperte: se Fedeli andasse avanti mi libererei di tutti i giocatori che costano tanto e mi hanno reso poco. Poi prendo tutti ragazzi in prestito e prendo i soldi del minutaggio. E siamo nel campo dei forse. E di certo non vorrò sentire cose come “Presidè compra questo”, “Presidè caccia i soldi”, perché qua continuo a ricevere gli insulti sui social. Sono solo cafoni? Intanto si fanno sentire. Parliamo della partita.

Oggi abbiamo fatto bene, se continuiamo con questa tigna saremo pericolosi anche ai playoff. Prima vittoria di Magi? Capuano sono trent’anni che allena e non ha vinto niente, tutti i fenomeni li portiamo qua. L’unico che ha vinto è quello di San Benedetto, come si chiama… Palladini. Sanderra ha fatto bene, ve lo ricordate come lo avete accolto? Una curva intera l’ha insultato.

Qui a San Benedetto c’è una stampa che ce l’ha con San Benedetto. Addirittura si va a intervistare un Capuano che io ho cacciato un anno fa solo per fare polemica, il male della Samb è questo, finché non remate tutti da questa parte andremo male. Un giornale di San Benedetto che va contro il presidente, che dice “Ha chiamato qua”, “Ha chiamato là”, “Vende”, “Compra”… Perché non mi chiamano? Ricordate che la notizia vale quando è detta, non quando è smentita. A San Benedetto siete tutti chiacchieroni, chiacchieroni, chiacchieroni.

Michele Marcolini

Come spesso ci accade quest’anno chiudiamo con i complimenti degli avversari e purtroppo zero punti. Oggi usciamo anche con un risultato rotondo, nonostante il portiere non si sia mai sporcato i guanti. Nel primo tempo per come è andata doveva finire in tutti i modi tranne noi sotto: abbiamo avuto due occasioni clamorose, loro hanno fatto una bella azione e sono andati uno a zero.

Nel secondo tempo Russotto si è inventato il rigore con una grande azione e noi ci siamo mangiati un gol, purtroppo non siamo neanche fortunati. Fosse successo qualche settimana fa sarei stato più dispiaciuto, oggi so che ci riprenderemo. Venivamo da una partita brutte e dal punto di vista della prestazione ci siamo rifatti, nonostante il risultato.

Purtroppo appena offri il fianco – neanche troppo, perché nel primo gol non ci sono stati errori particolari – rischi di venire punito. Ancora più facile se ti trovi contro giocatori come Stanco e Russotto. Inutile piangersi addosso, la prossima volta dovremo essere anche più brutti ma portare punti a casa.

Giuseppe Magi

La vittoria se la meritavano soprattutto i ragazzi, che in settimana si sono allenati molto bene e si sono portati dietro una gran rabbia della sconfitta di Bolzano. Questa vittoria è importante per la Sambenedettese e per i ragazzi, che non accettano un campionato anonimo e oggi l’hanno dimostrato. Gli applausi della Curva ci fanno bene e ci danno fiducia per il futuro, sperando di confermarci già da domenica.

Fortuna? Io non parlo mai di fortuna, sia quando vinco che quando perdo. Sapevamo che l’Albinoleffe era un’ottima squadra, ha fatto più vittorie fuori che a Bergamo, e oggi ha dimostrato che può essere pericolosa. Io ho sempre detto che volevo giocarmela a viso aperto, rischiando anche qualcosa, ma non siamo mai stati passivi nella partita.

Nel primo tempo abbiamo rischiato anche di più, e alla prima occasione siamo andati avanti, ma nella ripresa abbiamo messo in fila tante occasioni facendo benissimo. Russotto? Lui è un giocatore un po’ anarchico, che va a trovarsi gli spazi. Sa essere pericoloso un po’ ovunque: con la Virtus aveva creato pericoli a destra, stavolta l’ha fatto a sinistra. Noi prepariamo le partite anche sulle qualità dei nostri, ma Russotto non è l’unico. Ci sono anche Di Massimo e Calderini, per dirne due…

Oggi faccio i complimenti a tutti, in particolare i subentranti, perché sono entrati tutti con lo spirito giusto. Stanco ha avuto qualche difficoltà nei mesi passati ma si sta rifacendo alla grande, oggi si godrà la doppietta e domani tornerà a pensare alla prossima partita.

Tatticamente loro ci hanno messo in difficoltà, anche perché hanno preparato la partita sapendo che avremmo utilizzato il vertice alto e hanno sfruttato molto bene le rotazioni. Per noi è stato spesso difficile coprire gli spazi alle nostre spalle, sulla trequarti, nel secondo tempo siamo passati a tre e abbiamo difeso meglio. Detto questo, Zanetti e Marcolini sono due grandi tecnici che preparano le partite molto bene.

Russotto e Di Massimo insieme? Io accetto i suggerimenti, e non è detto che non si vedranno in campo, ma decido sempre guardando il campo e quello che il campo mi suggerisce. Questo modulo sta penalizzando Signori, ad esempio, ma non è detto che tornerà protagonista. In questo momento Stanco sta facendo molto bene, più avanti potremmo anche trovarci a cambiare qualcosa.

Andrea Russotto

Sono contento, perché penso che la squadra abbia fatto un’ottima partita. Il risultato può ingannare, perché in realtà la partita è stata molto complicata contro un avversario molto difficile. Sono felice per il risultato e sono felice per aver contribuito con un gol. Io metto le mie qualità al servizio della squadra, questa è stata una vittoria di gruppo e siamo felici di averla raggiunta davanti alla nostra gente.

Il rigore? Il mister dà sempre 2-3 nomi, non sapevo chi fosse il primo rigorista. Ringrazio i miei compagni che mi hanno lasciato il rigore, sapevano tutti quanto mi mancasse il gol, e poi sono venuti tutti ad abbracciarmi.

Ho avuto un virus che mi ha debilitato tanto, pensavo fosse una cosa meno grave ma così non è stato. Sono tornato in scarsa forma, la squadra veniva da un buon momento, e quindi ho fatto un po’ di fatica a ritrovare spazio e forma. Ho fatto anche alcune partite non all’altezza, ci ho messo un po’ a tornare. Per me è stata molto importante la fiducia, in questo momento sento l’appoggio dei miei compagni e riesco a fare bene.

A chi dedico il gol? A mio figlio, con cui sono anche entrato in campo (e mi ha dato molta forza), e alla mia compagna, che mi ha dato tanto aiuto quando non stavo benissimo. I playoff? Questa è una piazza molto importante, e a prescindere dalla stagione che abbiamo avuto so che qui non è giusto parlare di salvezza. Dobbiamo provare a fare il massimo nei playoff, noi ci crediamo.

Io devo tanto a questa squadra e questa società, anche perché sono stato presentato con belle parole e voglio ripagare la fiducia. Ho accettato un anno qui invece di accettare biennali altrove, perché ero affascinato da questa piazza e da questa tifoseria. Mi dispiace aver fatto meno delle aspettative, e non so come sarà il futuro perché c’è molto caos, ma per questo finale di stagione voglio sdebitarmi.

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