Montero verso Samb-Vis Pesaro: “Domani contano solo i 3 punti”

Paolo Montero

La conferenza stampa di Montero alla vigila di Samb-Vis Pesaro, 22^ giornata del girone B di Serie C


La vittoria di Trieste ha permesso ai rossoblu di iniziare l’anno nel modo migliore: in un sol colpo la squadra di Montero è riuscita a chiudere la striscia negativa lontano da casa, trovare fiducia verso la squadra e rilanciare le chance dei rossoblu verso i primi sei posti della classifica. I tre punti hanno permesso alla Samb di arrivare al settimo posto in solitaria, a quattro punti dal Piacenza e uno sopra a Modena e Feralpisalò.

Per la sfida con la Vis Pesaro Montero recupera Di Massimo, ma non avrà a disposizione gli infortunati Gemignani, Panaioli, Santurro, che si aggiungono agli squalificati Miceli e Cernigoi. Per l’attacco, Montero ha confermato l’inserimento di Grandolfo, che farà il suo esordio da titolare dopo aver assaggiato il campo negli ultimi minuti della partita con la Triestina.

Paolo Montero

La conferenza non può che partire dall’impresa del Nereo Rocco: «Sono contento dei ragazzi, questo risultato è merito loro. Come ho detto prima della partita, loro hanno scelto di allenarsi anche se potevano prendersi dei giorni di riposo in più, e il lavoro ha pagato. Tutti hanno rinunciato a qualcosa, ma sono stati premiato. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna, ma devi meritartela la fortuna. Nel primo tempo non si è vista l’inferiorità numerica, abbiamo giocato benissimo».

Ora sarà importante dare continuità ai risultati: «La partita di domani sarà è importante, perché ora dobbiamo confermare tutto quello che abbiamo fatto. Dopo la Vis Pesaro affronteremo tutte squadre che lottano per non retrocedere e non sarà semplice. Se domani faremo tre punti varranno molto di più»

«La Vis Pesaro si è rinforzata bene, ha una squadra di qualità. Loro difendono bassi e hanno un gioco diretto, sono molto forti sulle ripartenze; noi dovremo essere bravi nelle marcature preventive e sulle seconde palle, perché domani saranno importantissime. Per come interpreto io il campionato, domani – visti gli incroci – sarà importantissimo fare i tre punti».

Per il tecnico portare a casa i tre punti sarà fondamentale: «Io massacro i giocatori perché chiedo loro di giocare sempre, ma domani contano i tre punti. Stavolta parlo da allenatore italiano e uruguaiano: dobbiamo solo pensare a vincere, perché bisogna spaccare la classifica. Ci sono tanti incroci, questo è il momento di fare un salto in avanti».

Mancherà Santurro, che ha avuto una ricaduta dall’infortunio: «Bisogna ringraziarlo, perché ha giocato anche da infortunato, per aiutarci nei momenti critici. Al momento non è ancora recuperato a pieno, domani giocherà ancora Massolo. A Trieste ci ha ben impressionato, ma rigore a parte ha fatto una prestazione positiva per tante cose». La novità sarà Grandolfo, che sostituirà l’infortunato Cernigoi: «Sono giocatori abbastanza simili, non dovremo cambiare molto. A Trieste ha fatto bene, ha lottato per i compagni e tenuto su la squadra nei momenti difficili. Sono certo che domani si farà valere».

Complimenti anche per Volpicelli: «Dal mio punto di vista Volpicelli è uno dei tre che sono cresciuti di più. Il segreto è sempre lo stesso: il modo in cui lavora. Quando ti impegni in questo modo non puoi che migliorare: sono tanti i giocatori che hanno qualità, ma la differenza viene dal lavoro».

Domani sarà anche l’occasione per vendicare la sconfitta dell’andata, la prima grande delusione della stagione rossoblu: «Dal giorno della presentazione ho sentito una cosa sola: bisogna sudare la maglia. Se fossi un tifoso l’unica partita che potrei criticare sarebbe quella di Pesaro, per il resto no. I giocatori hanno sempre lo spirito giusto, e i tifosi lo stanno capendo; ci hanno seguito a Trieste e domani lo stadio sarà pieno, ne sono certo».

La conferenza si chiude con le solite domande sulla sua permanenza. Montero mette le mani avanti, anche se resta possibilista: «Si sa bene com’è il calcio: abbiamo iniziato bene l’anno, ma tra due mesi potrebbe essere tutto diverso. Al momento è difficile sapere se resto o no, dipenderà anche da quello che farà il presidente. Io e Fusco siamo qui perché siamo stati scelti da lui, non sappiamo che succederebbe con altri. Da quello che ho sentito in giro, senza di lui la situazione qui sarebbe stata molto difficile; lui piaccia o no ha dato sicurezza, a livello economico e non solo».

Al momento il tecnico conta un debito di riconoscenza: «Lavorare con certe sicurezze è importante, perché non è scontato. Io non ho mai avuto discussioni col presidente e non sono mai stato messo in discussione, anche quando ho perso quattro partite di fila; so cosa si dice su di lui, dal mio punto di vista non posso lamentarmi di niente. Io sarei anche disponibile a restare, ma dipenderà da cosa succederà a livello societario. Io ho deciso di essere come il suo cognome: fedele».

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