La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero, in collaborazione con l’Antico Caffè Soriano. Puntata post Triestina-Samb
“Giudico potere esser vero, che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che ancora ella ne lasci governare l’altra metà, o poco meno, a noi. Ed assomiglio quella ad fiume rovinoso, che quando ei si adira, allaga i piani, rovina gli arbori e gli edifici, lieva da questa parte terreno, ponendolo a quell’altra; ciascuno gli fugge davanti, ognuno cede al suo furore, senza potervi ostare; e benché sia così fatto, non resta però che gli uomini, quando sono tempi quieti, non vi possino fare provvedimenti e con ripari, e con argini, immodoché crescendo poi, o egli andrebbe per un canale, o l’impeto suo non sarebbe sì licenzioso, né sì dannoso”
La partita di Trieste è stata giocata in un pantano impraticabile, dove si è visto poco calcio, ma abbiamo capito tanto dei nostri calciatori. Dopo la partita la Triestina ha parlato di episodi, ma come diceva Machiavelli la fortuna è un fiume impetuoso, che l’uomo deve governare con argini e ripari: la Samb si è preparata meglio, ha fatto di più, e alla fine ha deviato la corrente verso la sua vittoria. Per quanto si potesse fare, e per quel che è valso poi, ha fatto la migliore prestazione possibile. I rossoblu arrivano al settimo risultato utile, arrampicandosi a soli cinque punti dal primo posto. Non è tanto, ma è già qualcosa.
Michele Palmiero: Caro Angelo, noi tifosi chiediamo ai giocatori di uscire sempre dal campo con la maglia bagnata… beh, devo dire che l’hanno fatto. Scherzi a parte, la vittoria di Trieste è una fantastica iniezione di entusiasmo. I giudizi sono sempre influenzati dai risultati, ma sono evidenti i grandi passi avanti della squadra in termini di atteggiamento e consapevolezza. E poi diciamolo: la forma fisica dei giocatori è semplicemente impressionante.
Angelo A. Pisani: Io ho sentito tanti dire che finalmente abbiamo trovato la quadra, ma finalmente di che? La squadra ha iniziato a giocare in questo modo già dalla partita con la Vis Pesaro, ma nelle ultime settimane – compreso dopo la vittoria con l’Arezzo – Zironelli si è preso più insulti che complimenti. Ora, dopo una partita giocata in un pantano, ci siamo accorti che la squadra sta giocando bene a calcio. Per carità, va bene, ma se l’epifania arriva solo dopo la partita di domenica qualche domanda bisogna farsela. In ogni caso sono molto felice, salite pure sul carro che c’è posto per tutti. Basta che non scendiate alla prima sconfitta.
Michele: Infatti fa molto ridere che i migliori complimenti a Zironelli siano arrivati al termine della partita in cui ha potuto incidere di meno, visto che si è giocato un misto di pallanuoto e rugby acquatico. E anche un po’ beach soccer perché a un certo punto i giocatori più furbi hanno iniziato ad alzarsi la palla e calciare al volo per evitare le pozzanghere. Detto ciò, l’allenatore rossoblu sta insistendo da settimane sul concetto del coraggio, quasi d’incoscienza, nel prendersi rischi per cercare di fare gol. In questo senso ci sono stati grandi passi in avanti, la squadra ha meno paura di sbagliare e si vedono cose che non avresti mai immaginato a inizio stagione, tipo un cross fatto bene dalle fasce.
Angelo A: La crescita dei giocatori è evidente, ma la cosa migliore è che questa è partita da una crescita del collettivo: la squadra sta giocando bene, con un senso e un’idea precisa, e questo si vede anche in campo durante le partite. I giocatori stanno facendo meglio anche perché la squadra dà loro il modo di esprimere le loro qualità: basti pensare a Di Pasquale, che si sta rivelando un ottimo regista difensivo, all’influenza che sta avendo Angiulli in zone più avanzate di campo e al supporto attivo dei due laterali, Masini e Malotti, che partendo più alti hanno la possibilità di incidere negli ultimi metri. In questo la questione del coraggio della giocata è fondamentale, e sono felice che Zironelli insista, perché è prendendosi i rischi che vinci la partita. L’abbiamo visto a Trieste, dove abbiamo continuato a provarci nonostante un campo indegno, e alla fine siamo tornati a casa con tre punti.
Michele: Se a questa crescita uniamo il recupero di Bacio Terracino, su cui Zironelli conta moltissimo, le premesse per una stagione importante ci sono tutte. Poche squadre come la Samb hanno la possibilità di sfruttare a pieno i 5 cambi. A Trieste sono usciti Botta e Maxi, dopo un’ora di battaglia nel fango, per fare entrare Lescano e Nocciolini: è un incubo per le difese avversarie dover fare i conti con una pressione del genere. Finora Zironelli è stato molto bravo a gestire la rosa, e da gennaio (con i giusti correttivi) si può alzare ancora di più il numero di soluzioni a disposizione del tecnico.
Angelo A: In questo momento abbiamo molti cambi in alcuni ruoli e pochissimi in altri. Con Scrugli fuori rosa siamo ancora più corti sulle fasce, dove comunque stiamo giocando con due giocatori adattati, in difesa uno come Di Pasquale al momento è insostituibile, e forse è lo stesso per Angiulli in mezzo al campo. Sulle mezzali, la trequarti e l’attacco abbiamo invece tante scelte, per qualità e varietà, e infatti ci stanno aiutando molto. Però la distanza dagli organici delle primissime resta tanta, per arrivare sopra al quarto posto ci vuole qualcosa di più.
Michele: Ci troviamo in una situazione per certi versi simile a quella di un anno fa, con la Samb che riusciva a sbancare Trieste al termine di una partita complicatissima. Ricordo gli entusiasmi dei giorni successivi, i calcoli su quando avremmo agganciato il primo posto…per poi iniziare una lunga discesa verticale interrotta solo dal Covid. Oggi le condizioni sono ben diverse, certo, e abbiamo una struttura molto più forte rispetto alla precedente stagione, ma non dobbiamo lasciarci travolgere dall’euforia. Come sottolinea giustamente Zironelli, ci sono squadre molto più forti che hanno dimostrato di essere più costanti nel rendimento: noi pensiamo a crescere e diamo fiducia al progetto, poi vediamo come va a finire.
Angelo A: Ovviamente sarebbe bello vincere subito, ma in questo momento va bene anche un anno ben giocato, che ci porti a competere seriamente per i playoff, e che ci permetta di fondare una base da cui partire l’anno prossimo. Come disse un grande filosofo, la speranza di vincere è di tutti, prepararsi per vincere è privilegio di pochi: abbiamo trovato l’allenatore con cui provarci, e lentamente stiamo trovando anche i giocatori da cui ripartire.
Michele: Il cammino è tracciato, speriamo di non finire fuori strada come è accaduto al nostro amato Rubén. Per fortuna non si è trattato di nulla di grave, anche se il mio cuore si è fermato per qualche secondo quando ho iniziato a leggere la notizia. Tra l’altro è un grande lettore delle vernecchie, quindi lo salutiamo con affetto e sappiamo che ci dedicherà la doppietta contro il Matelica.
Angelo A: Ecco, ora perdiamo sicuro…
La copertina di Madou è ispirata alla copertina del libro Il Principe, di Nicolò Machiavelli, edito da Feltrinelli. Meme di @apakakov. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. Intanto iscrivetevi al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!