La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero, in collaborazione con l’Antico Caffè Soriano. Puntata post Samb-Padova
Se c’è un motto a cui la Samb ha sempre tenuto fede è il “mai una gioia ma ti amo”, e domenica è arrivata l’ennesima dimostrazione tangibile. Nella partita del possibile aggancio i rossoblu si trovano ad affrontare il Padova senza il loro giocatore migliore, si immalinconiscono con un gol a freddo nei primi minuti e giocano una gara senza particolari emozioni o sussulti, eccetto l’episodio del rigore negli ultimi minuti (che rende ancora più amara la sconfitta). Il tutto si è consumato in un Riviera ancora vuoto e desolante, quasi a ricordarci che la cosa peggiore della vecchiaia è il ricordo di quando si era giovani (e senza il covid).
Michele Palmiero: Caro Angelo, ho ancora il mal di pancia per questa sconfitta. Perdere contro il Padova ci può stare, ma resta il grande rammarico di aver affrontato la gara senza il giocatore più forte (Botta) e quello più funzionale al gioco del mister (Bacio Terracino). Per non parlare del fattore pubblico. Nella ripresa, attaccando sotto la Nord, nessuno mi toglie dalla testa che avremmo segnato il gol del pareggio.
Angelo A. Pisani: Io sono dell’idea che la Nord sia uno dei nostri giocatori migliori, e quest’anno ci è mancata in tutte le partite. Detto questo non si può fare a meno di rilevare le lacune della nostra squadra, che domenica ha mostrato cosa le manca rispetto alle prime. Non è una questione di gioco e non è una questione di idee, perché queste cose le abbiamo sempre viste, anche nelle partite meno brillanti; è un problema di alternative. Domenica c”era chi si era ridotto a invocare l’ingresso di Malotti, mentre dall’altra parte hanno lasciato Biasci, Andelkovic, Beretta e Jefferson in panchina.
Michele: Il mix di qualità ed esperienza dei giocatori del Padova mi ha impressionato: Ronaldo è di un’altra categoria, e già lo sapevamo, ma a centrocampo il più brillante è stato Della Latta, che ha azzeccato ogni singola giocata nel primo tempo. Poi, vabbè, vogliamo parlare di Curcio? Un terzino sinistro del genere è un delitto che giochi in Serie C. Nella ripresa mi hanno dato quasi l’idea di voler amministrare le forze, come se fossero già proiettati al tour de force delle prossime settimane.
Angelo A: Secondo me hanno semplicemente fatto “il Padova”, mettendosi dietro e cercando di giocare meno possibile la partita. Sono passati gli anni ed è incredibile quanto continui a darmi fastidio guardare questa squadra: ogni anno hanno una rosa da categoria superiore, e ogni anno giocano partite esasperanti, noiose, ultra speculative. Tutti ricordano con odio il Padova di Brevi e quello di Bisoli, ma questo di Mandorlini non è da meno. Avere questa rosa e affidarsi ai lanci lunghi è come mischiare caviale e ketchup. Poi i giocatori sono quello che sono e le partite le vincono, magari vinceranno anche il campionato, ma secondo me questa squadra potrebbe fare meglio di così.
Michele: Ora che è terminato il girone d’andata, posso dire che il Padova è la più attrezzata per salire in B, più del Perugia e del Modena. Continuo a vedere di buon occhio il Sudtirol, anche perché nelle ultime ore ha acquistato il nostro giocatore preferito della Serie C: Davide Voltan. E la Samb? In questo momento guidiamo il mini gruppo staccato dalle prime cinque, in piena zona playoff. Dopo la partita col Carpi ci aspetta un mini tour abbordabile contro Gubbio, Fermana e Fano: non possiamo permetterci di perdere altri punti per strada.
Angelo A: Per carità, smettiamo di parlare di partite abbordabili. Finora questo campionato ci ha dimostrato che le uniche partite semplici sono quelle che rendiamo semplici noi. Secondo me la cosa più importante non saranno gli avversari ma i giocatori presenti. Domenica si è visto quanto perdiamo con l’assenza di due o tre giocatori chiave, e quanto ne risenta il nostro gioco. Bisogna prendere atto che bisogna rinforzare la rosa, perché il campionato è lungo e potranno arrivare altre partite così.
Michele: In queste ore sembra definitivamente tramontata l’ipotesi Schelotto. Il presidente Serafino ha confermato la volontà di acquistare due esterni e un difensore, anche se per me c’è un’altra zona in cui si potrebbe intervenire. Zironelli ha dichiarato a più riprese di voler puntare sul doppio trequartista dietro la punta. Bacio Terracino è stimatissimo dal suo allenatore, ma in questa stagione sta mostrando una fragilità fisica impressionante e in quel ruolo l’unica alternativa sembra Chacon. Non mi stupirei se arrivasse un altro fantasista.
Angelo A: A un certo punto credo diventi anche un problema di liste, visto che siamo già al completo così. Per me le priorità sono gli esterni e il centrale, sperando siano giocatori dalle caratteristiche giuste. Davanti tutto dipende dalla fiducia della società nelle condizioni di Bacio Terracino, un ottimo giocatore che negli ultimi mesi sembra avere i muscoli di carta velina. Per me davanti non è tanto una questione di ruolo, quanto di funzione: domenica mancava un giocatore che che sapesse legare il gioco e giocare tra le linee. Botta e Bacio sono importanti perché lo sanno fare bene, e in passato quando mancavano loro c’è stato D’Angelo, un altro giocatore che questa cosa la sa fare benissimo. Che siano mancati i tre giocatori più importanti nel gioco tra le linee è stato casuale, il problema sono le lacune che questa mancanza ha rivelato, a centrocampo e sugli esterni. In 90 minuti siamo andati al cross 18 volte, ma abbiamo trovato il compagno solo una volta, con la palla di Angiulli per Nocciolini (la migliore occasione della partita).
Michele: In qualche modo, nonostante le difficoltà, l’occasione per il pareggio era arrivata. E ci metto anche l’episodio finale del rigore: a prima vista non mi era sembrato un contatto chiaro, in questi casi resto dell’idea che il livello della classe arbitrale rispecchi fedelmente quello dei giocatori in campo. Poteva scapparci il rigore, ma in questi anni abbiamo visto molto di peggio sia in un senso che nell’altro.
Angelo A: Io sento sempre parlare di fantomatici complotti contro la Samb, ma la verità è che un episodio può decidere una gara, ma sono altri fattori che fanno la differenza in classifica. Se vogliamo dirla tutta il vero complotto contro la Samb, più che il rigore, è stato iniziare l’anno senza terzini.
Michele: Vabbè, di quello ne abbiamo già parlato tante volte. Nelle ultime ore c’è un caso che merita di essere approfondito. Ai microfoni di Vera TV il neo direttore Improta ha parlato di ripetute offese razziste di un giocatore del Padova ai danni di Shaka Mawuli. La cosa potenzialmente gravissima è che l’arbitro avrebbe ignorato le lamentele di Shaka senza nemmeno riportarle sul taccuino. Secondo me bisognerebbe lasciar perdere le stupidate dei torti arbitrali e concentrarsi nel chiarire quello che è successo al nostro amato Shaka.
La copertina di Madou è ispirata alla copertina del film Una storia vera, di David Lynch, che oggi compie gli anni <3. Meme di @apakakov. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. Intanto iscrivetevi al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!