Vernecchie rossoblu: 2^ puntata (Teramo-Samb e Samb-Vis Pesaro)

Vernecchie: Samb-Vis Pesaro

La rubrica in cui la tunica del giornalista copre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Puntata post Teramo e Vis Pesaro


Dopo la bruciante sconfitta col Renate i rossoblu hanno impattato con Teramo e Vis Pesaro, raccogliendo due pareggi tiepidi come quelle minestrine che si danno ai bimbi ammalati. Magi ha rispolverato la coperta di Linus del 3-5-2, e qualche spiffero in meno si è sentito, ma la Samb non sta ancora completamente bene, e chissà quando lo sarà. Nel frattempo continuano le polemiche incrociate tra società, stampa e tifosi, una costante che da queste parti si può accostare alle frankliniane “tasse e morte”.

Angelo A. Pisani: Ciao Michele. Prima di iniziare, hai qualcosa da smentire?

Michele Palmiero: Mi piacerebbe smentire le previsioni pessimistiche su come andrà a finire questa stagione, ma le ultime partite mi hanno tolto ogni energia. Non è un momento facile per noi tifosi della Samb: i sogni di gloria di qualche mese fa sono ancora troppo vivi per accettare prestazioni come quelle contro Renate, Teramo e Vis Pesaro. E poi tornano sempre i soliti problemi di comunicazione…

Angelo A: Vabbè, dai, una piccola polemica contro la stampa è sempre attuale. Comunque: ho letto e riletto il comunicato di Lamazza, ma non ho ancora capito esattamente cosa volesse smentire. Anche perché resta sempre sul vago, come per paura del tabù. Cos’ha ha detto di male? Anzi, riformulo: ha detto cose peggiori di altri che hanno parlato in quegli stessi giorni?

San Beach Dogs

Michele: Devo essere sincero: quella mattina al bar ho letto entrambi i giornali e quando sono stato informato di una smentita ero convinto si trattasse dell’intervista di Andrea Fedeli al Resto Del Carlino. Lamazza ha fatto un’intervista molto tranquilla, cosparsa di dichiarazioni democristiane. Boh.

Angelo A: Guardiamo il lato positivo. Dopo anni passati a discutere dei problemi comunicativi (e di conseguenza gestionali, perché la gestione comprende anche i rapporti umani) abbiamo scoperto di avere un alleato in società. Faccio un plauso al coraggio del vice presidente Fedeli, e gli auguro di non ricevere lo stesso trattamento subito da noi per aver detto le sue stesse cose.

Michele: Andrea Fedeli è stato molto schietto, e le sue preoccupazioni sono state anche le nostre. Il problema è che tutto ciò viene fuori adesso che i risultati sono negativi: negli anni scorsi si poteva dire qualsiasi cosa perché vincevamo le partite, ora invece no? Su questo non sono d’accordo. Siamo partiti male, è vero, ma la stagione non è ancora finita: squadre ben più forti di noi (Vicenza e Feralpi) sono partite piano, e per quanto mi riguarda tecnico e squadra restano competitivi.

Angelo A: Vabbè, aspetta… La differenza con gli anni scorsi non sta nelle vittorie o meno, anche perché i momenti difficili ci sono sempre stati. Il problema è che quest’anno sono arrivati presto, e enfatizzati da dichiarazioni partite in quarta. Abbiamo fatto la peggiore partenza degli ultimi anni, ma ti dirò: dopo l’ultima partita io sono abbastanza positivo. Rispetto alle ultime gare la Samb ha giocato molto meglio, migliorando la struttura e alcuni meccanismi. Non è bastato, non deve bastare, ma nell’ambito della stagione è stato un buon passo avanti.

Magi - Samb

Dubbi di modulo

Michele: Non basta anche perché questa squadra ha troppa pressione. Alla fine torniamo sempre sul solito problema: se costruisci un progetto sui giovani provando devi avere pazienza; invece si parla di miglioramento del terzo posto, e alla prima sconfitta si è già alzato il polverone. Squadra e allenatore stanno giocando con il terrore di perdere, e poi è normale che soffra.

Angelo A: Parliamoci chiaramente: sulla carta questa è una squadra dal sesto-settimo posto in su, a meno di non inciampare su un nuovo Mancuso. Questo non significa che non si debba puntare in alto, anzi; però non bisogna aspettarsi più di quanto sia lecito chiedere. La squadra sta crescendo, bisogna avere pazienza. Anche perché la squadra viene da una buona prestazione.

Simple Rick

Bei ricordi

Michele: Sul fatto che stiamo crescendo sono d’accordo, ma parlare di buona prestazione è ancora esagerato. Senza dubbio sarebbe stato un passo avanti rispetto a Renate e Teramo. “Vincere aiuta a vincere” è un detto che può sembrare banale, ma racconta una grande verità. In questo momento la Samb ha bisogno di sbloccarsi, e per farlo bisogna migliorare ancora. E avere un po’ più di fortuna.

Angelo A: Ah, quella di certo. Finora abbiamo preso tre gol e non ce n’è uno su cui non si possa dire che ci abbiamo messo del nostro. Il problema è che questo influenza la squadra e noi. Per quanto mi riguarda, senza il gol di Tessiore (all’86esimo, su calcio piazzato, dopo un rimpallo svirgolato), si parlerebbe della partita in modo diverso. In questo momento ci vuole pazienza.

Michele: Oltre che pazienza ci vogliono idee forti, però. Bisogna capire se l’obiettivo è fare punti per calmare l’ambiente o raggiungere una benedetta identità tattica (a prescindere dai moduli). Magi ha conquistato i tifosi rossoblu perché porta avanti un’idea di calcio che piace alla gente. È stato scelto per questo, e per far crescere i tanti under in rosa. La società deve dargli più serenità, e lui deve trovare la forza per andare dritto sulla sua strada.

Angelo A: Eh, non so quanto sarà possibile. Secondo me Magi sta cercando una via di mezzo, anche perché in questo momento la squadra offre poche alternative. Alcuni titolari sono fuori forma (Stanco è stato a lungo con le valigie pronte, Russotto e Signori sono arrivati tardi), e i giovani in squadra non sono ancora pronti (lo abbiamo visto con Minnozzi e Islamaj). Con la crescita dei primi e la maturazione dei secondi dovrebbe andar meglio. Sempre che ci si arrivi senza troppi drammi…

Michele: Non so quanto valga l’alibi della condizione fisica, c’è stato un mese extra per preparare la stagione. Secondo me il primo dubbio da fugare riguarda gli under: se l’idea è quella della linea verde i giovani vanno messi in campo (finora ha giocato quasi solo Bove); se gli obiettivi sono cambiati è giusto far giocare Signori, Russotto e Stanco, e aspettare entrino in condizione.

Stanco - Twin Peaks

Angelo A: A prescindere dalla linea societaria è giusto che in campo vada la squadra migliore possibile. Al momento i giovani non danno garanzie, ma le cose possono cambiare. Il gol di Tessiore fa male, ma vedere un classe ’99 che fa gol dopo 2 minuti al Riviera deve farci riflettere sul fatto che quando ci sono le qualità non c’è carta d’identità che tenga.

Michele: Su questo siamo d’accordo. Io spero solo che tra società e tecnico inizi ad esserci piena unità d’intenti. Al momento nulla è compromesso, ma credo sia arrivato il momento di scegliere una strada e percorrerla seriamente.


La copertina di Madou, è ispirata a “Una serie di sfortunati eventi“, la serie creata da Mark Hudis. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. E se vi va potete iscrivervi anche al nostro canale Telegram. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati! 

No comments

Commenta